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Massima allerta in Israele. “Imminente la ritorsione iraniana”. Italiani, via dal Libano.

Tel Aviv, 5 Ago 2024 - Gli Stati Uniti ritengono che l'Iran potrebbe attaccare Israele entro le prossime 24-48 ore. Lo scrive Axios, citando fonti informate, secondo cui il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto ai colleghi dei paesi del G7 che Washington ritiene che un attacco iraniano contro Israele potrebbe iniziare entro le prossime 24-48 ore. Secondo il rapporto, Blinken ha parlato con i suoi omologhi nel contesto degli sforzi compiuti dagli Stati Uniti per allentare le tensioni nella regione e impedire lo scoppio di una guerra totale. Poiché gli Stati Uniti ritengono inevitabile un attacco iraniano dopo l'uccisione di alti funzionari di Hezbollah e Hamas la scorsa settimana, Blinken ha detto ai funzionari, in un colloquio telefonico, che fare pressione su Teheran affinché limiti il ​​suo attacco è il modo migliore per evitare una guerra nella regione. Blinken ha affermato che gli Stati Uniti non conoscono l'esatta tempistica del previsto attacco iraniano, aggiunge Axios, ma ritengono che potrebbe iniziare già oggi.

La risposta dell'Iran all'assassinio del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, sarà nuova e sorprendente. 
È il monito di Hossein Taeb, alto funzionario del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane, ed ex capo degli 007 degli stessi Pasdaran. 

"Lo scenario di vendetta di Teheran è imprevedibile e i sionisti non ne hanno idea", ha aggiunto. "L'egemonia degli Stati Uniti giungerà al termine, con l'imminente annientamento di Israele", ha sottolineato Taeb, secondo l'Irna. Diversi Paesi e organismi internazionali hanno chiesto all' Iran di evitare l'escalation della tensione, dopo che Teheran ha giurato di vendicare l'uccisione di Haniyeh. Inoltre Mehr ha citato alcuni media regionali secondo cui gli Usa hanno inviato messaggi a Teheran, tramite il Cairo, avvertendo di non prendere di mira funzionari israeliani nei paesi della regione o i siti e i civili in Israele, sia direttamente dal territorio iraniano che tramite gli alleati nella regione.

Le treccine israeliane vogliono continuare a fare i parassiti e mandare gli altri in guerra. Ed ora, alla chiamata alle armi in Israele è scontro tra agenti di polizia e gruppi di ebrei ultra-ortodossi, gli haredim, nei pressi dell'ufficio di reclutamento delle Forze armate israeliane (Idf), a Tel Hashomer. Lo riferiscono i media israeliani, documentando la protesta in corso di centinaia di ultra-ortodossi estremisti contro l'intenzione di arruolare membri della comunità. I disordini si stanno verificando mentre i primi arruolati si presentano agli uffici di reclutamento, convocati dall'Idf per far fronte all'emergenza di sicurezza nazionale, per il rischio di un attacco imminente da parte dell'Iran e di forze alleate. In teoria proprio oggi i primi 900 studenti di yeshiva, precedentemente esentati, dovrebbero presentarsi agli uffici di reclutamento, anche se gli alti leader spirituali Haredi hanno vietato ai loro discepoli di venire, con lo slogan "In prigione e non nell'esercito". Tel Hashomer, quartiere di Ramat Gan, è la sede di un'importante base delle forze di difesa israeliane e del centro medico Sheba. In loco è previsto che le proteste aumentino nel corso della giornata, per questo motivo la polizia ha annunciato preventivamente che alcune strade vicine saranno bloccate al traffico. Secondo una stima citata dal sito Walla New, un terzo dei soldati arruolati finirà per prestare servizio.

Israele prenderebbe in considerazione la possibilità di lanciare un attacco preventivo per scoraggiare l'Iran se venisse a conoscenza di prove inconfutabili che Teheran si sta preparando a sferrare un'offensiva dopo che il premier Benjamin Netanyahu ha convocato ieri sera i capi della sicurezza israeliana per una riunione. Lo riporta il Times of Israel. All'incontro hanno partecipato il ministro della Difesa Yoav Gallant, il Capo di Stato Maggiore dell'esercito Herzi Halevi, il capo del Mossad David Barnea e il capo dello Shin Bet Ronen Bar. Secondo quanto riferito, Israele non sa cosa aspettarsi dall'Iran e dai suoi alleati e sta quindi discutendo un'ampia gamma di opzioni su come rispondere al meglio o prevenire un attacco. Durante l'incontro con Netanyahu, è stata discussa l'opzione di colpire l'Iran come misura di deterrenza, secondo quanto riportato da Ynet, anche se i funzionari della sicurezza hanno sottolineato che una tale mossa sarebbe autorizzata solo se Israele ricevesse informazioni precise che confermino che Teheran sta per lanciare un attacco. Secondo le indiscrezioni, per una simile iniziativa le prove in mano a Israele dovrebbero inoltre coincidere con quelle statunitensi, ma anche in questo caso Israele potrebbe comunque scegliere di evitare la strada dell'attacco preventivo.

In attesa dei missili iraniani secondo la Difesa civile di Gaza, sono almeno 30 i cadaveri recuperati dalle macerie delle scuole al-Nasr e Hassan Salama di Gaza City, colpite da attacchi aerei israeliani. Tra le vittime anche molti bambini. Il servizio di soccorso palestinese ha fatto sapere che circa 16 persone, soprattutto civili sfollati, risultano ancora disperse sotto le macerie della scuola di al-Nasr.

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