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Sport e Benessere – L’Importanza della polemica – A cura del dottor Andrea Melis

Cagliari, 1 Lug 2020 - Cos' è la polemica?

La polemica se leggiamo nel dizionario è la tipica controversia, improntata ad un tono dal vivace al risentito, per lo più a proposito di questioni politiche o culturali, sostenuta in genere attraverso una serie di scritti.

Oggi parleremo di cultura.

Quella fisica.

Di culturismo più precisamente.

Diamo una definizione reperita su Wikipedia che ho trovato soddisfacente.

Nello specifico si tratta di " Una disciplina sportiva per l'accrescimento della muscolatura corporea a fini estetici.

Il culturismo o cultura fisica (in inglese bodybuilding, letteralmente «costruzione [building] del corpo [body]») è una disciplina che tramite l'allenamento con pesi, sovraccarichi (resistance training) e un'alimentazione specifica si pone come fine ultimo il cambiamento della composizione corporea, con l'aumento della massa muscolare e la riduzione del grasso corporeo, dove le finalità sono estetiche ma anche competitive.

Questa disciplina, se intesa ad alti livelli, non riguarda semplicemente l'«andare in palestra» per coltivare benessere e salute fisica, e nemmeno di competere per sollevare il peso maggiore come nelle discipline del sollevamento pesi e powerlifting: il gusto estetico dei culturisti e degli amanti della disciplina li spinge ad allenarsi per aumentare il più possibile la massa e la definizione muscolare (mantenendo armonia e proporzioni in linea con i canoni del culturismo) ".

Nel fare ciò alla luce di questa definizione vedremo di tracciare dei punti che tengano conto di ciò di cui dobbiamo riappropriarci nell'ambiente del benessere Psicofisico come le palestre, ciò che dobbiamo conservare, ciò che dovremo inserire e ciò che dovremmo proprio eliminare.

Nel senso più vero del termine ricollegarsi con la cultura in questo momento significa che esistono e devono esistere degli istruttori, dei trainer, dei coach, dei nutrizionisti e dei dietologi che hanno il sacrosanto dovere di lavorare con evidenze scientifiche alla mano e un bagaglio di esperienza che va saputo traslare nella mente propria e dei propri clienti.

Ricollegarsi con la cultura attualmente significa smettere di fare la guerra dei poveri tra chi è laureato in scienze Motorie e chi non lo è pur essendo un Coach preparato perché ci sono da una parte e dall'altra incapaci e capaci e qua non è questione di cultura ma di cultura presunta e presuntuosa.

La presunzione è quanto di più deleterio ci possa essere nella cultura vera.

I clienti o presunti tali hanno il dovere di formarsi e di informarsi in questo come in qualunque altro ambito prediligendo background di professionisti qualificati e certificati, non di certo figli di un'immagine costruita ad arte sui Social ma di una carriera consultabile fatta di metodo, passione, impegno e risultati.

L' ideologia e il pressapochismo, lo ribadisco, deve lasciare il passo alla scelta consapevole di un professionista provato e comprovato.

I figli del " Ma ho letto su Google che… Mi hanno detto che… Ma io ho fatto così sempre e non voglio cambiare…" vanno giustamente ascoltati e giustamente informati della fallacia delle loro credenze.

Qualora ciò possa rendere impossibile il lavoro volto al benessere psicofisico semplicemente non li si inserisce nel loro Parterre, oppure li si può gentilmente allontanare per lasciare il posto a clienti più umili, disponibili e volenterosi nel cambiare.

Qualora non sia possibile tutto ciò perché la propria mansione è quella di istruttore è il cliente lì è e lì rimane ci si limita magari a fare il proprio dovere assecondando le isole di non ascolto della persona che abbiamo davanti.

Non dimentichiamo mai una cosa.

Siamo degli strumenti importanti a lavoro di crescita e di benessere ma l'impegno principale lo deve esprimere chi si alza ogni giorno la mattina e guardandosi allo specchio, non si piace.

Come sempre si dice Errare Humanum est perseverare autem diabolicum.

Se un cliente non ci ascolta e fa di testa sua è un problema suo.

Se un professionista non ascolta i bisogni dei propri clienti è un problema suo.

E bello grande direi.

Ascoltare attivamente a mio avviso è la più grande e sottovalutata forma di cultura.

Cosa dobbiamo conservare e di cosa in alcuni casi ci dobbiamo riappropriare?

In palestra sicuramente di tre cose: Dell' igiene personale, dell'educazione e del rispetto.

Mi sembra assurdo nel 2020, Covid incluso che in alcune palestre l'igiene personale di alcuni clienti e l'incapacità di gestori e istruttori di farlo notare troneggi a livello di olezzo sul buonsenso e la pulizia.

Di cosa ci dobbiamo liberare?

Ci dobbiamo liberare dell'inconsapevolezza.

Dobbiamo smetterla di allenarci a sentimento e sensazione.

Sino a quando pagheremo le palestre con soldi e carta di credito e non con sensazioni ed emozioni sarà nostro diritto chiedere di essere seguiti come Dio comanda dagli istruttori e nostro dovere ascoltarli.

Dobbiamo smetterla di allenarci poco e male, troppo e senza criterio, dobbiamo smetterla di criticare con livore e cattiveria chi non ha un bel fisico e sicurezza in sé stesso.

Capisco il fatto che esista il gossip e il pettegolezzo in palestra, capisco il fatto che ognuno di noi possa farsi una propria opinione sugli altri ma criticare tutto e tutti immersi nel proprio veleno autoprodotto dice molto di noi e poco degli altri.

Non in positivo peraltro.

Nessuno di noi ha un fisico perfetto.

Nessuno di noi è perfetto.

Possiamo tranquillamente essere sicuri di noi stessi perché nei nostri pregi e difetti, punti di forza e di debolezza abbiamo imparato ad amarci e ad accettarci.

Dobbiamo accettare che in palestra esistono persone che lottano contro l'Anoressia, la Bulimia, l'Obesità, l'Ortoressia, la Bigoressia, Il Binge Eating.

I disturbi del comportamento alimentare sono una realtà con cui tutti ci dobbiamo rapportare con sensibilità e umiltà.

Sono persone queste su cui noi possiamo avere un potere e una responsabilità perché una nostra parola può mandarli in paradiso o rispedirli nel loro inferno quotidiano.

Dobbiamo liberarci dello stigma e del pregiudizio e porci come un ponte di collegamento con Psicologi, Psicoterapeuti e Psichiatri perché loro e solo loro principalmente possono fare la differenza lavorando in Pool con noi, perché se vedi persone in palestra che hanno queste problematiche (Da notare l'uso dell'ausiliare avere, perché ciò che ho non qualifica ciò che Io sono) e le dileggi, ti devi ricordare una cosa.

Non sei figo o figa, sei tu la vera persona problematica.

In fin dei conti se te ne vai felice e soddisfatto/a dalla palestra per aver preso in giro delle persone con sofferenze di questo tipo non sei divertente. A.M.

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