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Crisi di Governo: Oggi dimissioni del presidente prima del voto della Camera. Lega e Forza Italia affossano Mario Draghi con la convinzione di ‘imperare come Orban in Ungheria’ anche in Italia. Attenti, gli elettori cambiano idea all’ultimo momento.

Cagliari, 21 Lug 2022 - Il premier Mario Draghi questa mattina sarà alla Camera e l'orientamento del presidente del Consiglio sarebbe però quello di non aspettare il voto di fiducia a Montecitorio sulle risoluzioni ma di andare direttamente a rassegnare le dimissioni dal Presidente della Repubblica.

Ora il gioco passa nelle mani di Mattarella. Però non bisogna dimenticare che Draghi, probabilmente un asso nella manica lo ha, ma da non tirare fuori ora, ma durante le prossime elezioni politiche, che magari si metterà, per vendicarsi dei ‘traditori’ di oggi, guidando il gruppo progressista e centrista con buone possibile di guastare il pranzo del centrodestra.

"Abbiamo visto da parte del premier Draghi, non solo indicazioni generiche su alcune misure, ma anche un atteggiamento sprezzante, ci dispiace abbiamo ricevuto anche degli insulti". Lo dice Giuseppe Conte, che in tutta la crisi, da lui creata e sicuramente punita nelle urne dagli elettori, non ha fatto una mossa politica giusta. L’uomo dei penultimatum anche questa volta si è avvitato su se stesso ed ora l’extraparlamentare ex M5S Di Battista sarà nelle fredde terre del dittatore russo da lui tanto ammirato. Un uomo che visita solo i paesi dove vivono le dittature crudeli.

"Siamo diventati il bersaglio di un attacco politico, siamo stai messi alla porta, non c'erano le condizioni perché potessimo continuare con leale collaborazione". "Abbiamo ricevuto insulti. Anche da parte delle forze di centrodestra – ha continuato Conte - c'è stato un atteggiamento incomprensibile, con un forte ostruzionismo e deliberata volontà di tenerci fuori dalla maggioranza". Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti alla Camera ricordando i provvedimenti del governo cari ai 5 stelle.

"Oggi era l'occasione per confrontarsi in modo ufficiale e ricevere da Draghi impegni precisi sulle misure che gli italiani attendono, quelle priorità che avevamo indicato nell'agenda di governo. Invece questa discussione non c'è stata". "Non abbiamo capito quale potrebbe essere la soluzione per il superbonus per 50mila imprese che sono sull'orlo del fallimento, non abbiamo compreso se c'è l'intenzione di fare il salario minimo e non abbiamo ricevuto indicazioni sugli aiuti per le famiglie e le imprese, come il taglio del cuneo fiscale", ha aggiunto.

Reazioni dal mondo –

Il governo di unità nazionale del premier Mario Draghi, che ha "restituito influenza e credibilità" all'Italia, cade lasciando il paese avviato verso una "nuova stagione di caos politico in un momento critico in cui l'Ue" cerca di mantenersi unita di fronte alla Russia e rilanciare la sua economia. Lo afferma il New York Times, sottolineando come l'uscita di Draghi sarebbe un "colpo pungente per l'Italia e l'Europa. L'ex presidente della Bce che ha aiutato a salvare l'euro ha usato la sua levatura per un breve periodo d'oro per l'Italia dopo aver assunto l'incarico di premier nel 2021".

"Sconvolgimento", "ritorno turbolento", "rancore". Così i siti dei maggiori quotidiani americani commentano la crisi del governo guidato da Mario Draghi, di cui riconoscono i successi politici nella "breve stagione dorata" dell'Italia, e il ruolo guida nel tenere unita l'Europa contro la Russia di Vladimir Putin. Il Wall Street Journal parla di "sconvolgimento in un momento cruciale per l'Italia". "La crisi è partita - spiega il quotidiano finanziario newyorkese - quando il governo era avviato all'approvazione e all'implementazione di misure per aiutare le aziende e le famiglie ad affrontare l'aumento dei costi energetici". "L'Italia - aggiunge il Wsj - probabilmente si troverà presto ad affrontare una nuova sfida, quella legata a costi più alti per rifinanziare il debito.    Il successore di Draghi alla Banca centrale europea, Christine Lagarde, questa settimana annuncerà l'aumento dei tassi di interesse, il primo in più di un decennio". Il lungo periodo di interessi bassi, continua il quotidiano, aveva "permesso all'Italia di rifinanziare il debito a buon mercato". Secondo il Wsj l'ipotesi di una nuova maggioranza parlamentare appare improbabile, mentre le elezioni sono sempre più certe.  "Sarebbe la prima volta - aggiunge - dalla fine della Seconda guerra mondiale che l'Italia tiene elezioni in autunno, un periodo nel quale il Parlamento è chiamato ad approvare il budget per l'anno seguente".

Ed ora, dopo aver affossato il governo amico degli oppressi, gli amici di Putin in Italia, Meloni, Salvini e Berlusconi alzano i calici assieme al sanguinario e criminale di guerra Putin. Comunque il dittatore russo non sia troppo contento: anche in Francia per ben tre volte la destra estrema si è presentata dicendo vincente, ma è stata tutte le volte sconfitta. Poi in Italia il presidente della Repubblica si chiama Sergio Mattarella che si è nettamente schierato da parte dell’Ucraina a difesa del suo popolo e della democrazia e, quindi, non darà mai l’incarico di governo ad un esponente politico che non crede nell’atlantismo e nell’Europa. E, in ultimo, vige ancora in Italia una democrazia parlamentare dove le maggioranze di governo si creano in parlamento e questa esprime il presidente del Consiglio. Che la destra compreso Berlusconi comprendono quindi di non vivere una repubblica presidenziale. Perciò, nulla di scontato anche dopo una presunta vittoria elettorale.

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