Cagliari, 27 Nov 2016 - Clamoroso a Marassi: la Juve ritorna improvvisamente ‘umana’ (terza sconfitta stagionale), scaraventata sulla terra da un super Genoa che cala in faccia alla capolista un tris sensazionale. Il campionato, che sembrava già ‘morente’, dà ancora segnali di vita. Nella giornata dell’apoteosi rossoblù, continua a fare mirabilie l’Atalanta (sabato prossimo c’è la sfida allo ‘Stadium’ proprio contro i bianconeri), il Cagliari piega l’Atalanta e si assesta a centro classifica, pareggio allo ‘Scida’ tra il fanalino Crotone e la Sampdoria, appaiata ai sardi a quota 19.
Genoa-Juventus 3-1 - Si scrive primo tempo, si legge incubo: i rossoblù di Juric, carichi a mille, bussano tre volte nella porta di un Buffon che vive 45 minuti quasi irreali. Primo squillo genoano al 3’: il n.1 bianconero si supera su Rigoni e Ocampos ma nulla può sul tap-in ravvicinato di Giovanni Simeone (azione nata da un errore di Bonucci). Dieci giri di lancette e la Juve incassa il secondo cazzotto: Lazovic vola via sulla destra saltando Alex Sandro, palla in mezzo e colpo di testa vincente in tuffo del ‘cholito’ Simeone che confeziona una doppietta da sballo (13’). Nessuna reazione degli uomini di Allegri che al 24’ rischiano un altro patatrac sulla deviazione (alta) di Rigoni, servito da Laxalt. Ma la marea rossoblù non si arresta, con il 3-0 che si materializza al termine di un’azione convulsa (30’): angolo Lazovic, sponda Burdisso, Rigoni corregge verso la porta ma è Alex Sandro, nel tentativo disperato di evitare la rete, a spingerla in porta. Pochi istanti dopo, la giornataccia bianconera deve registrare anche l’infortunio di Bonucci, costretto a lasciare il campo per un problema muscolare. Al 41’ dubbi per un contatto in area Ocampos-Mandzukic. Nota statististica ‘significativa’: era da dodici anni e mezzo (aprile 2004 contro il Lecce) che la Juve non subiva tre gol in un tempo. Da applausi la fame e la grinta, ma anche la tecnica, messa in mostra dal Grifone: partita perfetta.
Ci prova subito Pjanic di destro: pallone fuori di poco. A ruota occasionissima per Khedira, sprecone, che non inquadra il bersaglio da distanza ravvicinata. Al 57’ gli ospiti sbandano ancora, ma San Buffon evita il tracollo chiudendo in uscita la strada a Simeone. L’infortunio di Dani Alves all’81’, con tre cambi già effettuati (dentro Rugani, Higuain e Sturaro), lascia gli ospiti in dieci. Che però all’83’ riducono il passivo con la ‘solita’ magia di Pjanic su punizione, marchio di fabbrica consolidato del bosniaco. Mandzukic sfiora di testa il 3-2 (95’), ma ormai tutto è compiuto: il Genoa tocca il cielo con un dito e al novantesimo il ‘Ferraris’ esplode per un’impresa da cerchiare in rosso.
Bologna-Atalanta 0-2 - Nerazzurri no limits e classifica sempre più incredibile per la Gasperini-band: 28 punti (-5 dalla Juve capolista) con 8 vittorie e 1 pareggio nelle ultime 9 giornate, una media da… scudetto. Dopo aver messo sotto la Roma, l'Atalanta fa il bello e cattivo tempo anche al Dall'Ara, espugnando il campo del Bologna con un netto 2-0, frutto delle reti, una per tempo, di Masiello e Kurtic. Gli emiliani appaiono invece sottotono e con le armi 'spuntate' di fronte al 'Leicester italiano': sconfitta meritata. Buon avvio dei padroni di casa, ma gli orobici stanno bene e al 13' si divorano il vantaggio con Conti che spedisce incredibilmente fuori un assist di Gomez che chiedeva solo di finire in rete. Lo 0-1 per gli ospiti è però solo rimandato (16'): ancora un cross di Gomez, Masiello incrocia splendidamente di destro e supera Mirante. Un minuto dopo i nerazzurri potrebbero raddoppiare ma Kurtic incorna a lato. Al 19' tocca a Mirante anticipare Petagna, pronto al tap-in dopo il tiro-cross di uno scatenato 'Papu'. Al 21' i felsinei si fanno per la prima volta pericolosi con una punizione di Viviani che centra la traversa.
Nella ripresa Petagna al 3' spreca una grande chance, mandando alto da posizione invitante, mentre al 7' Gomez non trova lo specchio dopo un bel contropiede dell’Atalanta che domina ancora la scena e trova il raddoppio al 68' con una girata aerea di testa di Kurtic. Manca ancora tanto alla fine ma il match in pratica finisce qui, perché il Bologna è sulle gambe ma soprattutto ha poche idee in chiave offensiva. Per gli orobici, è ‘vista’ Champions.
Cagliari-Udinese 2-1 - Il Cagliari scaccia i brutti pensieri dopo un periodo difficile e batte l'Udinese per 2-1 grazie alle giocate dei suoi 'genietti' Farias e Sau. Sfortunati i friulani che non sfigurano affatto, pareggiano con Fofana e centrano due pali, ma alla fine incassano la seconda sconfitta di fila. L'inizio dei padroni di casa è impacciato e il gioco scorre poco fluido. Gli ospiti controllano ma non affondano il colpo: Zapata e Fofana ciccano da buona posizione. Dopo 35 minuti senza occasioni, arriva il lampo nel buio di Farias che scambia nello stretto con Borriello e poi è bravo ad anticipare di un soffio l'uscita di Karnezis che inevitabilmente lo travolge: rigore e ammonizione per il portiere greco. Lo stesso Farias si incarica del tiro dal dischetto realizzando la sua prima rete in campionato dopo il lungo infortunio. La risposta bianconera è immediata: Widmer scarta un difensore con un doppio passo e libera il destro in diagonale, Storari respinge con i piedi. Farias, galvanizzato dalla rete come tutta la squadra rossoblù, se ne va in velocità e sfiora la doppietta personale con un tocco morbido a lato di poco. In apertura di ripresa lo stesso Farias fallisce il raddoppio in modo clamoroso: errore di Wague in uscita, Borriello di tacco regala un cioccolatino da scartare al brasiliano che però sbaglia il piatto destro tutto solo davanti a Karnezis. Gol sbagliato, gol subito: la difesa sarda respinge corto, Fofana sterza col sinistro disorientando Barella e col destro dal limite trova l'angolino sul secondo palo, con Storari non impeccabile. Se Farias disfa, Sau fa. È il 14' quando il lancio di Di Gennaro per Isla prende in controtempo l'intera difesa friulana, che sbaglia nettamente i tempi del fuorigioco: il cileno, scattato in posizione regolare, può servire comodamente 'Pattolino' liberissimo a centro area, che di tacco riporta i suoi in vantaggio. La partita si accende. Al 22' il tiro di Thereau leggermente deviato si stampa sul palo alla sinistra di Storari. Isla è scatenato contro la squadra che l'ha lanciato in Italia: sombrero su Adnan e tocco per Borriello che spara in curva. L'inerzia del match è cambiata: i rossoblù di Rastelli controllano senza grossi affanni e ripartono in contropiede. Al 35' azione in velocità Isla-Sau-Borriello ma il centravanti non colpisce con la giusta potenza, Karnezis ha un grande riflesso e devia in tuffo. I friulani sono anche sfortunati e al 44' centrano un altro palo con Penaranda: bellissima la conclusione con l'esterno del venezuelano e stavolta è prodigioso il volo di Storari. Finisce 2-1: il Sant'Elia è un fortino per il Cagliari che sale a 19 punti mentre l'Udinese resta a 15 con un margine comunque rassicurante sulla zona calda.
Crotone-Sampdoria 1-1 - Gara bella e vibrante quella giocata allo 'Scida', con i padroni di casa bravi a chiudere meritatamente in vantaggio la prima frazione (grazie alla rete di Falcinelli) ma incapaci di arginare il veemente ritorno degli uomini di Giampaolo: in gol con Bruno Fernandes nella ripresa. Inizio sfolgorante del Crotone che appena due minuti dopo il fischio di inizio va in rete con Falcinelli su assist di Mesbah, ma l'arbitro Maresca annulla per la posizione di fuorigioco dell'ex Sassuolo. Gli uomini di Nicola fanno del ritmo la loro migliore arma ma al 6' arriva la risposta dei blucerchiati con Muriel che di testa, servito da Torreira direttamente da calcio di punizione, manda il pallone sul fondo. Prese le misure ai padroni di casa, la Samp conquista il possesso del pallone senza però riuscire a sfondare nella trequarti pitagorica. Sotto il profilo del gioco il match stenta a decollare e la fisicità dei calabresi, al 43', premia la grande determinazione della squadra di Nicola: Rosi trova Palladino che defilato sulla sinistra al volo calcia direttamente in porta chiamando Puggioni alla respinta, ma ben piazzato Falcinelli si avventa sul pallone segnando la rete del momentaneo vantaggio.
Al ritorno in campo, Giampaolo prova a dare maggiore vivacità alla sua squadra inserendo Praet per Linetty ma è il Crotone, 50', a rendersi ancora pericoloso con Trotta che in area, su assist di un Palladino in forma smagliante, calcia di prima intenzione verso la porta di Puggioni, con il pallone che finisce di poco alto sopra la traversa. La Sampdoria prova a scuotersi quattro minuti dopo con la conclusione di punta di Quagliarella, respinta da Cordaz. L'occasione mancata non demoralizza i blucerchiati che, al 62', dopo una lunga fase di pressione, vanno vicinissimi al gol con Muriel che di destro colpisce la traversa a portiere battuto. Il forcing sampdoriano non cessa e al 72' Bruno Fernandes, subentrato ad Alvarez, sfrutta il servizio dalla sinistra di Quagliarella e timbra il pareggio con un facile tap-in che di fatto chiude il match. I calabresi agganciano il Palermo (quota 6) con il quale condividono ora l’ultima piazza, i blucerchiati catturano un buon punto che li mantiene in una serena posizione di centro classifica.