Cagliari, 17 Nov 2016 - Matteo Renzi mette sul tavolo 730 milioni di euro per il Sud, per estendere anche all'anno prossimo la totale decontribuzione per le imprese che assumono giovani e disoccupati. "Tra poco Maurizio Del Conte, amministratore dell'Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), firmerà un atto molto importante da 730milioni di euro, che sono quelli della decontribuzione per il 2017. Gli incentivi del jobs act solo per il Mezzogiorno saranno confermati integralmente. Le aziende che scelgono di assumere al Sud hanno la decontribuzione totale come il primo anno del Jobs act. È un'importantissima scelta che abbiamo fatto per il 2017", dice il premier a Caltanissetta. "Dicono che gli incentivi funzionano e pensano di criticarci...", sottolinea il premier.
La decontribuzione varrà solo per i giovani e i disoccupati. Lo precisa il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, spiegando che le decontribuzione sarà totale fino a 8.060 euro per 12 mesi per gli imprenditori delle regioni meridionali che, nel 2017, assumeranno a tempo indeterminato o in apprendistato giovani tra i 15 ed i 24 anni, e disoccupati con più di 24 anni privi di impiego da almeno sei mesi.
Dopo il tour siciliano, Renzi è giunto in Sardegna dove ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping. Una cena a porte chiuse in un famoso resort di Pula. Nessun incontro o dichiarazione con la stampa, ma un colloquio importante. Un mese fa si erano incontrati a margine del G20 di Hanghzou e oggi tornano a sedersi al tavolo per rafforzare una alleanza che - spiega Renzi - punta ad "attrarre investimenti". E consolidare quelli già in cantiere (solo in Sardegna Huawei ha un importante progetto da 20 milioni per le smart-cities). Ma anche per uno scambio di visione sullo scenario post-elezione di Donald Trump. Con la Cina che guarda a Roma, tradizionale alleato di Washington, all'ombra dei nuovi venti protezionistici annunciati dalla prossima amministrazione americana. E Renzi che guarda a Pechino come una sponda in Oriente.
Frena la crescita dei posti di lavoro nei primi 9 mesi dell'anno: dai dati dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps, le assunzioni a tempo indeterminato sono calate del 32,3% (-442.580), così pure anche quelli stagionali (-7,3% e cioè 37.110 in meno) mentre aumentano le assunzioni a termine (91.460, +3,4%) e quelle in apprendistato (28.902, +20,8%). Complessivamente, i nuovi rapporti di lavoro e cioè le assunzioni sono in calo di 359.328 unità (-7,7%). In diminuzione anche le cessazioni, del 5,4%, e cioè 215.877 in meno. Facendo però un calcolo sui rapporti di lavoro in essere, la variazione netta è positiva: sempre nei primi 9 mesi, sono 47.455 i rapporti di lavoro a tempo indeterminato, e 522.260 quelli a tempo subordinato. Per i posti stabili, la variazione è positiva perché a fronte di 1.165.879 cessazioni ci sono stati 925.825 nuovi rapporti di lavoro, 225.608 trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine e 61.901 apprendisti trasformati a tempo indeterminato. Per i rapporti di lavoro subordinato, la variazione è positiva e calcolata tra i 4.314.326 nuovi rapporti e le 3.792.066 cessazioni.