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Clima, Copernicus: “Verso un 2024 record”. A luglio i due giorni più bollenti della Terra.

Cagliari, 8 Ago 2024 – È "sempre più probabile" che il 2024 sarà l'anno più caldo mai registrato, nonostante luglio abbia posto fine a una serie di 13 mesi di record mensili sul fronte delle alte temperature: lo rileva il Copernicus climate change service.

Il servizio europeo sui cambiamenti climatici spiega che il mese scorso è stato il secondo più caldo mai registrato dal 1940, solo leggermente meno bollente rispetto a luglio 2023.

Sebbene luglio 2024 non sia stato in media così caldo come luglio 2023, la Terra ha vissuto i suoi due giorni più caldi nel record di dati ERA5. La temperatura media globale giornaliera ha raggiunto i 17,16°C e i 17,15°C nell'ERA5 il 22 e 23 luglio. 

"La serie di mesi da record si è conclusa, ma solo per un soffio", sottolinea Samantha Burgess, vicedirettrice del Copernicus. Il mese scorso la temperatura media globale era di 16,91 gradi Celsius, solo 0,04 gradi in meno rispetto a luglio 2023, secondo il bollettino mensile di C3S. Ma "il contesto generale non è cambiato, il nostro clima continua a riscaldarsi", dice Burgess. "Gli effetti devastanti del cambiamento climatico sono iniziati ben prima del 2023 e continueranno fino a quando le emissioni globali di gas serra non raggiungeranno lo zero netto", rimarca. 

Da gennaio a luglio le temperature globali sono state di 0,70 C superiori alla media del periodo 1991-2020. Questa anomalia dovrebbe diminuire in modo significativo nel resto dell'anno affinché il 2024 non sia più caldo del 2023, "rendendo sempre più probabile che il 2024 sarà l'anno più caldo mai registrato", sottolinea il Copernicus climate change service. 

La temperatura della superficie del mare (SST) per luglio 2024 su 60°S–60°N è stata di 20,88 °C, il secondo valore più alto mai registrato per il mese e solo 0,01 °C al di sotto di luglio 2023. Ciò segna la fine di un periodo di 15 mesi in cui la SST era stata la più calda nel confronto con lo stesso mese dell'anno precedente. Lo rileva Copernicus. Il Pacifico equatoriale ha avuto temperature al di sotto della media, indicando uno sviluppo di La Niña, ma le temperature dell'aria sull'oceano sono rimaste insolitamente alte in molte regioni. I set di dati diversi potrebbero non confermare la serie di 12 mesi evidenziata qui, a causa dei margini relativamente piccoli sopra 1,5°C delle temperature globali per luglio e agosto 2023 e maggio e giugno 2024 e delle differenze tra i vari set di dati.

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