Seul, 15 Dic 2024 - Il popolo si era già espresso con manifestazioni di massa imponenti, mentre il Parlamento si era diviso. Dopo il primo voto di impeachment finito con un nulla di fatto, perché i deputati del partito di maggioranza abbandonarono l'Aula facendo decadere il quorum, a distanza di una settimana il secondo voto è stato decisivo. Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, che non aveva alcuna intenzione di lasciare l'incarico, è stato destituito. Questa volta, infatti, i 108 deputati del People Power Party, ovvero il partito al governo di Yoon, sono rimasti in Aula e permesso di raggiungere i due terzi degli scranni dell'Assemblea: 204 i sì, 85 i contrari. Tre deputati si sono astenuti e otto schede sono state invalidate.
“Mi faccio da parte” ha dichiarato Yoon, ma “il viaggio verso il futuro che ho percorso con la gente negli ultimi due anni non dovrebbe fermarsi. Non mi arrenderò”, ha affermato in una dichiarazione condivisa dall'ufficio presidenziale del Paese. “Con tutto l'incoraggiamento e il sostegno che mi date, farò del mio meglio fino all'ultimo momento per la nazione”, ha aggiunto e ha chiesto ai funzionari di mantenere la stabilità nelle funzioni governative durante quella che ha descritto come una pausa “temporanea” della sua presidenza. Intanto è grande festa tra i manifestanti a Seul.
La crisi politica era stata scatenata dalla controversa legge marziale introdotta e poche ore dopo revocata da Yoon lo scorso 3 dicembre. Un fulmine a ciel sereno, annunciato durante il discorso sul bilancio per l'anno 2025, che ha già avuto ripercussioni durissime: il capo della polizia nazionale della Corea del Sud e quello di Seul sono stati arrestati, l'ex ministro della Difesa, Kim Yong Hyun, arrestato, ha tentato il suicidio in carcere. Per non parlare delle scene di militari pronti a eseguire gli arresti ordinati dal Presidente. Una situazione che ha trascinato per qualche ora, a detta di molti analisti, la Corea del Sud nel XX secolo.
Un vero e proprio boomerang per Yoon. Alla vigilia del secondo voto di impeachment, la popolarità del presidente ha toccato un nuovo minimo storico. Un sondaggio pubblicato da Gallup Korea gli attribuiva soltanto l'11% delle preferenze. Il 75% degli intervistati erano favorevoli all'impeachment mentre solo il 21% ha espresso contrarietà alla destituzione.
Dopo una settimana di fuoco fatta di pressioni politiche, indagini su Yoon e la “sua cerchia”, e malcontento generale, il leader dell'opposizione del Partito Democratico, Lee Jae-myung, aveva rivolto un appello accorato al partito al potere People Power Party (Ppp): “La storia ricorderà”. Appello accolto. E ora le cose sono cambiate considerando che la mozione di impeachment, che prevedeva l'accusa di “atti insurrezionali che minano l'ordine costituzionale” per l'introduzione della legge marziale, è passata. “Una grande vittoria del popolo e della democrazia” commenta il democratico Park Chan-dae, capogruppo della principale forza di opposizione nel Parlamento.
Yoon verrà sospeso dall'incarico mentre il primo ministro Han Duck-soo subentrerà come presidente ad interim. La Corte avrà 180 giorni per pronunciarsi sul futuro del Presidente. Se dovesse confermare l'impeachment, Yoon diventerà il secondo Presidente nella storia della Corea del Sud a essere messo sotto accusa. A quel punto, entro 60 giorni dovranno essere tenute elezioni nazionali per scegliere il suo successore. Viceversa, Yoon potrebbe essere reintegrato. C'è già stato un caso nel 2004 con l'allora presidente Roh Moo-hyun, destituito dal Parlamento per presunte violazioni della legge elettorale e incompetenza e riammesso dalla Corte.
“L'Ue prende atto della decisione dell'Assemblea nazionale di mettere sotto accusa il presidente Yoon Suk-yeol. È importante ora garantire una risoluzione rapida e ordinata dell'attuale crisi politica, in linea con la Costituzione coreana. La Repubblica di Corea è un importante partner strategico per l'Ue” dichiara il portavoce del Servizio di Azione Esterna della Commissione Europea.
L'alleanza tra Seul e Washington "rimarrà il pilastro della pace e della prosperità" nella regione dell'Asia-Pacifico, ha dichiarato il presidente americano Joe Biden al primo ministro e presidente ad interim sudcoreano Han Duck-soo. Durante questo primo scambio tra Biden e Han da quando quest'ultimo ha assunto la carica del predecessore Yoon Suk-yeol messo sotto accusa dal Parlamento, il presidente Usa ha "espresso il suo apprezzamento per la resilienza della democrazia e dello stato di diritto nella Repubblica di Corea", ha affermato la Casa Bianca in una dichiarazione. Il leader d'opposizione Lee Jae-myung ha dichiarato domenica in conferenza stampa che il suo partito non prenderà in considerazione per ora un impeachment contro Han, dopo la destituzione di Yoon Suk-yeol. Lo riportano i media locali. Il capo del Partito democratico di Corea ha detto ai giornalisti di aver sottolineato al premier e presidente ad interim l'importanza di gestire gli affari di Stato in una posizione neutrale, durante una telefonata avuta ieri con lo stesso Han.
Il leader dell'opposizione sudcoreana Lee Jae-myung ha invitato la Corte costituzionale a segnare rapidamente il destino del deposto presidente Yoon Suk Yeol, in modo che il paese possa riprendersi dai "disordini nazionali" e dalla "situazione assurda creata dall'imposizione a sorpresa della legge marziale il 3 dicembre". La Corte Costituzionale ha sei mesi per convalidare o meno la destituzione di Yoon, votata sabato dal Parlamento.
In tal caso, entro due mesi si terranno le elezioni presidenziali. "La Corte costituzionale deve occuparsi rapidamente della procedura di impeachment del presidente", ha detto Lee, presidente del Partito democratico. "Questo e' l'unico modo per limitare i disordini nazionali e alleviare le sofferenze della popolazione", ha aggiunto. Il presidente della Corte costituzionale, Moon Hyung-bae, ha promesso ieri sera "una procedura rapida ed equa" e per domani mattina ha convocato gli altri giudici per un primo incontro sul caso. Il leader dell'opposizione ha anche chiesto un'indagine approfondita sugli avvenimenti della notte tra il 3 e il 4 ottobre, quando Yoon annuncio' a sorpresa l'imposizione della legge marziale. "Per evitare che accada di nuovo, è essenziale scoprire la verità e chiedere le responsabilità", ha affermato Lee, che ha perso di poco le elezioni presidenziali contro Yoon nel 2022, e ora è il favorito per occupare presto il suo posto.
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