Roma, 29 Sett 2016 - Condannare l'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, per le accuse di falso, peculato e truffa alla pena di 3 anni un mese e 10 giorni. È la richiesta di condanna formulata dalla Procura di Roma in relazione all'utilizzo della carta di credito del Campidoglio ed al pagamento di consulenze della onlus "Imagine".
Il giudizio in abbreviato si tiene davanti al giudice Pierluigi Balestrieri. Oggi la requisitoria è stata fatta dai pm Roberto Felici e Pantaleo Polifemo. I rappresentanti dell'accusa sono partiti da una pena di quattro anni e otto mesi di reclusione, ridotta di un terzo per la scelta del rito, l'abbreviato, da parte di Marino.
Nell'imputazione sono ricordate 56 cene, per circa 13 mila euro, pagate da Marino con la carta di credito, e la predisposizione di atti per compensi destinati a collaboratori fittizi o inesistenti che avrebbe procurato alla Onlus un ingiusto profitto di seimila euro.
Il Campidoglio nel costituirsi parte offesa con i suoi legali chiede 600mila euro di danni, 100 funzionali e 500mila d'immagine.