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Ciclismo – Giro di Spagna “Vuelta”: ciclista Froome positivo al controllo antidoping

Brutta tegola per Chris Froome, il campione del ciclismo britannico e mondiale: è stato trovato positivo a un test antidoping a un controllo a settembre durante la Vuelta e ora potrebbe essere privato del titolo. Lo ha rivelato un'inchiesta congiunta di Guardian e Le Monde. In un campione di urina del ciclista britannico, che ha anche vinto il suo quarto Tour de France a luglio, sono stati trovati quantità superiori al massimo consentito di un farmaco per l'asma, il salbutamolo, in un test del 20 settembre. Secondo le regole dell'Agenzia antidoping mondiale, ai ciclisti è consentito un livello di 1.000 nanogrammi per millilitro; mentre il trentaduenne è risultato averne un quantitativo doppio.

Secondo il Guardian, i legali di Froome e della sua squadra, Team Sky, hanno contestato i risultati e questo è il motivo per cui la notizia non era ancora uscita. Ma se il britannico non riuscirà a dare una spiegazione sufficiente rischia di perdere il titolo. Non solo: se sospeso, Froome potrebbe dover 'saltare' il Giro d'Italia e anche il Tour de France. Nel 2007 Alessandro Petacchi fu fermato 12 mesi proprio perché gli era stato trovato un'eccessiva quantità di salbutamolo nel sangue e fu privato delle sue cinque vittorie di tappa al Giro d'Italia.

La nota diffusa da Froome è lapidaria: "E' noto che ho l'asma e so esattamente quali sono le regole. Uso un inalatore per gestire i miei sintomi (sempre entro i limiti consentiti) e so che vengo testato ogni giorno quando indosso la maglia del leader di una corsa. La mia asma è peggiorata alla Vuelta, quindi ho seguito il consiglio del medico di squadra di aumentare il dosaggio di Salbutamol. Come sempre, ho fatto massima attenzione a non usare più dei limiti consentiti. Considero con grande serietà la mia leadership in uno sport. L'UCI (Unione Ciclistica internazionale) ha assolutamente ragione di esaminare i risultati dei test e, insieme al team, fornirò qualsiasi informazione richiesta".

La positività di Froome, informa il comunicato dell'Uci, è stata riscontrata lo scorso 7 settembre, secondo la ricostruzione di "AS" dopo la 18esima tappa della Vuelta, con traguardo a Santo Toribio de Liebana. La gara fu vinta da Sander Armee, il britannico chiuse al 23esimo posto, ma recuperò parte dei 42 secondi guadagnati il giorno prima da Vincenzo Nibali. Lo Squalo dello Stretto arrivò secondo nella classifica generale della Vuelta e, in caso di squalifica di Froome, potrebbe ricevere l'assegnazione del titolo.

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