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Renzi: Europa “immobile” rischia di non essere più luogo di speranza per le prossime generazioni

Roma, 12 Ott 2016 - Davanti a uno scenario internazionale in continuo movimento, l'azione dell'Europa "sembra caratterizzata da un frenetico immobilismo". Lo ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, riferendo alla Camera sul consiglio europeo del 20 ottobre. Ed ha spiegato: "Questo 'frenetico immobilismo dell'Europa ha portato a poco più di niente: un elenco di buone promesse non all'altezza della sfida per l'Europa del dopo Brexit".
"Il consiglio europeo si colloca in una dimensione difficile" e si propone di "illustrare la situazione politica dopo quello che è accaduto con il referendum inglese e dopo un anno di consultazioni elettorali. L'Europa ha subito un duro shock con la scelta di un Paese, la prima in sessant'anni, di lasciare la nostra comunità. Non aiuta la nostra discussione il quadro politico internazionale. Il presidente Obama, in un importante articolo pubblicato nei giorni scorsi, ha sottolineato la contraddizione di un mondo più prospero che mai, ma accompagnato da una inquietudine crescente", ha aggiunto Renzi.
La fase che sta vivendo l'Europa ricorda il premier, è una fase difficile, delicata. "l'Europa si trova a un bivio - spiega - stavolta rischia sul serio. Rischia sul serio di non apparire più come il luogo della speranza per le prossime generazioni". Renzi poi aggiunge: "l'unico punto positivo che io vedo è stato aver fissato Roma 2017 come data ultima di questo percorso inedito: 60 anni dopo la firma dei trattati istitutivi delle comunità europee, i 27 Paesi si riuniranno e proveranno a immaginare il futuro. Può essere uno spartiacque". E in vista di questo appuntamento, il Presidente del Consiglio sottolinea: "sarebbe bello che anche il Parlamento italiano supportasse questo percorso ragionando su questi temi".

"L'Italia si farà promotrice di una posizione della massima durezza contro quei Paesi" dell'Unione Europea "che hanno ricevuto molti denari e fondi e che in questa fase si stanno smarcando dai propri impegni sulla ricollocazione dei migranti" - ha ribadito il presidente del consiglio -  Su questo punto vorrei che il mandato fosse forte e fosse ampio. Gli aspetti positivi che derivano all'appartenenza alla Ue vanno bilanciati con i doveri"

Sulla spinosa questione dell'immigrazione, che vede un Europa frammentata e divisa, il premier ricorda che serve una "maggiore presenza dell'Europa verso l'Africa". Su cosa si debba fare concretamente spiega: "occorre avere una maggiore presenza coi fondi della cooperazione, cosa che stiamo facendo, ma anche una nostra maggiore presenza. E occorre che anche nella revisione della spesa vi sia un sussulto di attenzione".

"Mai come in questa fase l'Italia vede negli Usa un punto di riferimento" anche per "la propria possibilità di crescita dal punto di vista economico - riferisce il premier - il rapporto tra Italia e Stati Uniti, come ha detto Obama nel suo messaggio all'ultimo Columbus day, conosce oggi il livello più alto della sua storia ed è un momento che ci inorgoglisce", ha aggiunto Renzi. "Ma prima di ogni valutazione economica e politica c'è una convinzione profonda: noi stiamo dalla parte degli Stati Uniti nella visione del mondo e dei suoi valori", ha concluso il premier.

Renzi poi affronta il capitolo terremoto. E attacca: "Un paese che ha vissuto tre terremoti può permettersi di soggiacere alle regole burocratiche per non guardare alle esigenze dei propri cittadini? E' inaccettabile anche solo pensarlo. Non c'è alcuna discussione possibile in ordine agli impegni che abbiamo preso nei confronti delle comunità colpite dal terremoto - ha aggiunto -. Era inaccettabile pensare di non scomputare le spese per il terremoto dal bilancio. C'è bisogno di lavorare sulla prevenzione e sull'edilizia scolastica".

Renzi torna sulle Olimpiadi in vista dell'incontro delle 12 con il Presidente del Coni Giovanni Malagò per presentare il Piano Sport e Periferie: "Ci dispiace che una città come Roma si sia arresa dinanzi all'opportunità di tornare grandi", è tornato a ripetere ai cronisti. Il presidente del Consiglio ha ritwittato il 'cinguettio' di Roma 2024, l'account ufficiale per la candidatura di Roma a citta' ospitante dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024.

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