Kiev, 21 Feb 2024 – Per l’inerzia degli Usa e Unione Europea, che ha lasciato l’Ucraina al fronte senza munizioni, il criminale di guerra Russo Putin, può avanzare indisturbato e aumentare le sue pretese sui territori della nazione aggredita. E, quindi, se il resto del mondo che appoggiava senza tante discussioni e perdite di tempo, non riprende con gli aiuti militari, il criminale russo con il suo esercito numeroso avendo a disposizione tanta carne di cannone della quale non gli interessa o no se muoiano al fronte, come è già avvenuto per i circa 500 mila russi dei quali la popolazione e famiglie non sanno niente perché questi aggressori fanno sparire i corpi, la conquista di altre importanti territori e aziende in essi collocate da parte degli aggressori continuerà.
L'Ucraina però ha negato di aver perso Krynky, la sua testa di ponte sulla sponda del fiume Dnipro occupata dai russi, all'indomani dell'annuncio della sua conquista da parte del ministro della Difesa russo. "Informiamo ufficialmente che queste informazioni non sono vere", ha scritto sui social media il comando dell'esercito ucraino sul fronte meridionale. "Le forze di difesa dell'Ucraina meridionale continuano a mantenere le loro posizioni (a Krynky)".
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 19 droni kamikaze, 13 dei quali sono stati abbattuti dalla difesa aerea di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina. È stato abbattuto inoltre un missile guidato Kh-59.
"La notte del 21 febbraio 2024, gli occupanti hanno attaccato con un missile guidato antiaereo S-300 (dalla regione russa di Rostov), un missile aereo guidato Kh-59 (dalla regione russa di Belgorod), quattro missili da crociera Kh-22 (dalla regione russa di Rostov) e 19 droni d'attacco Shahed (dalla zona di Primorsko-Akhtarsk, in Russia)", si legge nel messaggio.
Usa verso invio di missili a lungo raggio (300 Km) a Kiev: il punto militare
Il missile è stato distrutto nella regione ucraina di Poltava (centro-est), mentre i droni sono stati abbattuti nelle regioni di Kharkiv, Dnipro, Zaporizhzhia e Donetsk. "Alcuni dei sei Uav (droni, ndr) nemici non colpiti non hanno raggiunto i loro obiettivi", ha sottolineato l'Aeronautica.
Ma tra questa inerzia "il Giappone garantirà a Kiev la necessaria assistenza a lungo termine per raggiungere una rinnovata stabilità economica. Ci impegneremo a sostenere la libertà e l'indipendenza del paese e a ripristinare la sua integrità territoriale", ha dichiarato in conferenza stampa il primo ministro giapponese Fumio Kishida al termine della Conferenza Giappone-Ucraina sulla ricostruzione, ospitata a Tokyo a partire da lunedì scorso per discutere del ruolo del Giappone nella ricostruzione.
"La promozione della ricostruzione non è solo un investimento per il futuro dell'Ucraina, ma anche un investimento per il Giappone e per il mondo intero", ha aggiunto il premier giapponese nel suo intervento. Sempre nel corso della conferenza, il ministro degli Esteri giapponese Yoko Kamikawa, pur mantenendo il massimo livello di allarme per i viaggi in Ucraina e l'invito a non recarsi nel paese per i cittadini giapponesi, ha annunciato un nuovo piano, messo a punto dall'unità di crisi del ministero e dai servizi di intelligence, che consentirà, invece, ai dipendenti delle aziende che intendono operare nella ricostruzione, di recarsi e soggiornare in sicurezza a Kiev, la capitale del paese.
Quindi vista la scarsità dei proiettili e missili degli ucraini, "la scorsa settimana forze russe hanno intensificato gli attacchi in diversi punti della linea del fronte, per mettere in difficoltà le forze ucraine". Lo constatata il bollettino giornaliero dell'intelligence militare britannica, sottolineando come i russi abbiano intensificato gli attacchi sull'asse di Robotyne nell'Ucraina meridionale. Ricatturato dall'Ucraina nell'estate 2023, il villaggio è da allora rimasto sula linea del fronte. In quest'area, si legge, "la 58esima armata combinata russa e le forze aerotrasportate (Vdv) russe hanno subito pesanti perdite durante la controffensiva ucraina. Tuttavia il successivo ritmo operativo più lento e i continui sforzi russi di reclutamento hanno probabilmente permesso la ricostruzione delle forze russe su quest'asse".
Gli ambasciatori dell'Ue hanno dato il via libera politico al 13esimo pacchetto di sanzioni per l'aggressione russa dell'Ucraina. Si tratta - spiega la presidenza Ue - di uno dei pacchetti più ampi approvati dall'Ue. Sarà sottoposto a una procedura scritta e approvato formalmente per il 24 febbraio, secondo anniversario dell'invasione russa.
E tra tutta questa barbarie, in un sogno, l'ambasciatrice degli Stati Uniti in Ucraina, Bridget Brink, afferma che gli Usa "non hanno un piano B" per quanto riguarda il pacchetto di aiuti supplementari attualmente in discussione al Congresso americano: "Siamo concentrati al 100% sul piano A", spiega la diplomatica. Lo riportano i media di Kiev.
"La tempistica dipende dal Congresso - ha detto Brink ieri sera a un giornalista del Kyiv Independent -. Posso dirvi che ho avuto due conversazioni con lo speaker: so che sostiene l'Ucraina e comprende l'importanza che la Russia perda questa guerra".
Brink ha poi sottolineato che Kiev deve garantire un "ambiente imprenditoriale molto buono" per attirare gli investimenti occidentali e avere successo nella ricostruzione postbellica: "Ciò significa un sistema giudiziario in cui un'impresa possa dipendere da un risultato basato sullo stato di diritto. Significa un contesto normativo trasparente e prevedibile, guidato da persone che adottano etica e integrità nelle loro decisioni. Significa tasse, dogane: tutti questi servizi da cui anche le imprese dipendono, operando in modo pulito e trasparente".
Il presidente russo Vladimir Putin "vuole che abbiamo paura. Ma questo significherebbe dargli quello che vuole. Ecco perché non dobbiamo avere paura. L’unica cosa che dovrebbe spaventarci è la paura stessa, come disse Roosevelt durante la Seconda Guerra mondiale". Lo ha detto la premier estone Kaja Kallas durante un'intervista all'emittente tedesca Ard. Kallas è recentemente finita sulla lista dei ricercati di Mosca. "Putin sta chiaramente usando questo come arma per diffondere la paura e dimostrare che non siamo un vero paese. Mi incolpa per cose che in realtà sono affari interni russi. Ma siamo un paese indipendente. Ciò dimostra che ha sogni e pensieri imperialisti. Quando questa notizia è stata resa nota, molte persone mi hanno detto che era una medaglia d'onore. Devo aver fatto qualcosa di giusto se i russi sono così arrabbiati con me", ha detto ancora Kallas.
Con la sua “guerra di aggressione imperialista e omicida” contro l’Ucraina, la Russia vuole riscrivere la storia dell’Europa e spostare i confini con la forza. “Per noi come democrazie, come europei, come amici della libertà, non può esserci alternativa al continuare a sostenere l’Ucraina. Tutto il tempo necessario". Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in occasione del tradizionale evento per il 'Matthiae-Mahl' ieri sera ad Amburgo, alla presenza della prima ministra dell'Estonia Kaja Kallas, ospite d'onore quest'anno. Se l’Ucraina smettesse di combattere, non ci sarebbe più l’Ucraina, ha affermato Scholz. “Pertanto, non c’è ancora altra alternativa per l’Ucraina se non quella di combattere”, ha aggiunto il cancelliere tedesco, come riporta Welt.
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