Roma, 12 Giu 2017 - Il voto delle elezioni amministrative punisce il Movimento cinque stelle che resta fuori dai ballottaggi in tutti i capoluoghi di regione e nelle grandi città. Quindi la politica isolazionista del movimento non paga. Anzi la politica di Grillo del ‘pariolino’ Di Maio ha perso malamente. Quindi, quando un presunto leader come l’Inutile Di Maio, perde le elezioni, di solito sparisce, come aveva fatto coraggiosamente D’Alema che per aver perso le amministrative si era dimesso da presidente del Consiglio. Ora l'Italia a questa tornata di amministrative - e all'indomani di una legge elettorale scritta (ma già bocciata dall'aula della Camera) tutta in senso proporzionale -, si riscopre bipolare.
Il Pd si aggiudica quasi ovunque il secondo turno se in coalizione con la sinistra e il centrodestra viene premiato quando unito, tanto da poter parlare di una rinascita dell'asse Fi-Lega a livello locale. Sotto le attese l'affluenza che ieri ha chiamato alle urne 9,2 milioni di italiani in 1005 comuni: 60,07% in forte discesa rispetto al 66,85% rilevato nelle precedenti consultazioni.
Per i grillini è una batosta: in quasi tutte le città il distacco tra i primi due candidati che andranno al ballottaggio, quasi sempre esponenti di centrosinistra e centrodestra, è consistente. Non fa eccezione Genova, la città di Beppe Grillo che registra un'affluenza bassissima poco sopra il 40%, la città del candidato imposto dal leader, Luca Pirondini contro Marika Cassimatis, vincitrice delle comunarie on line. A Pirondini non resta che il terzo posto, con il 18% delle preferenze. "Chi ci ha perso sono i cittadini la cui fiducia nel Movimento cinque stelle è stata tradita, spero che qualcuno ne risponda", ha detto a caldo la Cassimatis.
Quando lo spoglio dei voti è ancora in corso nella città della Lanterna pare ormai certo che andranno al duello i candidati del centrodestra, Marco Bucci con il 38%, a sorpresa in vantaggio - "un successo straordinario" lo ha definito il governatore ligure Giovanni Toti -, e del centrosinistra, Gianni Crivello che va oltre il 33%.
A Parma, il sindaco uscente Federico Pizzarotti (Liste civiche) è avanti al 34,7% e se la vedrà al secondo turno con Paolo Scarpa del centrosinistra. Fuori gioco il candidato M5s Daniele Ghirarduzzi che ha ottenuto solo il ,48%. A Catanzaro il candidato sindaco Sergio Abramo (centrodestra), che si presenta per il secondo mandato, si avvicina al 40% e sfiderà Vincenzo Ciconte mentre a Palermo è plebiscito per il sindaco uscente, Leoluca Orlando, che va verso la vittoria al primo turno e si prepara al quinto mandato forte del 45,71% dei consensi. Lo sfidante del centrodestra, Fabrizio Ferrandelli, si ferma intorno al 32%. A Verona il ballottaggio sarà praticamente centrodestra contro centrodestra e vedrà protagonisti Federico Sboarina (centrodestra), che supera il 29%, e la compagna di Flavio Tosi - che ha lasciato la poltrona di primo cittadino dopo un decennio -, la senatrice Patrizia Bisinella (Fare+civiche). Centrodestra avanti anche a Taranto con Stefania Baldassarri (centrodestra) oltre il 21%: con lei si contenderà la poltrona di sindaco Rinaldo Melucci (centrosinistra). A L'Aquila il centrosinistra è vicino a confermare la città, già amministrata da Massimo Cialente, con Americo Di Benedetto al 47% contro Pierluigi Biondi (centrodestra). Massimo Bitonci, centrodestra, è avanti con oltre il 40% a Padova e se la vedrà il 25 giugno con Sergio Giordani (centrosinistra). Pare allontanarsi, invece, per Giusi Nicolini, sindaca uscente di Lampedusa e componente della segreteria nazionale del Pd, la possibilità di una riconferma: è al momento terza dietro a Totò Martello, Filippo Mannino e Angela Maraventano (Noi con Salvini). Nella rossa Toscana avanti a Lucca e a Pistoia il centrosinistra mentre a Rignano sull'Arno, paese natale di Matteo Renzi, viene confermato sindaco Daniele Lorenzini, ex Pd e a capo della lista civica 'Insieme per Rignano', che batte la candidata del Pd Eva Uccella.
Leoluca Orlando (centrosinistra) è in testa nel capoluogo siciliano con il 46,5%, seguito da Ferrandelli (centrodestra) con il 31,4%. Orlando sarà già eletto sindaco al primo turno: per la legge elettorale siciliana, infatti, basta ottenere il 40% più uno dei voti. Il suo sarà il quinto mandato a Palazzo delle Aquile, il secondo consecutivo.