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Uccise e bruciò Sara: Vincenzo Paduano condannato all’ergastolo

Roma, 6 Mag 2017 - Carcere a vita. È la giusta condanna comminata ieri a Vincenzo Paduano, l'uomo che il 29 maggio dello scorso anno a Roma strangolò e diede alle fiamme la sua ex fidanzata Sara Di Pietrantonio nel quartiere Magliana. La sentenza è stata emessa, a conclusione del processo con il rito abbreviato, dal Gup Gaspare Sturzo, che, dopo due ore di camera di consiglio, ha recepito l'impostazione accusatoria della Pm Maria Gabriella Fazi.

Il vigilante 28enne, che lo scorso 26 aprile in tribunale aveva chiesto scusa per quanto commesso, era accusato di omicidio premeditato aggravato da futili motivi, stalking e distruzione di cadavere.

Sara e l'omicida erano stati insieme per un paio di anni, allontanandosi e riavvicinandosi a più riprese, fino a tre settimane prima del delitto, quando Sara lo aveva lasciato definitivamente.

Come beneficio per il rito processuale scelto, cioè l'abbreviato, Paduano ha ottenuto l'esclusione dall'isolamento diurno. L'imputato è stato condannato anche a versare ai genitori e ai parenti di Sara, sotto forma di provvisionale, 600 mila euro. Il risarcimento danni sarà discusso in sede civile.

"Trovo che la sentenza sia stata morale e giusta. Ho vissuto questo ultimo anno in apnea e oggi abbiamo ottenuto un primo gradino, importante, dalla giustizia". Sono le prime parole di Concetta, la mamma di Sara Di Pietrantonio, a commento della condanna all'ergastolo dell'ex fidanzato. "Mia figlia non me la ridarà nessuno ma oggi posso respirare finalmente una boccata d'aria fresca", ha aggiunto la donna.