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Il criminale Netanyahu non si ferma nonostante le flebili proteste dei capi dei paesi Ue e del resto del mondo. Da Roma a Berlino: “Basta attacchi contro Unifil”. Erdoğan provoca l’Onu: “Impotente con Israele”.

Beirut, 15 Ott 2024 - Le forze di pace Onu rimarranno in tutte le loro posizioni in Libano nonostante le richieste israeliane di spostarsi, mentre si intensificano i combattimenti tra Israele e Hezbollah e cinque caschi blu sono rimasti feriti da attacchi israeliani. Lo ha affermato il capo delle forze di peacekeeping delle Nazioni Unite Jean-Pierre Lacroix. "È stata presa la decisione che l'Unifil al momento rimarrà in tutte le sue posizioni nonostante le richieste delle Forze di difesa israeliane di abbandonare le posizioni che si trovano nelle vicinanze della Linea Blu" ha affermato Lacroix, secondo quanto riporta France 24.

Gli attacchi notturni israeliani sul Libano hanno preso di mira l'area di Baalbek, vicino alla frontiera con la Siria, e la valle della Beqaa, nel nord-est. 
Secondo Mtv Lebanon, almeno 10 attacchi israeliani sono stati segnalati a Baalbek e nelle città circostanti a partire dall'una di notte. L'emittente pubblica trasmette filmati da Douris, a sud di Baalbek, che mostrano un edificio in fiamme. 

Baalbek, identificata in passato come roccaforte di Hezbollah, si trova a circa 100 chilometri dal confine israeliano, vicino alla frontiera con la Siria. L'area è stata presa di mira più volte da quando Israele ha lanciato la sua offensiva intensificata contro Hezbollah alla fine del mese scorso. Nel cuore della notte, Hezbollah dice invece di avere lanciato razzi verso Israele, affermando che hanno preso di mira i soldati vicino al confine libanese. Al momento, secondo Times of Israel, non ci sono segnalazioni di feriti o danni.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha criticato le Nazioni Unite per non aver impedito a Israele di sparare contro le proprie forze di pace nel sud del Libano. 

"L'immagine dell'Onu che non è in grado di proteggere il proprio personale è vergognosa e preoccupante'', ha dichiarato Erdogan, feroce critico di Israele, in un discorso televisivo. "Francamente, ci chiediamo cosa stia aspettando il Consiglio di Sicurezza a fermare Israele. Riuscite a crederci? I carri armati israeliani penetrano nella zona Unifil, attaccano i soldati" che operano per il mantenimento della pace, "ferendone anche alcuni, ma il Consiglio di Sicurezza dell'Onu decide di limitarsi a guardare". "Questa si chiama impotenza".

Diversi attacchi israeliani notturni sulla Striscia di Gaza hanno causato almeno 13 morti e diversi feriti. 
Secondo l'agenzia palestinese Wafa, un attentato nel campo di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, ha colpito una casa dove sono morte quattro persone. L'attacco è avvenuto nei pressi della moschea Al Hindi, in una zona chiamata Al Faluga. I canali televisivi Al Manar e Al Mayadeen hanno riportato contemporaneamente la morte di 9 persone in un bombardamento israeliano a Bani Suheila, a est di Khan Yunis. Al Mayadeen ha anche fatto riferimento a un bombardamento su un isolato residenziale vicino a una moschea a Tal al-Hawa, a sud-ovest di Gaza, dove diverse persone sarebbero rimaste sotto le macerie.

Momenti di tensione fuori dalla Borsa di New York dove 500 attivisti ebrei e gruppi alleati hanno organizzato un sit-in per chiedere la fine del sostegno degli Stati Uniti alla guerra di Israele contro Hamas a Gaza. In tutto, secondo fonti di polizia locale, 206 dimostranti sono stati arrestati, in buona parte membri di gruppi come Jewish Voice for Peace. 

"(Centinaia) di ebrei e amici stanno chiudendo la Borsa di New York per chiedere agli Stati Uniti di smettere di armare Israele e di trarre profitto dal genocidio", afferma Jewish Voice for Peace su X. "Lasciate vivere Gaza" e "smettete di finanziare il genocidio" sono stati gli slogan scanditi dai manifestanti che hanno scelto come luogo di protesta l'iconico edificio della borsa vicino a Wall Street, a Manhattan. Nessuno di loro è entrato nella borsa, ma decine hanno attraversato una recinzione di sicurezza della polizia fuori dall'edificio principale in Broad Street. Alcuni dei presenti hanno intonato slogan contro gli attacchi israeliani in Libano.

E infine ennesimo crimine di guerra da parte degli israeliani agli ordini del nazifascista premier. Infatti, almeno dieci persone sono state uccise e 30 ferite, tra cui donne e bambini, da un attacco aereo israeliano su un centro di distribuzione di aiuti umanitari nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza. Un portavoce della mezzaluna rossa palestinese ha affermato che le squadre di soccorso non sono in grado di raggiungere il sito. 

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