Libano, 14 Ott 2024 – Carri armati israeliani hanno "distrutto" il cancello di ingresso e fatto irruzione in una base di Unifil: lo ha riferito la missione di peacekeeping dell'Onu in Libano, aggiungendo del successivo ferimento di 15 suoi militari. I fatti si sono verificati ieri nella località di Ramiya.
Gli attacchi di Israele contro l'Unifil" in Libano "potrebbero essere dei crimini di guerra". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.
"Il personale dell'Unifil e le sue strutture non dovrebbero mai essere attaccate. Gli attacchi contro le forze di pace sono una violazione della legge internazionale e del diritto umanitario. Potrebbero essere un crimine di guerra".
Anche l'Unione europea, lascia il timore, e "esprime grave "preoccupazione per la recente escalation lungo la 'Linea Blu' al confine fra Israele e Libano.
L'Ue "condanna tutti gli attacchi contro le missioni Onu ed esprime in particolare grave preoccupazione per gli attacchi delle Forze di Difesa Israeliane contro l'Unifil, che hanno causato il ferimento di diversi peacekeeper. Tali attacchi contro le forze di pace delle Nazioni Unite costituiscono una grave violazione del diritto internazionale e sono totalmente inaccettabili. Questi attacchi devono cessare immediatamente". Così si legge in una nota, a nome dell'intera Unione Europea, dell'Alto rappresentante Ue Josep Borrell sui recenti attacchi contro l'Unifil.
"Tutti gli attori hanno l'obbligo di prendere le misure necessarie per garantire la sicurezza del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare l'inviolabilità delle sedi Onu in ogni momento. Attendiamo urgentemente spiegazioni e un'indagine approfondita da parte delle autorità israeliane sugli attacchi contro l'Unifil, che svolge un ruolo fondamentale per la stabilità del Libano meridionale. Esortiamo tutte le parti a rispettare pienamente i loro obblighi di garantire la sicurezza e l'incolumità del personale dell'Unifil in ogni momento e a consentire all'Unifil di continuare ad attuare il suo mandato", si legge ancora. Le truppe e il personale dell'Unifil a cui attualmente contribuiscono sedici Stati membri dell'Ue, "operano in condizioni difficili per la difesa della pace e della sicurezza internazionale. L'UE rende omaggio alla loro professionalità e rinnova il suo incondizionato sostegno al ruolo dell'Unifil", viene spiegato. I Paesi Ue infine si dicono "profondamente preoccupati per il continuo lancio di razzi da parte di Hezbollah verso Israele, che deve cessare, e per gli attacchi dell'Idf in aree densamente popolate del Libano, che causano un pesante tributo ai civili e lo sfollamento di molti. Esortiamo tutte le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario, in ogni circostanza". L'Ue infine "ribadisce la richiesta di un immediato cessate il fuoco in Libano e che tutte le parti si impegnino e lavorino per la piena attuazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza".
"La situazione resta molto grave e peggiora di ora in ora. Le due ultime settimane hanno fatto registrare attacchi quotidiani contro la missione, attacchi che sono stati deliberati da parte dell'esercito israeliano. Subito dopo gli israeliani ci hanno detto di lasciare le aree e le posizioni vicino alla Linea Blu, ma la Missione ha deciso di restare, perché siamo qui su mandato dell'Onu che è un mandato del Consiglio di sicurezza. Si rimane perché è importante mantenere una presenza internazionale del sud del Paese". Lo ha detto, a RaiNews24, il portavoce di Unifil Andrea Tenenti.
Almeno 41 persone, tra cui non meno di 12 bambini, sono state uccise dagli attacchi israeliani contro Gaza nella giornata di ieri, secondo gli ospedali della Striscia.
Almeno 22 persone, incluso un neonato, sono state uccise dalle bombe di Tel Aviv sganciate su una scuola nel campo profughi di Nuseirat. Secondo l'ospedale al-Shifa di Gaza, inoltre, 5 bambini sono stati uccisi da un attacco aereo israeliano mentre giocavano a biglie nel campo di al Shati, nel nord di Gaza. In precedenza, l'ospedale di al-Aqsa aveva reso noto che nel campo profughi di Nuseirat otto membri di una stessa famiglia - tra cui sei bambini - erano stati uccisi da un attacco dell'esercito israeliano contro una casa in cui si stavano rifugiando. Altre sei persone sono state uccise quando un carro armato israeliano ha bombardato il vicino campo profughi di Bureij.
Nelle prime ore del mattino, piovono bombe su civili, specialmente donne e bambini. Infatti diverse persone sono rimaste ferite in Libano nelle ultime ore da vari attacchi israeliani di terra e via aerea sul sud del Paese.
I jet israeliani, riferisce l'agenzia NNA, hanno colpito la città di Maghdoucheh vicino a Sidone, mentre l'artiglieria ha preso di mira le città di Ayta Ash-shaab, Ramyeh e Qouzah nella provincia di Nabatieh. Gli attacchi aerei hanno colpito anche tre città nella provincia di Tiro. A Marjayoun, l'esercito israeliano ha bombardato la città di Markaba e ha condotto un attacco aereo contro Taybeh.
Israele dal 23 settembre ha lanciato massicci attacchi aerei in tutto il libano contro quelli che afferma essere obiettivi di Hezbollah, uccidendo almeno 1.488 persone, ferendone oltre 4.297 e sfollando oltre 1,34 milioni di persone.
E non solo bombardamenti su Beirut ma anche su Gaza. Infatti l’Agenzia turca Anadolu e media palestinesi rendono noto, citando fonti mediche, che "almeno 19 persone sono morte in un raid israeliano contro gli alloggi scolastici nel campo profughi di Nuseirat a Gaza". Le stesse fonti precisano che tra le vittime si contano "anche donne e bambini". La scuola ospitava gli sfollati.
E, infine, il criminale premier israeliano, che mai come lui ha fatto rinascere antisemitismo nel mondo dove il popolo di Israele senza colpe, ma subiscono i crimini di guerra di Netanyahu, "È giunto il momento di rimuovere l'Unifil dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah", ha affermato Benjamin Netanyahu in una dichiarazione registrata, in cui si è rivolto al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres: "l'Idf lo ha chiesto ripetutamente, e ha avuto ripetuti rifiuti, tutti volti a fornire uno scudo umano ai Hezbollah. Il vostro rifiuto di evacuare i soldati li rende ostaggi di Hezbollah". "Questo mette in pericolo la loro vita e quella dei nostri soldati. Ci rammarichiamo per l'infortunio subito dai soldati Unifil, facciamo tutto per prevenire questi incidenti", ha detto.
"Sfortunatamente, alcuni leader europei stanno esercitando pressioni nel posto sbagliato. Invece di criticare Israele, dovrebbero rivolgere le loro critiche a Hezbollah, che usa l'Unifil come scudo umano proprio come Hamas a Gaza usa l'Unrwa".
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