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Tennis – Coppa Davis, Italia-Olanda 2-0. Azzurri delle meraviglie. Seconda “insalatiera” consecutiva.

Cagliari, 25 Nov 2024 - Sinner-Griekspoor 7-6, 6-2. Seconda coppa Davis per l’Italia.

Nel secondo set, dopo l’1 pari di apertura break di Sinner nel terzo game contro Griekspoor. 

Contro-break dell'olandese a quarto, poi l’altoatesino si riprende il break nel quinto game. Sinner mantiene il suo servizio con ben due ace nel sesto gioco. 

Nuovo break nel settimo e nel successivo Sinner vince ai vantaggi il gioco, set, incontro e seconda coppa Davis consecutiva per l’Italia.

L’Olanda in finale è battuta 2-0 grazie all’onda di energia su cui surfa in azzurro Matteo Berrettini, killer di Botic Van de Zandschulp (6-4, 6-2) come già nel girone di Bologna, e alla luminosità della scia della cometa Sinner, un singolare fenomeno astrale che chiude la stagione con la vittoria n.73 su 79 match giocati, sesto nella storia (Smith, McEnroe, Becker, Agassi, Stich) ad annettersi a stretto giro Atp Finals e Davis, il primo dopo un certo Federer (2005) a vincere almeno un set ogni volta che è sceso in campo. L’ultima vittima di Jannik prima di partire per le vacanze è Tallon Griekspoor, battuto per la sesta volta consecutiva ma in cima a una dura battaglia (7-6, 6-2), come nessuno lo impegnava da tempo («Quando ho servito sul 5-2, pensando che era l’ultimo 15 della stagione un po’ di emozione c’è stata...» ammette il prescelto).

Quella di ieri è la terza Coppa Davis della nostra storia, ancora nel formato rivoluzionato da Gerard Piqué con la sua società, Kosmos, che dopo averlo trasfigurato si è sbarazzata del prodotto Davis. Ora è un evento liofilizzato, due set su tre, che non ha niente a che vedere con le sfide degli antenati datate Cile 1976 (l’anno zero di questa lunga passeggiata) e che non piace ai puristi però è apprezzato dai giocatori, e che nel 2025 subirà l’ennesimo lifting, un parziale ritorno al passato: confronti diretti in casa e in trasferta nei primi due gironi, con le finali ancora a otto squadre in sede da definire (lo sapremo il 2 dicembre ai sorteggi): si teme in Cina (la Federtennis voleva portarle a Milano ma costava troppo), dove sono disposti a investire renminbi su questo Mondiale a squadre, con l’altissimo rischio di farsi autogol perché dall’altra parte del pianeta, subito dopo le Atp Finals a Torino, nessuno, ma proprio nessuno, ha voglia di volare. Il motivo per cui vedere Sinner in azzurro potrebbe diventare sempre più difficile: «Per il 2025 non prometto niente...» svicola via.

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