Cagliari, 7 Sett 2024 - Jannik Sinner scrive un altro pezzo della sua fantastica storia in vetta al tennis mondiale, anche se manca l'ultimo passo: battendo Draper in tre ore e tre minuti di faticosa semifinale, il numero 1 del mondo raggiunge per la prima volta la finale degli Us open, che è la sua seconda volta in uno slam, dopo quello vinto a inizio di un 2024 da ricordare in Australia. Contro l'amico Jack Draper, Sinner ha dovuto faticare più del previsto, e non solo per l'altissima umidità. Lo dicono il punteggio finale, 7-5, 7-6 (7-3), 6-3 e la durata di un match nel quale l'azzurro ha sbagliato tanto, ma Draper ha tenuto testa ai suoi colpi. Una guerra di nervi e alla fine di fisico, perché il talentuoso inglese ha ceduto di schianto al terzo set per lo stremo di un match al cui livello ancora non arriva.
Sinner invece ha scacciato i fantasmi delle settimane scorse, non con la partita piu' bella di questo Flushing Meadows ma con una prova di tenuta mentale. Ora, per la finale di domenica (alle 14 di New York, le 20 in italia) aspetta l'altra semifinale tra gli americani Tiafoe e Fritz. Assicurava di non avere "aspettative alte", Jannik Sinner, alla vigilia del torneo di Flushing Meadows, dopo la tempesta del caso doping. E al suo ritorno in campo agli Us open dopo la notizia della positività dello scorso aprile e della successiva 'assoluzione' per contaminazione involontaria, tutti gli occhi erano sulla sua reazione. Giocare felice, aveva detto il tennista di Sesto Val Pusteria, è la ricetta fondamentale per riuscire ad esprimere il meglio di se stesso, e nonostante la vittoria del torneo di Cincinnati con la quale si era presentato agli Us Open, le sue sensazioni non erano buone.
Felice non è stata neanche la semifinale contro Draper, rivelatasi una maratona a temperature e umidità altissima, ma col sorriso conclusivo quello sì, perché il numero 1 del mondo conquista la sua prima finale nello slam americano. Gli Us open erano stati fin qui un crescendo di prestazioni e punteggi, per Sinner, fino alla convincente vittoria su Medvedev. Un percorso inversamente proporzionale a quello degli altri candidati alla vittoria finale: prima Alcaraz, poi Djokovic sono caduti, aprendo la strada a Sinner. Fino alla semifinale con l'amico Draper, mancino di talento col quale ha anche giocato il doppio poche settimane fa a Montreal. Sotto una cappa di umidità che farà sudare i due avversari (lieve malore per Draper nel secondo set, che vomita in campo e della sua caduta sul polso sinistro che sembrava dare preoccupazioni). Alla fine, in una partita lunga e difficile, Sinner prevale in tre set ed ora aspetta un americano in finale. E alla fine della partita, in campo, dice: "Do sempre il massimo in ogni torneo, ma qui a New York mi sono trovato bene e ho giocato sempre meglio, di partita in partita. Ora proverò a fare quel che posso in finale, domenica".
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