La gara era iniziata ieri con la partenza da Castelsardo per concludere la prima giornata a Sassari nel bellissimo scenario di Piazza Italia, per poi vedere sventolare la bandiera a scacchi ad Alghero, abbracciando quindi un’ampia parte del nordovest della Sardegna. Asfalti veloci e selettivi, che chiedono tanto al pilota ed al suo navigatore, che vogliono la regolazione di assetti alla perfezione e che hanno esaltato il driver cagliaritano di Selargius, che già al termine della prima giornata di gara aveva accumulato un vantaggio importante sulla concorrenza, con ben 23”2 sul toscano Egisto Vanni, con una Skoda pure lui, affiancato da Marco Murranca. Cinque, i successi parziali per il pilota di Selargius, andando a chiudere la pratica con 34”00 davanti a Sergio Farris, alla sua prima esperienza su una vettura di categoria R5, anche in questo caso una Fabia. Il fresco campione italiano auto storiche del 4. Raggruppamento, in coppia con Giovanni Figoni, aveva avviato la gara da una nona posizione, segno che il feeling con la vettura boema era tutto da trovare. Si è poi prodotto in una notevole progressione, che con la firma del miglior tempo sulla quinta prova (la prima della domenica) lo ha catapultato alle spalle di Siddi, sopravanzando Vanni, che ha perso progressivamente terreno non trovando feeling con la vettura.
Farris aveva poi sofferto l’iniziativa del sassarese Gianluca Leoni (Skoda Fabia), insediatosi quindi al secondo posto dopo la sesta crono, per poi rovinare tutto con l’uscita di strada durante la penultima prova ed alla fine, il terzo posto è stato per Marrone-Fresu, meritevoli di elogio per aver portato decisamente in alto la Peugeot 208 R5 con una prestazione complessiva interessante.
Come interessante è stata la gara per l’accoppiata Pisano-Turchi con una datata - ma evidentemente efficace - Renault Clio Williams, primeggiando con merito tra le “due ruote motrici” e ben quarti assoluti. Prestazione avvalorata dal fatto che il pilota era al volante della due litri francese per la prima volta. Davvero spettacolare, la prestazione di Pisano, che è andato anche a firmare il miglior tempo assoluto nella quarta prova, quella di chiusura prima giornata.
Top five firmata poi da Vanni che ha saputo tenere ritmo sino alla bandiera a scacchi in una domenica per lui sofferta.
Al sesto posto vi sono Ghisu-Demontis, assai brillanti pure loro con una Ford Fiesta Rally4 sfruttata al meglio per insediarsi ai vertici assoluti contro vetture assai più potenti.
Già tre, nella prima giornata i colpi di scena, con i ritiri “eccellenti” di Marino Gessa (cambio prima della PS1), di Maurizio Diomedi (incidente in PS2) e di Musselli (frizione prima della PS3), tutti piloti che erano in grado di rendere ancora più avvincente il confronto sulle strade. Nel finale di gara è sparito di scena, per incidente, pure il bergamasco Giancarlo Terzi (Skoda), dopo essere riuscito a risalire la china della classifica dalla sedicesima posizione iniziale sino alla settima.
Tra le vetture storiche dominio incontrastato di Fabrizio Colombi e la sua BMW M3 condivisa con Achenza, primi in classe A/J2. Dietro a loro, si erano inseriti Annoni-Mantovani, con una meno performante Fiat 128 coupé, poi l’uscita di scena di questi ultimi per incidente durante la sesta prova quando erano anche al comando del secondo raggruppamento, ha spianato la strada al giovane Enrico Pes di San Vittorio, in coppia con Romano su una piccola Peugeot 205 rallye, autori di una bella scalata di classifica. Il podio, per la terza piazza, è stato completato dalla Ford Sierra Cosworth 4x4 di Di Lauro-Nuvoli (classe N/J2), Nel terzo raggruppamento primi sono giunti Pettinato-Pettinato, con una Ford Escort RS.
La gara di Regolarità Sport è stata vinta dalla Autobianchi A112 Abarth di Volpi-Mei, con 829 penalità, davanti a Ruiu-Canu, con una Alfa Romeo 33 QV (841 penalità) e terzi Perugia-Ghetti (A112 Abarth, 1766 penalità). Ha fatto sfoggia di sé, in gara, la bellissima Lancia Stratos con la storica “mise” Alitalia, guidata da Andrea Francone.
Quello del Rally Internazionale Golfo dell’Asinara è stato un importante ritorno sulla scena nazionale di una competizione che mancava dai calendari sportivi dal 2005 e che sino ad allora aveva scritto pagine importanti di storia della specialità. L’Automobile Club Sassari, ha voluto fortemente il ritorno dell’evento, che nelle sue passate edizioni ha sempre segnato una forte identità del territorio e proprio per questo si è potuto contare sul convinto sostegno dell’Assessorato allo Sport della Regione Sardegna e della Rete Metropolitana del Nord Sardegna.
Classifica Finale (Top Ten): 1. Siddi-Maccioni (Skoda Fabia) in 32'49.6; 2. Farris-Figoni (Skoda Fabia) a 34.0;
3. Marrone-Fresu (Peugeot 208) a 52.1; 4. Pisano-Turchi (Renault Clio) a 1'02.0; 5. Vanni-Murranca (Skoda Fabia) a 1'09.7; 6. Ghisu-Demontis (Ford Fiesta) a 1'15.4; 7. Tarantino-Fraschia (Mitsubishi Evo IX) a 2'18.0; 8. Mura-Mocci (Peugeot 208) a 2'56.0; 9. Farci-Fois Francesco (Skoda Fabia) a 3'04.5; 10. Contini-Zara (Peugeot 208) a 3'11.8. Com
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