Atti persecutori – Arrestato dai Carabinieri della Stazione di San Giovanni Suergiu e colleghi della compagnia di Carbonia per violazione della misura cautelare di divieto di avvicinamento alla sua ex.

Carbonia (SU), 25 Ott 2024 – Questa mattina, i Carabinieri della Stazione di San Giovanni Suergiu, con il supporto dell'Aliquota Radiomobile della compagnia di Carbonia, nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato e salvo ulteriori approfondimenti, hanno arrestato un 35enne disoccupato della cittadina del Sud Sardegna, per la violazione delle prescrizioni imposte dal provvedimento di "divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico".

Il provvedimento cautelare era stato emesso dal Tribunale di Cagliari il 3 ottobre 2024, al fine di proteggere l’ex compagna dell'uomo, la quale lo aveva denunciato per atti persecutori iniziati nel dicembre 2023.

La donna aveva riferito alle autorità di essere stata ripetutamente vittima di minacce, molestie e ingiurie da parte del giovane, eventi che avevano generato in lei un profondo stato di ansia e timore per la propria incolumità. La misura del braccialetto elettronico era stata adottata come strumento di controllo per impedire all’uomo di avvicinarsi alla vittima e garantire la sua sicurezza.

Nella notte tra il 24 e il 25 ottobre, il persecutore ha deliberatamente danneggiato e rimosso il braccialetto elettronico, violando apertamente le prescrizioni a suo carico. Non contento, ha contattato telefonicamente la donna, minacciandola di causare ingiusti danni, un gesto che ha costituito un’ulteriore violazione delle restrizioni imposte.

Quindi i Carabinieri, al termine delle indagini, sono intervenuti tempestivamente, individuando e arrestando il giovane per poi condurlo direttamente presso il Tribunale di Cagliari. In queste ore è infatti in corso l’udienza di convalida con rito direttissimo, durante la quale l’Autorità Giudiziaria valuterà le misure da adottare nei confronti dell’uomo.

L'intervento dimostra l'impegno delle forze dell'ordine nel tutelare le vittime di atti persecutori e nell'assicurare il rispetto delle misure di protezione emesse.