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La terra torna a tremare tra Marche e Umbria: crolli e paura. Interi borghi inagibili

Decine e decine di scosse nella notte hanno continuato a far tremare il centro Italia dopo le tre, violente avvertite ieri sera lungo il confine tra Marche e Umbria. La prima alle 19.10 di magnitudo 5.4. La seconda - la più forte - alle 21.18 di magnitudo 5.9. La terza, alle 23.42 di 4.5.
L'epicentro tra i Comuni di Castel S'Angelo sul Nera, Visso, Ussita - nel maceratese -  e Preci, in provincia di Perugia.

Sono migliaia al momento gli sfollati. Ci sarebbero alcuni feriti. E una vittima è un anziano colto da infarto alla prima scossa. Oggi scuole chiuse a L'Aquila, Assisi, Foligno, Bastia umbria, Perugia, Camerino, Teramo, Terni e Ascoli Piceno.

Centinaia di persone hanno trascorso la notte in auto o nei palazzetti dello sport e nelle strutture approntate dai Comuni e dalla Protezione civile e Croce Rossa dopo le scosse di magnitudo 5.4 e 5.9 registrate ieri sera fra la Provincia di Macerata e la Valnerina.
''Abbiamo qualcosa come due o tremila sfollati, e temo molte più abitazioni inagibili di quelle censite dopo il sisma del 24 agosto''. Ha detto all'Ansa, il dirigente della Protezione civile marchigiana Cesare Spuri. ''Fra il gran numero di persone che la notte scorsa ha dormito fuori casa penso ci siano più famiglie con la casa inagibile che sfollati per paura''. ''Dobbiamo capire quali sono le soluzioni alternative per ospitarle, e non credo di possa far ricorso alle tendopoli con l'arrivo dell'inverno''. Centinaia di persone hanno trascorso la notte in auto o nei palazzetti dello sport e nelle strutture approntate dai Comuni e dalla Protezione civile e Croce Rossa dopo le scosse di magnitudo 5.4 e 5.9 registrate ieri sera fra la Provincia di Macerata e la Valnerina, seguite da repliche di uno sciame sismico in piena attività. A Ussita, Camerino, Visso e Castelsantangelo sul Nera, i centri più colpiti, ma anche ad Arquata del Tronto, devastata da sisma del 24 agosto scorso, e a Fabriano, molti sono rimasti fuori casa, cercando di arginare lo choc e la paura. Con la luce del sole i vigili del fuoco riprenderanno le verifiche sugli edifici e si allestiranno le prime tendopoli. Oggi scuole chiuse in tutta la regione.

"Due terzi del patrimonio immobiliare è inagibile": è una delle prime stime del sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, dopo le nuove scosse di terremoto che stanno interessando da ieri sera molti comuni del Maceratese e dell'Umbria.

Con la luce del giorno, nei Comuni del centro Italia colpiti da un secondo, violento terremoto, comincia la conta dei danni e l'organizzazione dell'assistenza agli sfollati. È transennato e presidiato da diverse auto di servizio delle forze dell'ordine il centro di Visso, uno dei Comuni più colpiti dal terremoto di ieri, per evitare che qualche 'sciacallo' possa entrare nelle abitazioni abbandonate di corsa dai cittadini. Nel corso della notte la pioggia, che è caduta incessante fino alle due, ha lasciato spazio a un vento di tramontana che ha fatto scendere pesantemente le temperature: ulteriore disagio per le centinaia di cittadini che hanno passato la notte in auto nei pressi del Centro della Croce Rossa, dove solo in cento hanno trovato spazio per riposare qualche ora nelle brande allestite dai volontari. "Due terzi del patrimonio immobiliare è inagibile": è una delle prime stime del sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, che ha detto: "Stiamo valutando la possibilità delle tende ma non è la soluzione ideale. Fa freddo e la maggior parte dei cittadini sono persone anziane. Ho già sentito Curcio ed Errani e con loro studieremo l'alternativa migliore". Il sindaco ha poi parlato di uno "scoramento" tra la popolazione. "Ci eravamo illusi che stavamo uscendo dall' incubo del 24 agosto e speravamo di tornare alla normalità. C'era un bel clima di solidarietà, ma questa nuova scossa ha demoralizzato tutti". Per raggiungere Visso l'unica strada possibile è quella da Camerino. È ancora bloccata, infatti, la statale Valnerina, sia in direzione Roma che in direzione Norcia, a causa dei massi caduti dalla montagna.

La magnitudo della prima scossa è stata di 5.4 sulla scala Richter. Più forte la seconda: magnitudo 5.9. Vicino alla superficie l'ipocentro, solo 9 e poi 8 km di profondità. Il secondo sisma ha provocato nuovi crolli e gettato ancor più nel panico la popolazione delle aree colpite, già provata dalla prima scossa e dal terremoto del 24 agosto.

Una persona - e non due come annunciato in precedenza - è rimasta ferita a Visso. E' un operaio colpito dal crollo di un controsoffitto provocato dal terremoto. Non è grave. Otto contusi per il crollo di tramezzi a Fabriano. A Visso, nuovi crolli dopo l'ulteriore scossa di magnitudo 4.6 registrata alle 23.42.

Numerosi i crolli, ma per fortuna non si ha notizia di vittime.  "Al momento non ci sono vittime", ha confermato dopo la mezzanotte il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, nel corso del suo secondo punto stampa, precisando che "non ci sono feriti gravi". "Ci sono una, due, tre persone - aggiunge - che sono state soccorse dal corpo nazionale o dal 118 e ci sono una serie di persone che si sono recate spontaneamente, l'ordine di grandezza è di qualche decina, ma al momento non registriamo situazioni gravi". Poi ha invitato a non spostarsi nell'area se non per motivi di assoluta necessità.

Sono state numerose le scosse registrate dall'Ingv nella zona del terremoto in Marche e Umbria, dopo quella delle 21.18 pari a magnitudo 5.9. In particolare, nella successiva ora e mezza sono oltre 20 le scosse con magnitudo che va da 3.9 a 2.6, sia nella zona marchigiana sia in quella umbra. Alle 23.42, una ulteriore scossa di 4.6 gradi Richter.

"Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito", ha detto il sindaco di Ussita, Giuliano Rinaldi, dopo l'ultima e più forte scossa di terremoto. Il sindaco ha detto che "è crollata anche la facciata della chiesa" e che si è "spaccato il terreno. La frazione di Casali non la possiamo raggiungere".  Rinaldi ha poi detto che l'ultima scossa "è stata terribile e lunga, di una violenza inaudita. Il più forte terremoto della mia vita. Sono crollate parecchie case". Esistono anche difficoltà di accesso al paese. Il sindaco di è detto "fiducioso" sul fatto che non ci siano vittime. "La gente era tutta per strada". Tratte in salvo due anziane rimaste bloccate nella loro abitazione.

A Camerino dopo la scossa delle 21:18 il campanile della chiesa di Santa Maria in Via, già
danneggiata dal sisma del 24 agosto, è crollato su una palazzina. Lì si sta concentrando il lavoro dei vigili del fuoco, anche se non si pensa che ci fossero dentro delle persone. Lo ha reso noto l'ufficio stampa del Comune. Molte persone erano comunque fuori casa dopo la scossa precedente delle 19:11. Molti i crolli nel centro e nelle frazioni.

Saltate in diverse località le linee elettriche e telefoniche: blackout anche a Norcia e Amatrice, dove si segnalano ugualmente alcuni crolli.

Il terremoto di oggi è collegato a quello avvenuto il 24 agosto nel Reatino. Lo ha affermato il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Il sisma potrebbe 'raddoppiare' le possibili repliche nella zona interessata da entrambi i terremoti. "Il terremoto di oggi ha perturbato ulteriormente il volume crostale e nelle prossime ore sono possibili altre scosse perché quelle del sisma di oggi potrebbero sommarsi a quelle del proseguimento della perturbazione del 24 agosto", ha detto il sismologo Massimo Cocco, dell'Ingv.

"Abbiamo disposto la chiusura della strada in via precauzionale". Così al Tg1 il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, sulla situazione della Salaria, chiusa nella zona di Pescara del Tronto. Nel frattempo i gestori della viabilità hanno disposto interruzioni dei tratti di viabilità più vulnerabili. Ferrovie dello Stato ha disposto a titolo precauzionale il rallentamento dei treni sulle tratte ferroviarie interessate.

In tutta l'area interessata dal sisma e nel resto di Umbria e Marche oggi le scuole resteranno chiuse. Cancelli sbarrati anche a Rieti e l'Aquila.

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