L’Avana, 30 Nov 2016 - All'Avana, nella piazza simbolo della rivoluzione, centinaia di migliaia di cubani hanno sfilato per dare l'ultimo saluto a Fidel Castro prima che le sue ceneri siano trasportate a Santiago per i funerali.
"Cuba es Fidel": è il messaggio che i cubani orgogliosamente lanciano durante l'omaggio a Fidel Castro nella 'sua' piazza, quella Plaza de la Revolucion dalla quale il comandante si è rivolto più volte al suo popolo.
Alle 19 in punto ora locale, mentre su due grandi maxischermi scorrevano le immagini di Fidel, è partito l'inno cubano ed è iniziata la cerimonia dell'ultimo addio a castro, alla presenza del fratello Raul e di altri leader sudamericani.
"Fidel è il nostro leader storico della rivoluzione, colui che ha fatto sì che Cuba non sia colonia di nessun impero": è il messaggio che arriva dall'imponente palco allestito sotto il memoriale per Jose' Marti'.
Quando il presidente cubano Raul Castro sale sul palco è accolto da un'ovazione da parte delle migliaia di persone presenti. Castro ha ringraziato "per la solidarietà e il rispetto mostrati da tutto il mondo" e ha ricordato poi il fratello Fidel, le cui "parole risuonano ancora in questa piazza", come ripete davanti alla folla.
Oltre ai leader latinoamericani presente alla cerimonia anche il premier ellenico Alexis Tsipras. La grecia, come Cuba, "si è alzata contro avversari potenti" ha detto Tsipras, definendo Fidel "simbolo di luce e di indipendenza. I valori di Cuba sono vicini ai nostri. Per noi in Europa è difficile capire cosa avete passato: noi abbiamo la logica inumana del libero mercato e del neoliberismo".
A precederlo sul placo di Plaza de la Revolucion il presidente del Sudafrica, Jacob Zuma, che elogia l'opera di Fidel, che ha aiutato l'Africa "senza volere ne diamanti ne petrolio. Fidel era un combattente che credeva che i poveri dovessero vivere in dignità. Per questo la rivoluzione cubana continua a ispirare il mondo".
