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Israele a Hezbollah: “Nasrallah, prossimo obiettivo”. A Gaza 21.110 morti, 8.800 bambini. Il presidente turco: il premier israeliano Benjamin Netanyahu con i palestinesi sta facendo come Hitler.

Gaza, 28 Dic 2023 - L'ufficio stampa del governo di Gaza ha rilasciato una nota sulle vittime e afferma che tra gli almeno 21.110 palestinesi uccisi dal 7 ottobre ci sono 8.800 bambini, 6.300 donne, 3111 medici e personale sanitario, 40 addetti alla protezione civile e più di 100 giornalisti.

E ha inoltre dichiarato che:

7.000 persone risultano disperse.
55.243 persone sono rimaste ferite.
92 scuole e università sono state distrutte.
115 moschee e tre chiese sono state distrutte.
65.000 case sono state distrutte o non sono più sicure da abitare.
23 ospedali e 53 centri medici non sono più operativi.
102 ambulanze sono state prese di mira.

''Proprio Erdogan, che commette un genocidio fra i curdi e che si è aggiudicato il record mondiale di arresti di giornalisti contrari al regime, è l'ultimo che ci può fare prediche''. Lo afferma il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Riferendosi all'evocazione di Adolf Hitler da parte del presidente turco per la guerra a Gaza, Netanyahu ha aggiunto: ''Il nostro è l'esercito più morale al mondo, che combatte ed elimina l'organizzazione terroristica più disgustosa e crudele al mondo, Hamas-Isis, che si è macchiata di crimini contro l'umanità e che Erdogan invece loda, offrendo anche ospitalità ai suoi dirigenti''.

Mesi prima dell'assalto di Hamas del 7 ottobre, lo Shin Bet, il servizio di intelligence israeliano, avrebbe ricevuto informazioni secondo cui il gruppo palestinese stava pianificando "una grande mossa", con la data specifica in cui il massiccio attacco sarebbe stato effettuato - ma l'informazione sarebbe stata sottovalutata. 

A sostenerlo è il canale televisivo israeliano 'Channel 12' sottolineando che lo Shin Bet avrebbe ricevuto la soffiata da una fonte nella Striscia di Gaza che ha avvertito che Hamas stava pianificando un attacco durante la settimana dopo il giorno di digiuno ebraico di Yom Kippur. Quest'anno Yom Kippur è stato celebrato il 25 settembre, un lunedì. L'attacco del 7 ottobre durante il quale sono stati uccisi circa 1.200 persone nel sud di Israele e sono stati rapiti oltre 240 ostaggi è avvenuto 12 giorni dopo, il sabato della settimana dopo Yom Kippur.
La persona che ha ricevuto le informazioni della fonte, sottolinea 'Channel 12', le avrebbe trasmesse ai colleghi dello Shin Bet ma questi avrebbero bollate le informazioni come insignificanti sostenendo che se fosse stato cosi "avrebbero ricevuto ulteriori informazioni che le avrebbero corroborate". 
Secondo quanto riferisce 'Channel 12', le informazioni non sarebbero state portate all'attenzione degli alti funzionari dello Shin Bet e il capo dell'agenzia Ronen Bar non ne avrebbe mai sentito parlare. Il canale televisivo israeliano cita fonti anonime dello Shin Bet che affermano che all'epoca non sono state trovate altre informazioni di intelligence a supporto delle informazioni fornite e l'affidabilità della fonte che aveva iniziato a fornire informazioni allo Shin Bet relativamente poco tempo prima era stata ritenuta poco chiara, anche se da allora hanno ammesso che è altamente affidabile. Lo Shin Bet interpellato ufficialmente sulla vicenda afferma che attualmente si sta concentrando sulla guerra in corso contro Hamas e che indagherà in futuro sulla vicenda.

L'ufficio delle Nazioni Unite per gli aiuti umanitari ha reso noto che la portata e l'intensità delle operazioni di terra e dei combattimenti tra le forze israeliane e i gruppi estremisti palestinesi nella maggior parte delle aree della Striscia di Gaza, e il loro impatto devastante, stanno impedendo la consegna degli aiuti alla popolazione civile. 

"Anche le sfide operative dovute all'insicurezza, alle strade bloccate e alla scarsità di carburante stanno ostacolando la risposta umanitaria", si afferma in una nota. 
L'agenzia Onu ha avvertito inoltre che i blackout delle telecomunicazioni stanno rendendo inaffidabili le comunicazioni e il servizio Internet e hanno un impatto anche sulle consegne umanitarie. Nonostante queste sfide, l'agenzia Onu per gli aiuti ha spiegato che tra il 23 e il 26 dicembre il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite ha raggiunto circa mezzo milione di sfollati interni nei rifugi delle Nazioni Unite a sud di Gaza con pacchi alimentari, farina di frumento, biscotti ad alto contenuto energetico e integratori alimentari. Il Pam, attraverso i suoi partner, sta anche aiutando migliaia di persone fuori dai rifugi delle Nazioni Unite nei punti di distribuzione e nelle cucine comunitarie. L'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite ha fatto sapere infine di essere impegnata a fornire 50 tonnellate di farina di grano a più di una dozzina di panifici a Gaza.

La popolazione di Gaza è in "grave pericolo", avverte il direttore dell'Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, citando la fame acuta e la disperazione in tutto il territorio palestinese devastato dalla guerra.

Ghebreyesus invita la comunità internazionale ad adottare "misure urgenti per alleviare il grave pericolo che affligge la popolazione di Gaza e che mette a repentaglio la capacità degli operatori umanitari di aiutare le persone con ferite terribili, fame acuta e a grave rischio di malattie". Il personale dell'Oms ha riferito che "oggi persone affamate hanno fermato nuovamente i convogli" dell'organizzazione "nella speranza di trovare cibo". "La capacità dell'Oms di fornire medicinali, forniture mediche e carburante agli ospedali è sempre più limitata dalla fame e dalla disperazione delle persone in viaggio verso e all'interno degli ospedali che raggiungiamo", si legge in un comunicato.

Un drone si è schiantato vicino a un villaggio nella parte del Golan annessa a Israele, ha detto l'esercito israeliano dopo che una fazione irachena vicina ad Hamas ha rivendicato la responsabilità di un attacco in questo settore. Secondo i media israeliani, un drone probabilmente dotato di esplosivo lanciato dalla Siria è caduto a sud di Eliad, senza provocare feriti ma provocando danni materiali. Interrogato giovedì scorso dall'AFP, l'esercito israeliano ha confermato lo schianto di questo drone vicino a Eliad senza ulteriori dettagli. In un comunicato, la "Resistenza islamica in Iraq", una nebulosa di combattenti di gruppi armati filo-iraniani, ha affermato di aver colpito un "obiettivo vitale" a sud di Eliad con "armi adeguate". Dall'inizio della guerra Israele/Hamas, innescata il 7 ottobre da un attacco senza precedenti sul suolo israeliano da parte del movimento islamico palestinese, la "Resistenza islamica in Iraq" ha rivendicato numerosi attacchi contro le forze della coalizione americana e internazionale in Iraq e Siria. Washington ha finora contato 103 attacchi contro le sue forze in Iraq e Siria dal 17 ottobre. 

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