Press "Enter" to skip to content

Addio al roaming per i consumatori europei dalla prossima estate: dal prossimo mese di giugno telefonare nei paesi Ue costa come a casa.

Bruxelles, 1 Feb 2017 - Dopo più cinque ore di negoziati, i rappresentanti dell'Europarlamento e dei governi dell'Unione Europea questa notte hanno trovato un accordo che consentirà l'effettiva abolizione delle tariffe extra per il "roaming" a partire dal 15 giugno 2017. L'ultimo ostacolo da superare, prima di cancellare il balzello telefonico per chi viaggia all'estero, erano i tetti dei prezzi all'ingrosso per i dati che gli operatori applicano tra loro.

Secondo l'accordo, la riduzione del prezzo sui dati sarà progressiva: il 15 giugno il prezzo massimo per GB passerà dai 50 euro attuali a 7,7 euro, per poi scendere a 2,5 euro nel 2022. L'obiettivo nell'approccio progressivo (6 euro a GB nel 2018 4,5 nel 2019, 3.5 nel 2020 e 3.0 nel 2021) è di consentire all'industria delle telecomunicazioni di continuare a investire nelle infrastrutture di rete. I prezzi all'ingrosso di voce e sms subiranno un taglio definitivo dal 15 luglio: da 0.05 a 0.032 euro al minuto per la voce e da 0.02 a 0.01 euro per ciascun messaggio.

L'accordo è provvisorio e dovrà essere ratificato sia dal Parlamento europeo sia dal Consiglio (l'organismo che riunisce i governi dell'UE). "Raggiungere un accordo rapido sui prezzi del roaming all'ingresso era una priorità", ha detto Emmanuel Mallia, ministro per la competitività di Malta, che ha la presidenza di turno dell'UE. "La decisione di oggi è il passo finale in un processo iniziato dieci anni fa. Dalla prossima estate, ovunque viaggeranno in Europa, i nostri cittadini sarano in grado di fare chiamate, inviare messaggi, surfare e rimanere connessi" come nel loro Paese.

"Dal 15 giugno, i cittadini europei potranno viaggiare nella Ue senza tariffe roaming. È quanto chiedevamo da tempo. L'Italia ha svolto un ruolo importante nel negoziato contribuendo all'eliminazione dei costi aggiuntivi quando si va all'estero: il roaming infatti è un costo e una barriera assurda ostacolo per tutti i cittadini in un mercato che abbiamo voluto unico". Così Sandro Gozi, sottosegretario con delega agli Affari Europei a proposito dell'accordo raggiunto in nottata sull'eliminazione delle tariffe roaming in Ue. "Con la stessa logica, dare più diritti e opportunità ai cittadini, stiamo lavorando anche per abbattere le barriere per chi viaggia in Europa con il suo abbonamento digitale, la questione della cosiddetta portabilità - prosegue - L'accordo ottenuto nella notte tra le tre istituzioni europee, Parlamento, Consiglio e Commissione conferma la bontà del lavoro che stiamo portando avanti da tempo nella costruzione di un vero mercato senza barriere, a misura di cittadino".

Bene, era ora! Finalmente una buona notizia per gli utenti telefonici. Come sempre su questa materia possiamo attendere passi avanti solo dall'Europa, visto che in Italia è sempre tutto fermo, a cominciare dal ddl concorrenza che giace da anni in Parlamento e che si occupa anche di telefonia". È quanto afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, in merito all'abolizione del roaming per i consumatori europei a partire da metà giugno dopo che parlamento, consiglio e commissione Ue hanno raggiunto, nella notte, un accordo sui prezzi all'ingrosso. “È dalle lenzuolate Bersani del 2007, ossia da 10 anni, che si provano, ad esempio, ad eliminare le spese di chiusura per il recesso dai contratti telefonici e ancora non ci si è riusciti. È una vergogna" conclude Dona.