Kiev, 5 Lug 2022 - Ieri il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato, in un video di cui ha dato notizia Ukrinform che “L’economia russa vive la più grande crisi degli ultimi 50 anni» e Mosca ha perso «più di 35mila soldati con una stima prudente»: «Il mondo ha rotto i legami con la Russia», ha aggiunto Zelensky, «le parole "collasso", "deficit" e "povertà" descriveranno la vita russa finché questo Stato vorrà essere uno Stato terrorista».
Ma le parole del presidente ucraino sono nettamente in contrasto con quanto affermato dal grande giornalista italiano, ormai pienamente filo russo e a pensare male, anche, da come parla, amico di Putin, che la Russia nonostante la guerra, che secondo Di Battista sta vincendo, e le sanzioni, è un paradiso. Dove non manca niente. Dove è tutto rose e fiori. Un paese, la Russia, che sta vivendo una nuova giovinezza di benessere perché, secondo a quanto scrive il grande inviato italiano, fioriscono ogni giorno dei fast food, (che vuol dire: “Forma di ristorazione caratterizzata da cibi già pronti che si consumano rapidamente e senza perdita di tempo, anche in piedi o addirittura camminando”, e come vengono anche chiamati negli Usa e dai dietologi, luoghi in cui si vende ‘cibo spazzatura’ e, pertanto, al benessere fisico), quindi, la nascita o rinascita di questi posti, è segno tangibile di nuovo benessere. Però, come si sa se vuoi vedere un popolo felice non lo si nota dai ristoranti, ma la vera vita di una nazione si vede nelle periferie nelle piccole città e centro rurali, luoghi in cui appare il vero dramma della vita. Invece il nostro ha iniziato le sue corrispondenze da Mosca dove certamente il benessere si nota e la povertà si nasconde. Infatti, se vai nella capitale della Moldavia, una delle nazioni europee più povere, vedi benessere e la vita pulsante della gente, ma appena di qualche migliaio di metri dalle vie centrali, si entra nella realtà del posto e vedi veramente come si vive in questi paesi. Perciò le parole scritte dall’ex del M5S, sembra appartenere più alla propaganda russo dettata da Putin che la descrizione di una vera realtà.
Ma lasciando l’inviato putiniano, Zelensky ha aggiunto: “A cosa serve tutto questo?” “Serve ai propagandisti folli per mostrare nelle loro trasmissioni una bandiera russa o sovietica sulle rovine da qualche parte, semplicemente non c’è altra risposta». Poi si è detto certo che l’Ucraina vincerà: «È solo una questione di tempo. Purtroppo è una questione di perdite che subiamo, principalmente di persone. È una questione di armi moderne, che dobbiamo ottenere e sicuramente otterremo».
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