Gaza, 5 Nov 2023 - L'Autorità nazionale palestinese (Anp) “si assumerà tutte le sue responsabilità” per la Cisgiordania, Gerusalemme est e Gaza nel quadro “di una soluzione politica globale”. Lo ha detto il presidente Abu Mazen.
Nell'incontro con il segretario di Stato Usa Antony Blinken a Ramallah, il presidente palestinese Abu Mazen ha messo in guardia contro “lo sfollamento del nostro popolo palestinese fuori Gaza, Cisgiordania o Gerusalemme”. Abu Mazen ha poi detto che nella Striscia è in atto un “genocidio”.
Sale a 9.770 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in rappresaglia agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai militanti di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas, secondo cui di questi almeno 4.800 sono minori.
“Non ci sarà cessate il fuoco fino al ritorno dei nostri ostaggi. Lo abbiamo detto ai nostri amici e nemici. Andremo avanti finché non li avremo sconfitti”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyhau, ribadendo una posizione già nota di Israele.
A Gaza Hamas si fa scudo sistematicamente di ospedali per le proprie attività militari. Lo ha sostenuto il portavoce militare, Daniel Hagari, in una conferenza stampa. Dopo aver già accusato Hamas di aver installato i propri comandi militari alla base e sotto l'ospedale al-Shifa (il principale di Gaza), Hagari ha fornito oggi nuovi esempi, menzionando l'ospedale Sheikh Hamed (un'istituzione finanziata dal Qatar) e l'ospedale ‘Indonesiano’, nel nord della Striscia. Con l'aiuto di fotografie e di intercettazioni telefoniche, Hagari ha sostenuto che l'ala militare di Hamas si avvale di quelle strutture per le proprie attività militari.
La Guida suprema dell'Iran Ali Khamenei ha incontrato a Teheran il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, assieme ad una delegazione. “La politica permanente della Repubblica islamica dell'Iran è di sostenere le forze della resistenza palestinese contro i sionisti occupanti. I crimini del regime sionista a Gaza sono direttamente sostenuti dagli Usa e da alcuni governi occidentali”, ha affermato Khamenei su X a proposito dell'incontro.
Durante il colloquio, Khamenei ha sottolineato la necessità da parte dei Paesi islamici e delle istituzioni internazionali di prendere misure urgentemente per fermare gli attacchi di Israele contro la Striscia di Gaza, lanciando un appello agli Stati musulmani per dare un sostegno pratico alla popolazione di Gaza. Secondo quanto riporta Irna, Haniyeh ha informato Khamenei riguardo agli ultimi sviluppi della situazione nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.
Il ministro della Difesa iraniano ha avvertito che gli Stati Uniti saranno “colpiti duramente” se non ci sarà un cessate il fuoco a Gaza. Lo riporta l'agenzia di stampa semi-ufficiale Tasnim sul proprio account Telegram. “Il nostro consiglio agli americani è di fermare immediatamente la guerra e di attuare un cessate il fuoco, altrimenti verrete colpiti duramente”, ha detto il ministro Mohammad Reza Ashtiani.
Blinken, durante l'incontro con il presidente dell'Autorità Nazionale palestinese ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti per promuovere la dignità e la sicurezza sia per i palestinesi sia per gli israeliani e ha espresso nuovamente l'impegno Usa a lavorare per la realizzazione di uno stato palestinese. Il portavoce, Matthew Miller, ha aggiunto che i due hanno anche discusso della necessità di fermare la violenza estremista contro i palestinesi in Cisgiordania.
Abu Mazen, secondo il suo portavoce, ha chiesto agli Stati Uniti di lavorare per un cessate il fuoco immediato e procedere immediatamente per far entrare aiuti umanitari a Gaza.
Un ministro israeliano ha evocato oggi la possibilità di sganciare una bomba atomica su Gaza. Ma ha poi ritrattato le parole dopo un'aspra reazione di Benyamin Netanyahu. In un'intervista il ministro per la tradizione ebraica Amichai Eliahu ha detto che una atomica su Gaza "sarebbe una delle possibilità"', anche se ne andasse della vita dei 240 ostaggi israeliani perchè "le guerre hanno un loro prezzo". "Le parole di Eliahu sono oltraggiose e fuori dalla realtà - ha replicato Netanyahu. - Le nostre forze operano sulla base del diritto internazionale, per non colpire innocenti". Eliahu ha allora osservato: "Era solo una metafora".
Circa 1,5 milioni di palestinesi sono sfollati all'interno della Striscia di Gaza, secondo un documento dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, citato dal quotidiano britannico The Guardian. Il rapporto afferma inoltre che circa 710.275 abitanti di Gaza sono stati accolti in 149 strutture dell'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, altri 122.000 si trovano in ospedali, chiese ed edifici pubblici, 109.755 hanno trovato riparo in 89 scuole non collegate all'Unrwa e il resto risiede presso famiglie di familiari o conoscenti.
Infine, tra le atrocità della guerra, diverse migliaia di persone si sono radunate anche nella capitale americana Washington, chiedendo un immediato "cessate-il-fuoco" nella Striscia di Gaza e criticando la politica americana di sostegno a Israele. Sventolando bandiere palestinesi e molti indossando la tradizionale kefiah, migliaia di persone, soprattutto giovani, e famiglie, si sono riunite a Washington nel 29esimo giorno della guerra tra Israele e Hamas, per chiedere di "mettere fine immediatamente a tutto l'assedio di Gaza", hanno riferito i corrispondenti. "Siamo umani tanto quanto gli ucraini", "Biden Biden, non puoi nasconderti, hai approvato un genocidio", si poteva leggere su alcuni dei cartelli esposti.
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