Milano, 9 Mag 2017 - "Vi porto i saluti di Michelle. E vi dico che torneremo molto spesso in Italia": così Barack Obama ha aperto il suo discorso a Seeds&Chips a Milano. "Ricordiamo i nostri viaggi in Toscana, a Roma, lei ricorda il suo viaggio a Milano per Expo con Sasha e Malia. Per questo dico, torneremo molto spesso in Italia" ha detto. "Vi prometto che torneremo tantissime volte qui in Italia" ha ripetuto Obama, che in apertura del suo discorso ha voluto ringraziare Matteo Renzi e l'ex sindaco di Milano Letizia Moratti per aver voluto Expo a Milano. Obama ha quindi elogiato gli italiani emigrati in America: "Gli Stati Uniti - ha detto - non sarebbero quello che sono senza il contributo di generazioni di migranti italiani, che hanno anche dovuto subire discriminazioni, ma che con fede, convinzione e lavoro duro hanno avuto successo dappertutto e hanno rafforzato gli Stati Uniti".
"A Parigi, con Matteo, abbiamo aiutato a portare il mondo a un accordo molto significativo sul clima": così l'ex presidente ha ribadito nel suo discorso a Milano l'importanza dell'accordo internazionale sul clima siglato a Parigi, ricordando l'intesa con Matteo Renzi. L'ex presidente Usa ha rivendicato quanto ha fatto per l'ambiente e per l'energia pulita negli otto anni del suo mandato come 44mo presidente americano. E ha ammonito che si tratta di una delle "priorità principali" per tutti. "Definirà i contorni del secolo più drammaticamente di ogni altra questione" ha aggiunto perché tutti i Paesi "grandi e piccoli" ne saranno colpiti.
"Confido nel fatto che gli Stati Uniti continueranno a muoversi nella giusta direzione" nelle politiche sul clima. Lo ha detto Obama, che parlando a Milano ha difeso "l'impalcatura" dell'accordo di Parigi. Obama ha osservato che ormai negli Usa le regole sulle emissioni inquinanti degli autoveicoli "sono già stabilite a livello locale". Che l'amministrazione Trump abbia idee diverse dalla sua, ha detto, "fa parte della democrazia". Ma, ha aggiunto Obama, "anche se dovessero cambiare le normative a Washington non c'è alcun produttore di auto che possa produrre un'auto che poi non possa essere venduta in California". Secondo l'ex presidente, "non dovrebbe esistere alcuna azienda sulla terra che vuole sprecare energia, perché questo si rifletterebbe sui suoi utili".
Una delle conseguenze del cambio climatico riguarda le carestie e la difficoltà nel produrre cibo. Obama, lo ha detto ammonendo che in Europa "i rifugiati non arrivano solo per le guerre ma anche per le carestie". "Se non intraprendiamo le azioni necessarie - ha aggiunto - la migrazione continuerà e diventerà peggiore".
"Quando le cose non vanno c'è la tendenza a dare la colpa ai politici, ma io dico che la gente ha i politici che si merita. Se non vota...": così ha detto l'ex presidente in un faccia a faccia con l'ex chef della Casa bianca Sam Kass.
Barack Obama ha detto che il suo impegno dopo aver lasciato la Casa Bianca è quello di "formare la prossima generazione di leader" nel mondo. L'ex presidente Usa nel suo discorso di Milano ha spiegato che per questo ha discusso anche con Matteo Renzi per "creare una rete efficiente di attivisti globali".
Quando si è alla Casa Bianca, per motivi di sicurezza "si vive nella bolla, una prigione, una bella prigione" da cui non si può evadere per "andare a fare una passeggiata o prendere un caffè". Parlando a Milano, Barack Obama ha detto che "questo non mi manca" degli otto anni alla presidenza Usa. "Adesso - ha scherzato suscitando una risata della platea - sono recettivo ai selfies. Posso andare dappertutto ma vengo bloccato dai selfies".
Vip in coda in Fiera per una foto con Barack Obama. Decine di vip presenti al convegno di Seeds&Chips si sono messe in fila per avere uno scatto con lui, da una imprenditrice italo-americana che ha un'azienda con agriturismo in Toscana, al presidente della MM Stefano Corritore, dallo chef Carlo Cracco al finanziere Francesco Micheli, dal presidente della Sea a Pietro Modiano a Geppi Cucciari. Una foto in compagnia di Obama anche per Paolo Palumbo, il diciannovenne aspirante chef affetto da sla che ha chiesto (e ottenuto) di poter dare un suo libro di ricette ad Obama. "Ha voluto un libro bianco e mi ha fatto lui la dedica, sono emozionatissimo" ha raccontato lui dopo la foto.
"Mi ha salutato, sai? Mi ha visto": era raggiante una delle fan di Barack Obama che stamani, a Milano, hanno atteso per ore l'uscita dell'ex presidente Usa dal lussuoso hotel del centro dove alloggiava, a cento metri in linea d'aria dal Duomo. "Mr. President" hanno urlato, nella decina di secondi che Obama ha impiegato per uscire dall'albergo e infilarsi nel van blindato del Consolato americano. Obama, vestito scuro e occhiali da sole, si è girato e ha salutato con la mano, da lontano. Dietro le transenne, una piccola folla composta da turisti e curiosi, oltre a qualche professionista di passaggio. Momenti di ilarità si sono verificati quando un fattorino con un carrello stracolmo di verdure pretendeva di passare attraverso lo spiegamento di forze dell'ordine. Alla fine si è trovata una soluzione, e la consegna è giunta a destinazione.
Il segretario del Pd, Matteo Renzi, è ospite personale di Barack Obama alla fiera di Milano, dove l'ex presidente degli Stati Uniti interviene con il key note speech al summit internazionale di Seed&Chips sulla food innovation. Dopo aver parlato con alcuni startupper prima di pranzo, Renzi ha avuto incontri riservati e ha accolto Obama insieme al ministro delle Politiche Agricole e vicesegretario del Pd, Maurizio Martina, intrattenendosi con lui nel backstage della sala prima dell'avvio ufficiale del convegno. Sulla sua pagina Facebook Martina ha pubblicato: "audaciadellasperanza #obamamilano".