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Alluvione in Emilia-Romagna, mille sfollati. Ancora allerta rossa, ma il tempo migliora.

Bologna, 20 Sett 2024 – Dopo 16 mesi dall'ultima tremenda alluvione che ha messo in ginocchio le Marche e l'Emilia Romagna, nelle ultime 48 ore pioggia che ha superato i 350 millimetri, con picchi massimi, in Emilia-Romagna, nella zona tra Ravenna e Brisighella. Quattro i bacini interessati, nei territori tra Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, con tracimazioni. Oltre un migliaio le persone evacuate, cui 800 solo nel ravennate. Sono i primi effetti della pesante ondata di maltempo causata dagli effetti del ciclone Boris che, arrivato in Italia, si è abbattuta con particolare violenza sulla Romagna e nel bolognese.

Confermata anche per oggi venerdì 20 settembre, l’allerta rossa in Romagna e nel Bolognese.

Due dispersi, oltre mille sfollati, frane e muri delle case crollati. E' il pesantissimo bilancio della nuova ondata di maltempo che ha colpito Emilia- Romagna, con piogge fino a oltre i 350 millimetri nella zona tra Ravenna e Brisighella. Mentre è stato ritrovato sul versante toscano del Monte Bocco il relitto del velivolo biposto disperso da ieri sull'Appennino, con nessun sopravvissuto a bordo. Il ciclone Boris arrivato in Italia si è abbattuto con particolare violenza sulla Romagna e nel bolognese, facendo rivivere l'incubo dell'alluvione del maggio 2023.

E dopo la due giorni tremendi per queste regioni, in Emilia-Romagna il meteo è in graduale miglioramento e le piene dei corsi d'acqua romagnoli dovrebbero lentamente esaurirsi. Resta però l'allerta rossa per il maltempo anche per la giornata di oggi, dopo l'alluvione che ha flagellato ampie zone della regione con quasi 1500 sfollati. L'elevata criticità per rischio idraulico riguarda Costa romagnola, Pianura bolognese, Bassa collina e pianura romagnola, Collina bolognese. Elevata criticità per rischio idrogeologico su Costa romagnola, Bassa collina e pianura romagnola, Montagna bolognese, Collina bolognese, Alta collina romagnola e Montagna romagnola. Allerta arancione per altre aree della regione: Pianura modenese, Montagna bolognese, Alta collina romagnola, Montagna romagnola, Montagna emiliana centrale e Collina emiliana centrale.   

La situazione più critica riguarda il Ravennate, dove il territorio di Lugo.

Condizioni meteo in progressivo miglioramento anche se con qualche residuo rovescio temporalesco e situazione sotto controllo in tutta la regione Marche. Si ribadisce per tutta la durata dell'allerta l'invito rivolto alla popolazione di prestare attenzione, soprattutto nelle aree più colpite e si raccomanda ai residenti di muoversi solo in caso di reale necessità. Sono operativi oltre 200 volontari della Protezione Civile in tutto il territorio regionale e hanno raggiunto Porto Recanati 7 squadre di volontari dall'Umbria, circa 40 persone, per l'ausilio all'assistenza alla popolazione. La Protezione civile umbra in aiuto delle vicine Marche colpite dall'emergenza legata al maltempo. Su richiesta del dirigente della Protezione civile della Regione Marche, e con l'assenso del Dipartimento nazionale, la commissione Protezione civile ha attivato la colonna mobile della Regione Umbria che ha "prontamente confermato" - riferisce l'ente - la sua disponibilità. Al momento non è ancora nota la specifica destinazione della Colonna mobile umbra che verrà stabilita dall'unità di crisi delle Marche. 

"Ho appena parlato con il presidente facente funzioni dell'Emilia-Romagna Irene Priolo per chiedere notizie ed esprimere vicinanza in questo momento di difficoltà, chiedendole di ringraziare tutti coloro che si stanno adoperando per aiutare chi si trova in condizioni difficili". Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella da Las Palmas dove si trova per partecipare al seminario Cotec.

Critica la situazione del nostro territorio nuovamente colpito dall'esondazione dei fiumi in diversi punti anche nel centro abitato. Si registrano importanti danni lungo il percorso fluviale a sponde, ponti, guadi e strade prospicienti, in particolare nella zona artigianale in prossimità del Foro dei Tigli". Così il sindaco di Modigliana, in provincia di Forlì-Cesena, Jader Dardi. "Grave la situazione della rete idrica che ha riportato importanti danneggiamenti in prossimità di Campatello, causando la mancanza di acqua potabile in buona parte del territorio. Da subito il personale di Hera si è impegnato nelle gravose attività di ripristino che impegneranno almeno tutta la giornata di domani. A servizio dei cittadini due autobotti di distruzione collocate in piazzale Enzo Ferrari e Via Corbari saranno attive fino al ripristino totale" spiega.

Vi sono ancora persone bloccate sui tetti salvate con l'elicottero, muri delle case sfondati dall'acqua, due persone disperse dopo il crollo della loro abitazione, di cui si sono perse le tracce. Nella Romagna che rivive dopo poco più di un anno l'incubo alluvione, una delle situazioni più critiche è a Traversara di Bagnacavallo, nel Ravennate, dopo che la zona è stata invasa dalle acque del fiume Lamone, quasi tutti gli abitanti sono stati evacuati. La frazione attualmente è completamente isolata, sono in corso le ricerche dei due dispersi: si trovavano in un'abitazione che poi è crollata. Uno di loro è stato visto trascinato via dalle acque. In zona si può soccorrere solo con gli elicotteri.

Infine dopo gli interventi di alcuni esponenti del governo che criticano a fini elettorali gli esecutividell’Emilia Romagna e Marche, "Piena vicinanza a comunità e territori nuovamente colpiti dagli eventi alluvionali delle scorse ore. Mentre gli amministratori dell'Emilia-Romagna hanno passato la notte a gestire l'emergenza, organizzare soccorsi e sostenere la popolazione, la destra di governo si è messa subito a fare sciacallaggio politico per fini elettorali". Lo dichiarala segretaria Pd Elly Schlein.

"Giorgia Meloni aveva fatto, più di un anno fa, una inutile passerella con gli stivali nel fango a promettere 100% di ristori a famiglie e imprese che non sono mai arrivati. Non hanno messo risorse adeguate". Il governo" prima ancora che ridicolo è indecente".

"Un particolare pensiero e piena solidarietà ai cittadini, ai Sindaci agli operatori di protezione Civile coinvolti dall’alluvione in Romagna. Il lavoro di un anno e mezzo sembra vanificato, troppo vicino all’alluvione del maggio 2023 e troppo intenso questo evento, non ha lasciato il tempo per realizzare i complessi interventi necessari per affrontare il tema del cambiamento climatico". Lo afferma Paride Antolini, presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna. "Dopo l’alluvione del maggio 2023 i geologi avevano indicato nel dare spazio ai fiumi, la strada principale da intraprendere. Oggi più che mai, nella drammaticità di queste ore, ribadiamo il concetto come principale tipo di intervento necessario per affrontare i problemi legati agli eventi alluvionali. Siamo in allerta rossa, le precipitazioni simili all’evento del maggio 2023, a Modigliana la situazione sarebbe addirittura peggiore. Di fronte ad eventi del genere c’è poco da fare, non bastano le casse di espansione, non basta abbassare le golene e adeguare le sezioni, occorre dare spazio all’acqua senza se e senza ma", spiega Antolini. 

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