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Attacco di terra esteso anche al Sud della Striscia. Nove morti in un raid di Israele vicino a Rafah.

Gaza, 4 Dic 2023 – Molti, cosiddetti esperti, non hanno capito che la guerra, con la scusa di Hamas ma realmente contro il genocidio dei palestinesi, gli unici titolati a vivere questa parte del vicino oriente, continuerà finché il premier israeliano rimarrà al suo posto. Per la sua libertà e sopravvivenza politica, ha bisogno che continui all’infinito. Se dovesse permettere la fine delle ostilità e massacro dei palestinesi sa che è anche la sua fine e sarà queste: rimosso e in carcere per le sue corruzioni, esautorato e allontanato per via definita dalla politica come chiedono da tempo la maggioranza della popolazione israeliana.

Infatti, come si aspettavano tutti l'esercito israeliano (Idf) ha reso noto, ieri sera, di aver avviato l'attacco di terra nel sud di Gaza. Il capo dell'Idf promette una campagna "non meno potente" di quella già effettuata nella parte nord.

L'operazione è stata confermata dal portavoce Daniel Hagari, che ha sottolineato che l'esercito stava espandendo l'offensiva di terra a "tutte le aree della Striscia di Gaza". L'emittente Al Jazeera ha confermato un intenso bombardamento a Khan Younis, nel sud di Gaza. Incursioni israeliane e continui colpi di artiglieria sono stati segnalati anche nei quartieri di Gaza di al-Shujaiya e al-Tuffah, più a nord vicino, a Gaza City.

Le forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver effettuato attacchi durante la notte contro circa 200 obiettivi di Hamas a Gaza, mentre le forze di terra continuano ad operare nella Striscia. In una nota, l'Idf afferma che la sua Brigata Negev ha distrutto le "infrastrutture" di Hamas all'interno di una scuola a Beit Hanoun, nel nord di Gaza, che veniva utilizzata per attaccare le truppe. All'interno del complesso scolastico, le truppe hanno trovato due ingressi ai tunnel, di cui uno con trappole esplosive, e altre armi. 

Le forze di terra hanno anche diretto attacchi aerei durante la notte, anche contro auto che trasportavano missili e mortai per agenti di Hamas, una postazione di lancio di missili anticarro, un gruppo di agenti di Hamas e un vicino deposito di armi. Secondo l'esercito, anche la marina israeliana ha effettuato attacchi durante la notte, prendendo di mira i posti di osservazione di Hamas e altre infrastrutture lungo la costa di Gaza.

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken in un post su X ha scritto di aver "parlato con il primo ministro del Qatar Al Thani degli sforzi in corso per facilitare il ritorno in sicurezza di tutti gli ostaggi e per aumentare ulteriormente i livelli di aiuto ai civili a Gaza".

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso stamattina un comunicato che elenca le ultime vittime: il 36enne Neriya Shaer di Yavne, il 22enne Ben Zussman di Gerusalemme e il 19enne Binyamin Yehoshua Needham di Zikhron. Citate dai media locale le Idf spiegano che dei 401 soldati morti 75 sono rimasti uccisi durante l'offensiva di terra all'interno della Striscia, mentre la stragrande maggioranza degli altri negli scontri nel sud di Israele il giorno dell'attacco di Hamas il 7 ottobre.

L'attuale Autorità Palestinese "non ha la credibilità necessaria per governare Gaza una volta terminata la campagna militare di Israele per cacciare Hamas dall'enclave". Lo ha detto alla Abc il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, John Kirby. "Qualunque sia l'aspetto del governo a Gaza, deve essere sensibile alle aspirazioni del popolo palestinese e, in questo momento, l'Autorità Palestinese non ha questo in modo credibile", ha aggiunto. Kirby ha parlato il giorno dopo le affermazioni del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che non intende consentire all'Autorità Palestinese di tornare a Gaza, una volta finita la guerra.

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