Roma, 14 Ott 2016 - Il Governo sta lavorando all'inserimento di un concorso per diecimila posti tra forze dell'ordine e sanità. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi parlando del problema del turnover, attualmente bloccato al 25 per cento, vale a dire al divieto di assumere più di una persona ogni quattro uscite.
Renzi ha detto di voler "immaginare una legge di Stabilità che dia la possibilità di tornare a fare i concorsi, che è una cosa che è mancata in questi anni. Tornare a fare i concorsi significa che possiamo tornare ad avere almeno tra le forze dell'ordine e gli infermieri, e i dottori se riusciamo a inserire anche loro come spero, diecimila unità per le quali immediatamente bandire i posti, anche per tornare a dare i ragazzi la possibilità di mettersi in gioco. Quando Franceschini - ha aggiunto - ha fatto il concorso questa estate per 500 persone nel mondo culturale, si sono presentati in 20mila. Voi capite che questi numeri dimostrano quella fame di lavoro che conoscete quotidianamente".
Come previsto, inoltre, "ci sarà un intervento importante per l'abolizione di Equitalia e la creazione di un modello diverso di agenzia". Intanto dal 7 novembre chi è in ritardo con i pagamenti riceverà un sms. Nessun taglio, ha detto ancora, anzi "più soldi per la sanità" e investimenti sull'edilizia scolastica "fuori dal Patto di Stabilità. E' tutto finanziabile - ha detto ai sindaci - ma bisogna tornare a progettare".
Per i lavoratori la detassazione al 10% sui premi di produttività dovrebbe essere rafforzata: si applicherà per i premi fino a 4mila euro e sui redditi fino a 80mila euro. Dovrebbe essere confermata anche la decontribuzione sulle assunzioni: allo studio degli sgravi selettivi, così come chiesto dalla maggioranza, concentrati sui giovani e le donne.
Pronto il pacchetto pensioni: oggi è previsto un nuovo round tra governo e sindacati ma le misure sembrano ormai in via di definizione. Il nuovo anticipo pensionistico, il cosiddetto Ape, consentirà a chi compie 63 anni di andare in pensione 3 anni e 7 mesi prima grazie a un prestito bancario assicurato che andrà restituito in 20 anni. Ancora da circoscrivere la platea dell'Ape social, ovvero il prestito ponte garantito a una serie di categorie quali disoccupati senza più ammortizzatori sociali, lavoratori invalidi o sottoposti ad attività gravose e così via. Sarà estesa la quattordicesima a 3,3 milioni di pensionati e la no tax area sarà equiparata per tutti a quella dei lavoratori dipendenti (8.125 euro).
L'Ape, il meccanismo che consente di andare in pensione in anticipo, "costerà tra il 4,5-5%" dell'assegno pensionistico pieno "per ogni anno di anticipo", lo ha detto il Sottosegretario alla presidenza del consiglio Tommaso Nannicini nel corso del Tg2. Il cosiddetto "reddito ponte" sarà interamente a carico dello Stato, nessun carico in caso di reversibilità, "gli eredi non rischiano niente" ha assicurato il Sottosegretario. Sulla manovra complessiva sulle pensioni, Nannicini ha spiegato che le misure sono state introdotte "per esigenze di equità sociale dando un segno ai redditi bassi e un segnale a chi è in condizioni difficili, a chi è disoccupato o a chi fa dei lavori gravosi".
Quanto alla sanità, rischia di subire nuovo tagli. Dovrebbe crescere meno del previsto il finanziamento del Fondo sanitario nazionale che per il prossimo anno doveva avere una dotazione di 113 miliardi, due in più rispetto agli attuali 111, e che invece è destinato a scendere a 112. Il menù delle misure si allunga e la coperta è corta. Per finanziare gli interventi, a partire dalla sterilizzazione dell'aumento dell'Iva e delle accise che da sola vale 15 miliardi, sono previsti tagli alla spesa pubblica e le risorse arriveranno anche dalla lotta all'evasione: in totale circa 2,6 miliardi di cui buona parte dovrebbero essere garantiti dalla nuova finestra della voluntary disclosure, la procedura volontaria di rientro dei capitali detenuti all'estero che nella versione 2.0 dovrebbe concentrarsi sull'emersione dei capitali interni puntando a portare a galla il contante nascosto nelle cassette di sicurezza delle banche.
La misura è ancora allo studio ma ha già suscitato polemiche. "Vedo che i giornali cominciano a dare conto di una singolare teoria che sta circolando in vari ambienti", ha scritto Pier Luigi Bersani lanciando l'allarme dalla sua pagina Facebook. "Voglio credere - ha aggiunto - che una simile idea sia stata messa in giro artatamente da Fabrizio Corona che, nel caso, potrebbe candidarsi a sottosegretario".