Roma, 21 Dic 2023 - La Camera dei deputati, dopo molti rinvii, ha respinto oggi la proposta di legge di ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), il fondo istituito nel 2012 per fornire assistenza agli stati dell'eurozona in difficoltà finanziaria. I voti a favore sono stati 72 (Pd, Azione e Italia Viva), 184 i contrari (Fdi, Lega e M5s), 44 gli astenuti (Forza Italia, Noi moderati e Verdi-sinistra)
Questa mattina la Commissione bilancio aveva dato parere negativo, con un testo votato da Fratelli d'Italia e Lega, mentre Forza Italia si era astenuta così come Noi moderati. Il Movimento 5 stelle non aveva partecipato ai lavori. A votare contro il parere negativo (e quindi a favore della ratifica) erano stati Partito democratico, Azione, Verdi-sinistra, +Europa e Italia viva.
"La proposta di legge", si legge nel parere contrario della maggioranza presentato in commissione, è “carente di meccanismi idonei a garantire il coinvolgimento del Parlamento nel procedimento per la richiesta di attivazione del Meccanismo europeo di stabilità” e “tale esclusione potrebbe incidere sulla possibilità per il Parlamento di monitorare in modo adeguato eventuali effetti indiretti della ratifica del Trattato, considerando che la mera richiesta di versamento di ulteriori quote di capitale”.
Il parere "contiene un errore tecnico", aveva spiegato Luigi Marattin di Iv, "ogni volta che la Repubblica sottoscrive aumenti di capitale di organismi internazionali, aumento che peraltro viene escluso dal governo e dal parere del Mef, si tratta di un incremento del saldo netto da finanziare che è sottoposto ad autorizzazione legislativa del Parlamento e non può non esserlo. "Dopo la nostra contestazione, il governo ha cambiato quella parte del parere. Rimane contrario. E rimane sbagliato, se possibile con un motivo in più: perché l'articolo 9 citato non è un articolo che viene cambiato dalla riforma del Mes. È uguale alla versione del 2012", ha poi aggiunto in un tweet lo stesso Marattin.
La proposta di ratifica delle modifiche al Mes "è stata presentata dalle opposizioni. Il trattato è stato deciso dalle opposizioni e non va dimenticato. Questo è il punto principale. Poi, oggi, il M5s non si è proprio presentato in commissione, la spaccatura vera è tra le opposizioni, non nella maggioranza", aveva sottolineato Ylenja Lucaselli di Fratelli d'Italia, relatrice della proposta in commissione bilancio, "oggi chiedono a noi di sopperire a ciò che loro non sono stati in grado di fare".
Dall'inaugurazione di un ponte sull'appennino bolognese si era fatto sentire il vice presidente del Consiglio Matteo Salvini: "Sul Mes la Lega non ha mai cambiato idea in vent'anni, è uno strumento inutile se non dannoso che porterebbe un lavoratore italiano a dover mettere dei soldi per salvare una banca tedesca. Non penso sia utile e siccome il Parlamento è sovrano, il Parlamento vota in base all'interesse nazionale italiano: i tedeschi fanno gli interessi tedeschi, noi quelli degli italiani. La posizione della Lega è sempre stata e continua a essere chiara".
Secondo la capogruppo Pd alla Camera, Chiara Braga," il voto sul Mes ha reso evidenti le spaccature nella maggioranza su una vicende rilevante per l'Italia e per l'Ue. Fanno fare una pessima figura al nostro paese".
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