Nuoro, 27 Lug 2024 - Prosegue l’azione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Nuoro, quotidianamente impegnati nella capillare attività di controllo all’annoso fenomeno delle truffe.
Infatti, dopo un’attività investigativa condotta da militari della Compagnia di Nuoro, la collaborazione con dei colleghi della Compagnia di Napoli Stella, nel corso della notte hanno rintracciato nel capoluogo campano ed hanno arrestato un napoletano, colpito da ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Nuoro, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo barbaricino, ritenuto l’autore che il 17 luglio scorso, mediante la tecnica fraudolenta del “Finto maresciallo dei carabinieri”, si era introdotto in casa di una anziana signora, inducendola in errore e impadronendosi di denaro e preziosi di ingente valore.
All’uomo è stato contestato anche il tentativo di effettuare altra truffa in città, non portata a segno grazie alla scrupolosa campagna di informazione effettuata sulle procedure per difendersi da tali delitti.
Le indagini sono partite appena la vittima ha realizzato di essere stata raggirata ed ha allertato i Carabinieri e sono state condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Nuoro e dalla Stazione Carabinieri di Nuoro. E in seguito, con la tempestiva acquisizione e meticolosa analisi di decine di filmati provenienti da telecamere della città, accertamenti tecnici e indagini tradizionali, si è risaliti ad un veicolo usato dall’indagato.
Quindi sono state avviate complesse attività di incrocio degli elementi acquisiti, che hanno poi permesso di identificare l’arrestato come la persona che si era introdotta nell’abitazione della mamma e della zia del Presidente della Regione Sardegna, raggirandola ed ottenendone denaro e monili d’oro.
Le indagini sono ancora in corso, non potendosi esclude il coinvolgimento di ulteriori correi, attesa la complessità del modus operandi e il numero delle vittime.
Difendersi dalle truffe è possibile. Le tecniche adottate dai truffatori, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti: conoscerli è il primo passo per difendersi.
Sono tantissime le strategie adottate dai truffatori per carpire la fiducia degli anziani: dalla finta perdita di gas, all’urgente pagamento di cauzioni inesistenti (come nel caso di specie), fino ad arrivare alla sorpresa di un inaspettato rimborso.
I malviventi infatti approfittano della sensibilità emotiva e della fragilità fisica per conquistare la fiducia delle vittime. Pertanto, si consiglia di diffidare dagli sconosciuti.
Il procedimento penale nei confronti degli indagati è tuttora pendente nella fase delle indagini preliminari e la loro effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo, ove non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in loro favore.
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