Kiev, 9 Gen 2024 – Ancora un attacco ucraino su Belgorod, città russa al confine tra i due Paesi. Secondo quanto riferito dal governatore della regione, Vlacheslav Gladkov, almeno tre persone, due uomini e una donna, sono rimaste ferite in modo grave. Lo stesso governatore ha reso noto che sono stati intercettati e abbattuti “dieci obiettivi aerei”.
Le forze russe hanno attaccato la comunità di Marganec nel distretto di Nikopol, nell'Ucraina meridionale, provocando danni in un quartiere residenziale: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Serhiy lysak. “Marganec è stata colpita dopo la mezzanotte. Il nemico ha colpito la città utilizzando l'artiglieria pesante”, ha scritto lysak aggiungendo danni a cinque condominii e due automobili. Non sono state segnalate vittime.
Ieri il ministro degli Affari Esteri spagnolo José Manuel Albares, ha visitato gli impianti dell'azienda Tecnove a Herencia, Ciudad Real, per supervisionare l'adattamento di due veicoli militari in ambulanze che verranno trasportate in Ucraina nelle prossime ore. Alla visita era presente anche l'ambasciatore ucraino in Spagna, Serhii Pohoresltsev, riferisce il ministero degli Esteri in una nota. La donazione di questi veicoli risponde a una richiesta avanzata dal ministero della Salute ucraino all'Unione Europea nell'ambito del Meccanismo europeo di protezione civile. Il loro utilizzo sarà esclusivamente umanitario e si concentrerà sull'evacuazione dei pazienti e sull'assistenza medica, ha riferito Madrid. “L'obiettivo degli aiuti spagnoli è sempre stato quello di offrire un'adeguata protezione alla popolazione ucraina, nonché la fornitura di beni di prima necessità, sia in Ucraina che nelle comunità ospitanti delle persone sfollate a causa del conflitto”, ha ricordato Albares.
Massiccio attacco russo ieri su Dnipro, Kharkiv e nelle regioni di Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Kryvyi Rih e Khmelnytskyi: almeno 4 persone sono morte, 34 ferite.
È il bilancio di riferisce Rbc-Ukraine, che cita i dati dell'Amministrazione militare regionale e del ministero degli Interni. Una donna di 62 anni è morta nel raid contro un edificio residenziale nella comunità di Lozuvata, nel distretto di Kryvyi Rih, mentre il corpo senza vita di una 63enne è stato estratto dalle macerie a Zmiiv, nel distretto di Chuhuiv. A Khmelnytsky sono stati registrati altri 2 morti. Il vice capo dell'ufficio di presidenza ucraina, Oleksiy Kuleba, ha riferito che a Novomoskovsk un minibus è stato ribaltato in un attacco, 24 persone sono rimaste ferite tra cui cinque bambini.
Le forze ucraine hanno distrutto, vicino a Mariupol, un ponte ferroviario parzialmente costruito dai russi, come parte di un piano per una ferrovia che colleghi la Russia alla città. Lo ha annunciato il Comune di Mariupol in un post su Telegram, scrive Ukrinform. “Secondo le informazioni preliminari, le forze armate ucraine hanno distrutto un ponte ferroviario semi-costruito, serbatoi di carburante e altri veicoli fuori dal villaggio di Hranitne, vicino a Mariupol” si legge nel post. “Gli invasori hanno tentato senza successo di abbattere i missili lanciati sul ponte. Inoltre, hanno contribuito a identificare la posizione delle nuove batterie di difesa aerea nel distretto di Mariupol” ha aggiunto il Comune.
“Il rafforzamento della difese militari della regione baltica rappresenta una delle sfide più importanti del nuovo anno. I ministeri della difesa dei Paesi Baltici stanno lavorando in questa direzione”, ha affermato il presidente dell'Estonia, Alar Karis, durante la conferenza che ha seguito la seduta del Consiglio della difesa a Tallinn. Karis ha sottolineato che nonostante l'Estonia sia già ampiamente in grado di far fronte a provocazioni come quelle attuate dalla Russia, attraverso il sostegno all'immigrazione clandestina, il Paese deve irrobustire le capacità di combattimento tradizionali in modo da garantire nel modo più efficace possibile la difesa del territorio nazionale. Karis ha, inoltre, posto l'attenzione sulla necessità di continuare a garantire un adeguato supporto all'Ucraina. “Sappiamo che l'Ucraina ha bisogno di armi - ha detto il politico estone - ed è fondamentale che tutti i Paesi mettano al lavoro le proprie industrie militari per impedire future guerre di aggressione sul suolo europeo”. La premier estone, Kaja Kallas, ha a sua volta invitato tutti i Paesi che hanno a cuore la democrazia e lo stato di diritto a sostenere l'Ucraina inviando lo 0,25% del Pil in aiuti. Kallas ha, per finire ricordato, che la crescente stanchezza suscitata dal conflitto in Ucraina non solo sta rallentando i processi decisionali, ma rende ancora più importante un lavoro di continua mobilitazione dell'opinione pubblica mondiale e di spiegazione delle ragioni per cui il sostegno all'Ucraina è centrale per il futuro dell'occidente globale.
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