Cagliari, 25 Mar 2019 - Quante volte ti è capitato essendo in sovrappeso, di non dimagrire pur credendo di allenarti e mangiare bene?
Nell'articolo di oggi si riprende il discorso relativo all'insulino resistenza in maniera un po’ meno discorsiva e più pratica.
Vi riporterò una definizione che mi ha soddisfatto, vari elementi diagnostici e una metodologia, comprovata da ricerche scientifiche, che cito spesso.
Questo articolo non sarà molto lungo ma ha lo scopo di fornire pochi ma importanti strumenti.
Partiamo dalla descrizione che ho estrapolato da: https://labtestsonline.it/conditions/insulino-resistenza.
‘‘L'insulino resistenza consiste nella diminuzione della capacità delle cellule di rispondere all'azione dell'insulina, in particolare di quelle del tessuto muscolare e adiposo. L'insulina è un ormone prodotto dalle cellule beta del pancreas. Dopo ogni pasto vengono normalmente rilasciate in circolo piccole quantità di insulina, con lo scopo di aiutare l'ingresso del glucosio nelle cellule, dove può essere utilizzato come fonte energetica. Le cellule per poter vivere necessitano del glucosio; per questo motivo in presenza di insulino-resistenza, l'organismo cerca di compensare la diminuzione dell'ingresso di glucosio nelle cellule, producendo quantità maggiori di insulina. Ne consegue un innalzamento dei livelli di insulina (iperinsulinemia) e l'iperstimolazione dei tessuti ancora sensibili all'azione dell'ormone. Nel tempo, questo processo comporta uno sbilanciamento dell'equilibrio tra glucosio e insulina che, se non trattato, può portare a complicanze in varie parti dell'organismo.
L'iperinsulinemia e l'insulino resistenza sono associate ad alterazioni della concentrazione e della quantità dei vari tipi di lipidi, con aumento significativo della quantità di trigliceridi e colesterolo LDL nel sangue e diminuzione del colesterolo HDL’’.
Per quanto riguarda quest'ultimo punto ho trovato utile a livello diagnostico l’inquadramento proposto nella pagina https://www.google.com/amp/www.albanesi.it/amp/alimentazione/dietologia/dieta-per-la-sindrome-metabolica.htm.
Ve lo riporto come strumento di consultazione utile in presenza di analisi ematiche da fornire al vostro istruttore o Personal Trainer come strumento per un allenamento personalizzato mirato al dimagrimento:
Chiaramente poi un test utile come prova del nove per la diagnosi di Insulino resistenza è il test HOMA (Homeostastic Model Assessment), alternativamente avendo i valori della Glicemia e dell'Insulinemia potete fare questo calcolo, moltiplicate i due dati e li dividete per 22,5 (Glicemia x Insulinemia/22,5).
Se il risultato è superiore a 2,5 siamo in presenza di Insulino Resistenza.
https://www.projectinvictus.it/insulino-resistenza-quello-che-devi-sapere/
Come ultimo punto metodica di allenamento mirata.
Attualmente l'allenamento che dà maggiori risultati in breve tempo è l'allenamento ad alta intensità (Uguale o superiore all’ 85%) abbinato al recupero attivo (Cioè aerobico).
In effetti ciò che è più saggio fare è inquadrare la situazione, definirla e attuare una strategia di intervento precisa e continuativa.
Sembra facile e in effetti lo è. A.M.