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Morte di Nasrallah, Safieddine probabile nuovo leader di Hezbollah. Ora Biden frena ma come sempre inutilmente, il criminale Netanyahu.

Libano, 29 Sett 2024 – Il primo ministro israeliano e criminale nonché l’uomo più odiato del mondo che ha saputo svegliare in modo virulento antisemitismo nelle popolazioni mondiali, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che l'uccisione del leader di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah rappresenta una svolta storica che potrebbe cambiare gli equilibri di potere in Medio Oriente, sebbene abbia messo in guardia dai "giorni difficili" che li attendono."Nasrallah non era un terrorista, era il terrorista", ha detto Netanyahu. "L'uccisione di Nasrallah è stato un passo necessario per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, riportare i residenti del nord sani e salvi alle loro case e cambiare l'equilibrio di potere nella regione per gli anni a venire".

Nella notte i jet israeliani hanno colpito ancora Hezbollah. Lo fanno sapere le Forze di difesa israeliane (IDF) secondo cui l'obiettivo erano le postazioni lanciarazzi dirette verso Israele e altri edifici utilizzati da Hezbollah, compresi quelli in cui immagazzinava le armi: “Idf ha attaccato centinaia di obiettivi terroristici in tutto il Libano, danneggiando e degradando le capacità militari e le infrastrutture di Hezbollah”.

Circa 1 milione di persone sono state sfollate a seguito degli attacchi israeliani in Libano da lunedì. Lo dichiara alla CNN Nasser Yassin, capo dell'Osservatorio sulla crisi libanese. "Più di 100.000 persone sono state registrate ufficialmente, ma si stima che molte di più - fino a 250.000 - si trovino in rifugi collettivi formali e informali", ha aggiunto."Stimiamo che il numero di persone direttamente colpite e/o sfollate al di fuori dei rifugi sia quattro volte superiore", ha concluso Yassin, che è anche ministro dell'Ambiente del Paese.

Hashem Safieddine, da tempo considerato tra i possibili successori di Hassan Nasrallah, potrebbe a breve essere annunciato come nuovo segretario generale di Hezbollah. Safieddine, 59 anni, è stato a lungo considerato il “braccio destro” di Nasrallah, un uomo discreto ma potente, responsabile dell'amministrazione finanziaria e organizzativa di Hezbollah. Sebbene non sia stato un volto pubblico di primo piano, ha giocato un ruolo cruciale nella gestione interna del partito, lasciando al suo cugino maggiore la guida strategica e politica.

L'influenza di Safieddine non si limita al Libano ma si estende anche all'Iran dove ha trascorso anni studiando a Qom, il centro nevralgico dell'istruzione religiosa sciita. I suoi stretti legami con Teheran si sono ulteriormente consolidati nel 2020, quando suo figlio Rida ha sposato Zainab Soleimani, figlia del generale Qassem Soleimani, comandante della Forza Quds iraniana ucciso in un attacco statunitense.

Il ministero della Sanità del Libano rileva che solo ieri si sono registrati 33 morti e 195 feriti negli attacchi di Israele.

Funzionari statunitensi hanno dichiarato ad Abc News che operazioni “su scala ridotta” dell'esercito israeliano in territorio libanese “potrebbero essere iniziate al confine con il Libano o potrebbero essere sul punto di iniziare”. Lo scopo è di eliminare le posizioni di Hezbollah. Israele non sembra aver ancora deciso se lanciare un'operazione di terra ma sarebbe pronto a farlo, hanno detto i funzionari, aggiungendo che se un'operazione di terra avrà luogo la sua portata sarà probabilmente limitata.

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