Oristano, 20 Sett 2024 - Anche i Carabinieri del Comando Provinciale di Oristano e del Nucleo Carabinieri Subacquei di Cagliari hanno partecipato, con loro relatori, automezzi, equipaggiamenti ed apparati tecnologici, alla conferenza “Archeonavigando – “La Navigazione antica mediterranea tra Oriente e Occidente”, ovvero, una giornata di studi organizzata dall’archeologo subacqueo Dott. Giovanni Meloni, presso la Torre Oristanese di Torregrande, dedicata alla navigazione antica e all’architettura navale nel Mediterraneo occidentale e orientale, quale idoneo scenario di discussione e confronto scientifico tra gli studiosi di settore.
Dopo una presentazione, a cura del Comandante Provinciale, delle attività istituzionali dell’Arma dei Carabinieri correlate al controllo del territorio in generale e la sicurezza delle Comunità, sono state illustrate alcune componenti specialistiche dell’Arma quali il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale che opera sul territorio nazionale in collaborazione con tutte le componenti dell'Arma dei Carabinieri ed in sinergia con le articolazioni del Ministero della Cultura che, per le attività di indagine finalizzate al recupero di beni culturali italiani esportati illegalmente, si avvale di Interpol ed Europei mentre, nei casi in cui non si possa procedere per via giudiziaria, fornisce il proprio contributo nell'ambito del Comitato per il recupero e le restituzioni, istituito presso il Mic.
Quali relatori hanno partecipato anche i militari del Nucleo Carabinieri Subacquei di Cagliari, con competenza in tutta la Sardegna, che, oltre ad illustrare i propri mezzi natanti e le attrezzature specialistiche varie per muoversi nelle immersioni in mare ed esplorare e fotografare i fondali, hanno ricordato in che il mare va rispettato, promuovendo un cultura ecologica e di rispetto delle specie marine e vegetali, sempre più minacciate dai cambiamenti climatici e che tale diffusione culturale in Provincia di Oristano e in tutta la Sardegna si inquadra nell’ambito delle attività dell’Arma in materia di tutela dell’ambiente, del territorio e delle acque, che, grazie alle Unità del comparto Carabinieri Forestali permettono alle articolazioni territoriali, soprattutto le Stazioni Carabinieri, di operare nello specifico settore a tutela e salvaguardia dell’Ambiente e della Biodiversità. La specialità subacquea dell’Arma dei Carabinieri nasce nel 1953, al fine di dare supporto all’Arma Territoriale in compiti di ricerca recupero di corpi di reato, armi, munizioni, stupefacenti, cadaveri, relitti sommersi e di soccorso in occasioni di alluvioni e allagamenti. È ripartita sul territorio in 6 Nuclei Subacquei con funzioni operative un Centro Addestramento sito a Genova, con funzione formativa e di approvvigionamento materiali specialistici. Tra i vari compiti rientrano anche quelli di dare ausilio ai Reparti Speciali, quali il Noe, per la tutela dell’ambiente, il Nas, per la tutela della salute pubblica, Nuclei Elicotteri e servizio navale. A questi si aggiunge il Reparto Tpc per la tutela del patrimonio culturale sommerso che in Sardegna trova numerosissime testimonianze attribuibili alle diverse civiltà che l’hanno attraversata. In tale ambito il Nucleo Subacquei è protagonista insieme al suddetto Reparto Speciale e alle soprintendenze sul territorio, della ricerca, monitoraggio, tutela ed eventuale recupero di materiale di interesse archeologico e storico. L’attività congiunta ha portato alla scoperta, negli ultimi anni, di un relitto di età borbonica, costituito da un galeone che trasportava monete d’oro di inestimabile valore. A questo si aggiunge il ritrovamento di un giacimento risalente all’età romana, con più di 40.000 monete di bronzo, attualmente esposte al museo di Sassari.
Comments are closed.