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Allerta arancione in 3 regioni. Emilia-Romagna nuova allerta rossa per transito della piena del Po.

Cagliari, 22 Ott 2024 - Una nuova allerta meteo rossa è stata emessa per oggi in Emilia-Romagna per costa e pianura ferrarese a causa del transito della piena del Po. Allerta arancione, per criticità idraulica, per la pianura bolognese, modenese e reggiana verso il Po, ma anche per la costa romagnola. Per la giornata di domani sono previste precipitazioni a carattere di locale rovescio in veloce transito da sud verso nord, più intense nella sera-notte sul settore centro-orientale della regione, e non significative. È previsto il transito della piena di Reno e Secchia nei tratti arginati di valle, con livelli al colmo superiori alla soglia 2. Nelle sezioni del Panaro, in prossimità della confluenza, i livelli si manterranno superiori alla soglia 2. Per quanto riguarda la piena del Po, è prevista in transito con livelli superiori alla soglia 2 nella pianura centrale e, dalle prime ore del mattino, con livelli intorno alla soglia 3 nella pianura orientale. Si potranno ancora generare occasionalmente fenomeni franosi sui settori collinari e montani.

Da quando è iniziata l'ondata di maltempo che ha colpito l'Emilia-Romagna "sono stati portati a termine dai Vigili del fuoco 890 interventi di soccorso, di cui 345 nella sola provincia di Bologna, 125 a Forlì-Cesena e 99 a Reggio Emilia". A fare il resoconto i Vigili del Fuoco dell'Emilia-Romagna che spiegano che in tutta la regione "stanno operando 472 unità del Corpo, di cui 81 giunte in rinforzo dalle regioni limitrofe, con 157 mezzi e quattro moduli operativi per il pompaggio di grandi quantitativi d'acqua da aree allagate". In più, sono attivi "tre Posti di comando avanzati (Pca) per la gestione delle richieste di intervento e assistenza a Budrio e Pianoro nel bolognese e a Santa Vittoria nel reggiano". Infine, a Bentivoglio, in provincia di Bologna, "prosegue l'opera delle squadre con motopompe per lo svuotamento dei locali allagati nell'ospedale cittadino". Nella notte tra il 19 e il 20 ottobre, inoltre, una famiglia con un bimbo di tre mesi è stata recuperata con l'elicottero Drago dei Vigili del fuoco. Il maltempo aveva isolato la loro abitazione a Monterenzio, in provincia di Bologna. I pompieri sono impegnati anche oggi perché si lavora per ripulire i luoghi colpiti da fango e detriti. A Bologna, le strade sono quasi tutte libere, come ha comunicato anche il sindaco Matteo Lepore, e le case private e le cabine Enel sono state pulite con le pompe che verranno utilizzate anche oggi e domani. Tutte le utenze che erano rimaste senza energia elettrica sono state ripristinate. Sono circa 750 i moduli online messi a disposizione dal Comune compilati finora dai bolognesi per chiedere supporto.

A Bologna si spala il fango e si affrontano i primi disagi da giorno feriale (anche con le scuole chiuse) dopo l'alluvione di sabato notte. Ma le previsioni meteo prevedono altre piogge nei prossimi giorni sull'Emilia-Romagna, sia pure senza l'intensità della settimana scorsa. Stando al bollettino emesso questa mattina da Arpae già questo pomeriggio sono attese "deboli pioviggini più probabili sui rilievi centro-orientali" della regione. Deboli piogge sono attese anche per domani sempre nell'area centro-orientale. Qualche goccia in più mercoledì, quando il tempo sarà "nuvoloso o molto nuvoloso con addensamenti temporaneamente più consistenti associati a precipitazioni sparse". In serata, sempre secondo Arpae, le precipitazioni saranno limitate ai rilievi appenninici. La tendenza non cambia nemmeno tra giovedì e domenica, quando il cielo sarà "cielo prevalentemente nuvoloso o molto nuvoloso con precipitazioni intermittenti più probabili lungo i rilievi ed in esaurimento" al termine del fine settimana.

La Regione Emilia-Romagna chiederà, nei prossimi giorni, lo stato di emergenza per l'alluvione che ha colpito il territorio, in particolare la Città metropolitana di Bologna e Cesenatico. Gli uffici ci stanno già lavorando. Lo ha reso noto la presidente dell'Emilia-Romagna facente funzioni, Irene Priolo: "Ho approvato quanto detto dalla ministra Bernini, che il governo oggi si riunisce e farà tutto ciò che è necessario", spiega in conferenza stampa. Sono ancora in corso di definizione le stime del valore dei danni, mentre gli evacuati in tutta la regione sono circa 3.000, di cui 2.100 a Bologna. Sul fronte dei danni, sottolinea Priolo, stavolta "c'è un tema principale di viabilità: abbiamo visto in questo caso saltare via completamente la viabilità e la rete urbana. L'acqua è entrata dai tombini, non dai fiumi. Bisognerà lavorare sulle reti urbane di scolo delle acque". 

Decine di alluvionati di Castelfiorentino (Firenze) dopo l'alluvione del fiume Elsa il 18 ottobre hanno deciso di presentare un esposto alla procura di Firenze per “disastro colposo”. Secondo i firmatari a causare l'esondazione sarebbero stati alcuni interventi fatti nell'ambito del cantiere per la costruzione del terzo lotto della Strada regionale 429, in particolare, l'Elsa sarebbe esondato in un punto in cui l'argine era stato abbassato per permettere il passaggio dei mezzi da lavoro.

I residenti stanno raccogliendo materiale fotografico e video, anche attraverso l'uso di droni, e una parte di questo materiale è stato già consegnato alle autorità competenti. Le zone più colpite sono le frazioni Malacoda, Pettinamiglio e Petrazzi, quest'ultima peraltro sede di un distaccamento dei vigili del fuoco afferente al comando di Firenze.
Intanto la sindaca di Castelfiorentino Francesca Giannì, sui social, ha spiegato di aver "acquisito e visionato anche le immagini aeree dell'area alluvionata" e "sottoposto ai tecnici del Centro Operativo Comunale il materiale dal quale risulta l'assenza dell'argine del fiume Elsa in alcuni punti". "Ho deciso - aggiunge - di convocare tutti gli enti interessati affinché siano messe in atto tutte le azioni necessarie alla messa in sicurezza della mia Città". Domani, 22 ottobre, è prevista anche su Castelfiorentino un'altra allerta di codice giallo per rischio idrogeologico-idraulico e il timore malcelato tra la popolazione è che il fiume Elsa, affluente di sinistra dell'Arno, possa ripetere l'esondazione.

Il sindaco di Modena Massimo Mezzetti auspica che venga chiesto al governo lo stato di emergenza dopo l'ondata di maltempo che ha travolto anche il territorio di Modena. In un'informativa al consiglio comunale, Mezzetti ha spiegato che tra sabato e ieri si è abbattuta su Modena pioggia per complessivi 120 millimetri, lo stesso quantitativo che cade mediamente negli interi mesi di ottobre e novembre (tra i più piovosi), un quinto delle intere precipitazioni annue (la media è intorno ai 600 millimetri).

Ciò, ha spiegato ancora il primo cittadino di Modena, ha determinato quindi allagamenti di scantinati e garage, in alcuni casi anche di abitazioni al piano terra perché, essendo i canali di scolo già pieni, il sistema fognario non ha potuto drenare con sufficiente velocità l'acqua caduta in ambito urbano in alcuni punti della città. Passata la fase acuta, il sindaco ha auspicato che venga richiesto e concesso lo stato di emergenza dal governo per ottenere il rimborso dei danni; se sarà così il Comune attiverà la procedura per le segnalazioni dei privati volte a ottenere rimborsi ai cittadini.

Nonostante l'allerta meteo si passata da arancione a gialla, è oggi il giorno in cui si registrano i principali danni e criticità. Decine gli interventi d vigili del fuoco, soccorritori, volontari di protezione civile portati a compimento finora e altrettanti quelli in atto, circa 150 quelli in attesa di verifica ed espletamento. Il territorio più colpito è il lametino che nelle ultime ore, a seguito dell'esondazione del fiume Amato, è alle prese con la conta dei danni.

I vigili del fuoco di Messina hanno recuperato 3 persone bloccate nei loro mezzi sommersi dall’acqua in due sottopassi stradali a causa del maltempo che sta colpendo la provincia in queste ore. Complessivamente nella provincia di Messina sono 30 gli interventi compiuti.

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