Roma, 21 Sett 2016 - È da irresponsabili dire sì a questa candidatura, le Olimpiadi del mattone. È una bocciatura dei Giochi, quella che viene dal sindaco di Roma Virginia Raggi nel punto stampa al Comune, seguito al mancato meeting con Giovanni Malagò.
In mattinata infatti non c'è stata nessuna riunione tra la Raggi, e il presidente del Coni Malagò, il quale dopo aver fatto anticamera per oltre mezz'ora è stato avvisato da un addetto stampa del Campidoglio che il sindaco non sarebbe venuto. A quel punto la delegazione del Coni ha lasciato il Campidoglio.
Il sindaco Raggi nella conferenza stampa ha detto che ha avuto un contrattempo "avevo qualche minuto di ritardo, mentre entravo nel palazzo il presidente Malagò ha preferito andare via, il tempo c'era e non erano 40 minuti ritardo".
"Ce ne andiamo perché 35 minuti di attesa sono troppi". Giovanni Malagò spiega all'Ansa l'inaspettato epilogo di quello che doveva essere l'incontro chiarificatore sulla posizione del sindaco di Roma, Virginia Raggi, sulla candidatura italiana ai giochi del 2024. "Il sindaco di Roma avrebbe dovuto dedicare al mondo dello sport un po' più di attenzione e rispetto".
Poi il presidente del Coni attacca la sindaca: che il Comune di Roma stia ancora pagando i debiti per le Olimpiadi del 1960 non è vero, è "demagogia e populismo", dice riferendosi alle parole di Virginia Raggi. "Andremo avanti fino ad un no formale. Si dovranno prendere le loro responsabilità. L'unica cosa che dico, e regalo un vantaggio perché sono corretto, non tirassero fuori quelle motivazioni relative alle altre città perché Wikipedia non è aggiornato e gli uomini di sport lo sanno molto bene", aggiunge.