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Sport e Benessere – Mc Donald, i chili che non se ne vanno – A cura del dottor Andrea Melis.

Cagliari - Mc Donald, i chili che non se ne vanno. Problema che la bella modella Heidi Klum ( foto sotto ) non ha, pur mangiando tranquillamente un bel (Eufemismo) panino del Mc Donald.
Un problema tuttavia con cui tutti noi ci scontriamo se nel nostro regime alimentare facciamo largo uso di cibi spazzatura e adottiamo uno stile di vita sedentario.
Torniamo al Mc Donald appunto.
Oddio è buonissimo, per carità, ogni tanto ci sta, però cibi così tanto calorici e così poco nutrienti dal punto di vista qualitativo alla fine ci rovinano il fisichetto.
Il problema più grande è quello che impropriamente viene definito grasso ostinato, cioè quel tipo di adipe che quando poi effettivamente adottiamo una condotta volta al dimagrimento, non va via.
Non il Mc Donald dopotutto.
Lo criticano tutti, poi vedi i Mc Drive pieni.
Sempre.
Incostanza delle folle.
Per fortuna la vita è più bilanciata di quello che sembra.
Bisogna esserne consapevoli però.
Per un Mc Donald che può aver reso ostinato il tuo adipe, c'è un certo Lyle Mc Donald, fisiologo di livello mondiale, che ha creato un protocollo proprio contro il cosiddetto grasso ostinato.
Si chiama Stubborn fat protocol.


In parole povere: Protocollo contro il grasso ostinato.
Un sistema.
Questo sistema è utile per un motivo.
La stragrande maggioranza dei fallimenti di diete e allenamenti non mirati potrebbe finire qua.
Se c'è grasso ostinato in particolare a livello addominale ( Vedi Sindrome Metabolica) , ci può essere insulino resistenza e se c'è questa sono dolori perché non si dimagrisce.
La definizione di insulino resistenza la trovate in tutta internet.
Quello che a me interessa oggi è offrirvi
un' interessante e utile correlazione.
Non leviamo il grasso dall'addome, dalle gambine e dalle chiappette con diete, allenamenti massacranti, viaggio a Lourdes e pellegrinaggio a Santiago?
Potremmo essere insulino resistenti.
Prendiamo un metro da sarto e vediamo il rapporto tra vita e fianchi.
Whr in gergo tecnico.
Cioè Waist to Hip Ratio.
Rapporto di distribuzione corporea del tessuto adiposo tra vita e fianchi.
Secondo le linee guida europee dell'Organizzazione Mondiale della Sanità  la circonferenza vita non doveva, anni fa, superare i 102 cm negli uomini e gli 88 cm nelle donne.
Attualmente va detto per onor di cronaca che questi valori sono stati modificati e portati rispettivamente a 94 cm per gli uomini e a 80cm per le donne.
Il rapporto vita/fianchi come indicatore (Non l'unico per una diagnosi di sindrome Metabolica) deve essere equilibrato pena rischio di Patologie cardiovascolari, diabete e ovviamente insulino resistenza.
Quindi da qui si parte sempre.
Però una cosa è certa.
Se sono insulino resistente probabilmente ho chili di troppo, Loudes e il cammino di Santiago però possono essere evitati.

Se ho chili di troppo non è detto che io sia insulino resistente.
Cosa vuol dire?
Due problemi, due soluzioni?
No.
Vi propongo nell'articolo di oggi, scusandomi per aver dilagato, la fava per i due piccioni.
Lo stubborn fat protocol appunto.
Lo Stubborn Fat Protocol o SFP è un tipo di allenamento cardiovascolare mirato alla riduzione massima del grasso corporeo, ideato dal fisiologo Lyle McDonald, meglio noto per essere l'autore di diverse pubblicazioni dedicate al miglioramento della composizione corporea nell'ambito del bodybuilding e del fitness. (C.f.r. Wikipedia).

Si potete partire da qui.
Come punto di partenza può non essere male. A.M.

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