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Israele: “2 mesi di tregua in cambio di tutti gli ostaggi”.

Gaza, 23 Gen 2024 - Israele ha fatto arrivare ad Hamas, attraverso la mediazione del Qatar e dell'Egitto, una proposta che prevede due mesi di tregua in cambio del rilascio di tutti gli ultimi ostaggi ancora detenuti a Gaza. Lo hanno riferito due fonti israeliane al sito di notizie statunitense Axios. La proposta non prevede un accordo per la fine della guerra ma la pausa ipotizzata, se fosse effettivamente attuata, sarebbe la più lunga dall'inizio della guerra e darebbe respiro alla popolazione di Gaza da tempo stremata.

Il capo del Mossad David Barnea ha proposto che i leader di Hamas vengano esiliati dalla Striscia di Gaza come parte di un più ampio accordo di cessate il fuoco, lo rivela la Cnn. 

Citando funzionari che hanno familiarità con le discussioni, l'emittente afferma che Barnea ha sollevato l'idea durante un incontro a Varsavia il mese scorso con il direttore della Cia Bill Burns e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, e che il segretario di Stato americano Antony Blinken ha nuovamente lanciato l'ipotesi mentre si trovava a Doha all'inizio di questo mese. 

Uno dei funzionari afferma che il premier del Qatar ha detto a Blinken che l'idea "non funzionerebbe mai", poiché Hamas non crede che Israele fermerà le operazioni militari a Gaza dopo che i leader del gruppo terroristico avranno lasciato l'enclave.

Sono 21 i soldati israeliani morti a Gaza nella sola giornata di ieri: è il bilancio giornaliero più pesante dall'inizio del conflitto. Lo ha annunciato questa mattina dal portavoce dell'Idf, Daniel Hagari. La maggior parte delle vittime, ha spiegato, sono stati uccisi dall'esplosione di un razzo che ha colpito un deposito e un edificio precedentemente minati dall'esercito per demolirli.

L'attacco è avvenuto nel campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia. "Per quanto ne sappiamo - ha detto - intorno alle 16:00 i terroristi hanno lanciato un razzo contro un carro armato che proteggeva i soldati e si è verificata un'esplosione in 2 edifici a 2 piani. Questi sono crollati, mentre i soldati erano dentro e vicino ad essi".

Cinque persone sono state uccise e altre 21 sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano a est della città di Jabalia, nella Striscia di Gaza: lo ha reso noto la Mezzaluna Rossa Palestinese.

"La squadra di ambulanze della PRCS a Jabalia, nel nord di Gaza, ha trasportato diversi morti e feriti, mentre la postazione medica della PRCS a Jabalia si è occupata di cinque morti e 21 feriti a causa dei bombardamenti dell'occupazione israeliana a est di Jabalia," ha scritto la Mezzaluna Rossa su X.

Le forze Usa e britanniche hanno bombardato diverse postazioni utilizzate dai miliziani Houthi in Yemen. Lo riferiscono fonti ufficiali statunitensi. E' la seconda volta che i due Paesi conducono un attacco congiunto contro le capacità missilistiche dei ribelli filo iraniani. Secondo i funzionari Usa, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno utilizzato missili Tomahawk lanciati da navi da guerra e sottomarini e aerei da combattimento per eliminare i siti di stoccaggio e i lanciatori di missili degli Houthi. L’operazione congiunta arriva circa 10 giorni dopo che navi da guerra e aerei da combattimento statunitensi e britannici avevano colpito più di 60 obiettivi in 28 località.

Dopo gli ultimi attacchi aerei statunitensi e britannici contro i ribelli Houthi dello Yemen, il leader del movimento Mohamed Ali al-Houthi ha affermato che le operazioni occidentali non faranno altro che rafforzare il popolo yemenita. In una dichiarazione pubblicata da al-Houthi su X, il leader dei ribelli yemeniti ha affermato che "gli americani e gli inglesi devono capire che siamo in un momento di risposta e che il nostro popolo non sa arrendersi".

Israele sta ostacolando il soccorso alla popolazione del nord della Striscia di Gaza, impedendo a tre missioni umanitarie su quattro di raggiungere il territorio. Lo ha denunciato l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), citato da Al Jazeera. Secondo l'Ocha, Israele ha ostacolato l'aumento degli aiuti umanitari nell'enclave palestinese nelle prime due settimane del 2024, nonostante le urgenti necessità dei civili.

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