Per migliaia di sfollati continuano ad essere giorni difficili, tra sistemazioni precarie e la paura sempre costante di nuove scosse per uno sciame sismico che da una settimana non dà tregua all'Italia centrale. Solo dalla mezzanotte sono state oltre 75 le scosse di terremoto (di magnitudo non inferiore a 2) registrate tra Marche, Umbria e Lazio. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la più forte è stata a 00:24 con magnitudo 3.4 ed epicentro vicino Preci (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata). Non si hanno al momento segnalazioni di nuovi crolli. Ieri nello stesso arco di tempo le scosse in zona erano state oltre 105, tra cui una di magnitudo 4.8.
Dai dati dell'Ingv aggiornati ad oggi, la scossa più forte dal 30 ottobre è quella localizzata la notte tra mercoledì e giovedì alle ore 1:35 italiane di magnitudo Mw 4.7 (ML 4.8) in provincia di Macerata a circa 2 chilometri da Pieve Torina e 12 chilometri da Camerino. Dopo l'evento del 30 ottobre, alle 7:40 ora italiana di magnitudo 6.5, sono stati localizzati complessivamente oltre 2200 eventi sismici. Ad oggi, sono circa 290 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 e 20 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5. La sequenza sismica continua con un numero complessivo di scosse pari a circa 22.200 dal 24 agosto. Ad oggi, sono circa 634 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, 41 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 e 5 quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5 localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Intanto anche sul fronte meteo le prospettive non appaiono rassicuranti, con un inverno sempre più alle porte. È in arrivo infatti un'ondata di maltempo per una forte perturbazione che nel weekend porterà sulle regioni centrali tirreniche piogge e temporali anche di forte intensità; non esclusi nubifragi fra Liguria, Toscana e Lazio. I fenomeni maggiori sono attesi essenzialmente verso la fine di domenica", quindi "nuove piogge anche sulle aree terremotate, sebbene i fenomeni maggiori siano attesi sul versante umbro".
Per le imprese, ma anche per le abitazioni con danni importanti o lievi, bisogna agire con interventi immediati attraverso delle perizie accelerate e questo si può fare con un progetto che prevede una ricostruzione immediata, un progetto che il governo approverà venerdì". Queste le parole del commissario alla ricostruzione Vasco Errani intervistato ieri sera a "Petrolio", su Rai Uno.
"Per questo terremoto- ha spiegato Errani - non ci sarà nessuna accise, ricostruiremo in trasparenza e legalità, non un euro di meno e non un euro di più. Abbiamo fatto scelte importanti nel primo decreto, vogliamo assicurarci che in questo territorio i tentativi di infiltrazione saranno contrastati, perché è chiaro che ci saranno. Ma noi abbiamo messo in campo una serie di azioni che puntano a un contrasto frontale. La cosa importante, per me, è che tutti insieme dobbiamo fare lo sforzo di tener presente che, chi vive un dramma come questo, viene prima di tutto, prima delle polemiche e delle indagini. Perché o si dà fiducia fino a prova contraria, o si fa più danno del terremoto".
“È fondamentale - ha aggiunto il commissario - mettere in sicurezza i beni culturali in modo rapido e per questo nel decreto di domani metteremo anche questa esigenza: un sindaco potrà emanare un'ordinanza, informare la sovrintendenza e spendere rapidamente. E se troveremo degli elementi di burocrazia che creano ostacoli, cambieremo. Non ci sarà mai l'idea da parte delle Regioni e del Commissariato, che se ho fatto una cosa non la cambio".
"Oggi le persone hanno paura, sono provate, sono più di due mesi di stillicidio pesantissimo. Le persone chiedono di avere container, roulotte, vogliono essere libere di decidere di restare. Nei limiti del possibile si farà di tutto. C'è la questione della scuola. Le istituzioni ci sono, siamo accanto alle popolazioni colpite. Questa è una scommessa di tutto il Paese: questi luoghi devono tornare a vivere, ma ci sono dei tempi", ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, parlando ieri con i giornalisti a Visso, nel Maceratese, nel corso della visita di alcune zone colpite dal terremoto. "Il 7 novembre faremo un incontro con i sindaci italiani a Montecitorio, è giusto che le loro richieste entrino in Parlamento. Ho invitato anche i sindaci di queste zone. Sindaci che si stanno spendendo tantissimo per i loro territori, per tenerli vivi", ha aggiunto il presidente della Camera.