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Alcune importanti raffinerie russe nel mirino dei droni. Russia, questa sera l’esito delle elezioni presidenziali. Esito già precompilato: la farsa dell’annuncio del vincitore che sarà sempre Putin.

Cagliari, 17 Mar 2024 – Oggi in Russia il gran giorno: stasera si saprà, che già tutti sanno, il nome del vincitore che sarà Putin con schede già precompilate e otterrà tra il 70-80 per cento delle preferenze. Gli altri candidati, amici di Putin, messi li per dare una parvenza di elezioni democratiche in un paese che vige la brutale dittatura e che non permette e non ha permesso rivali. Quelli che potevano infastidirlo sono stati suicidati e uccisi brutalmente o avvelenati. Comunque uccisi dal regime, per ordine del criminale di guerra che porta il nome del vincitore di questa sera delle elezioni presidenziali.

Nel frattempo gli ucraini, pur nelle loro gravi difficoltà militari per mancanza di armamenti, bloccati sia in Europa che negli Usa per giochi di potere e fazioni, un incendio è scoppiato nella raffineria di petrolio di Slavyansk, nella regione russa di Krasnodar, dopo che l'Ucraina ha lanciato diversi droni contro il sito. Lo ha dichiarato l'amministrazione regionale, secondo quanto riporta Reuters.

"I droni sono stati neutralizzati, ma è scoppiato un incendio a causa della caduta di uno dei dispositivi", ha dichiarato la sede operativa della regione sull'app di messaggistica Telegram. L'agenzia di stampa statale russa Tass ha riferito che un lavoratore della raffineria è rimasto ferito a seguito dell'attacco. La Russia accusa l'Ucraina di aver utilizzato "attività terroristiche" per cercare di disturbare le elezioni presidenziali di tre giorni, che si concluderanno domenica.

L'incendio nella raffineria di petrolio di Slavyansk, provocato da un nuovo attacco di droni ucraini, è stato completamente controllato ma una persona è morta. Lo hanno dichiarato le autorità di Krasnodar. Gli attacchi dei droni contro le raffinerie e i siti energetici in Russia sono aumentati questa settimana, in vista delle elezioni presidenziali. Ieri è scoppiato un incendio in una raffineria di Samara, a circa 1.000 chilometri dal confine con l'Ucraina. Due persone sono morte in seguito a un attacco di droni nella città russa di Belgorod. Un'altra raffineria di petrolio è stata colpita da un attacco di droni a Ryazan mercoledì scorso, causando vittime, e un'altra è stata presa di mira fuori dalla città di Nizhny Novgorod martedì. Putin ha giurato che gli attacchi ucraini in territorio russo non rimarranno "impuniti".

La Russia ha lanciato 14 droni contro la città ucraina di Odessa, città ambita da Putin per aver il libero accesso al porto più importante del Mar Nero e la via diretta per la Moldavia, danneggiando aziende agricole e infrastrutture. Lo ha riferito il comando meridionale delle forze aeree dell'Ucraina, secondo quanto riporta Reuters. "Gli incendi sono stati spenti prontamente", ha dichiarato il comando su Telegram. "Le persone non sono rimaste ferite". Dei droni, 13 sono stati distrutti sopra la regione di Odessa e uno in avvicinamento sopra la regione di Mykolaiv, ha aggiunto il comando. Le forze russe hanno attaccato il distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrosk, con droni e artiglieria, ferendo due residenti. Lo ha riferito - come riporta il Kyiv Independent - il governatore della regione, Serhii Lysak. I feriti sono una donna di 77 anni e un uomo di 75 anni. Più di 30 case sono state danneggiate e in una è scoppiato un incendio che è stato subito spento. Le linee elettriche e un gasdotto sono stati colpiti.

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