Bergamo, 18 Dic 2024 - La speleologa portata all'aperto alle 02:59 di stanotte. La 32enne ha traumi alle vertebre e alle costole, fratture alle ossa facciali e a un ginocchio. È stata trasferita in elicottero all'ospedale di Bergamo
Ottavia è apparsa molto provata ai soccorritori, è stata spostata subito dalla barella e messa su quella che poteva essere agganciata al verricello per caricarla sull’elicottero. A quest’ora dovrebbe essere già arrivata in ospedale. L’uscita è stata festeggiata dai presenti. Poco dopo sono arrivati al campo base i soccorritori che hanno accompagnato Ottavia Piana nell’ultimo tratto. Giorgio era con lei sabato pomeriggio e negli ultimi metri quando è uscita. “Per fortuna è finita bene. - ha affermato - Ottavia non ha parlato, era cosciente e lucida stanca e provata dal dolore, però è andata bene. Nell’ultimo tratto siamo andati ad una velocità giusta, più passava il tempo e più lei era stanca e dolorante ma sentiva l’esterno che si avvicinava”. Antonello è un altro dei soccorritori. “Ottavia sta bene, adesso avrà da curarsi ma penso che sarà una esperienza da raccontare per lei e per noi una bella esperienza per essere riusciti a trarre in salvo una persona dopo tanti anni di addestramento”.
La donna è stata portata fuori dalla grotta alle 3.15 di questa notte. Era bloccata e ferita dopo una caduta nell'Abisso Bueno Fonteno, nel bergamasco, da sabato pomeriggio.
Nell'ultimo tratto i soccorritori hanno potuto accelerare il passo, anche su suggerimento dei sanitari che dovranno ora valutare con attenzione le sue condizioni di salute. La donna di 32 anni avrebbe riportato traumi alle vertebre e alle costole, fratture alle ossa facciali e a un ginocchio. Il soccorso alpino l'ha immediatamente trasferita in elicottero all'ospedale di Bergamo.
Nella caduta Ottavia Piana avrebbe subito fratture alle ossa facciali e a un ginocchio, ma anche traumi alle vertebre e alle costole. Lo rendono noto i medici impegnati nel soccorso. I soccorritori con la barella stanno procedendo con lentezza lungo la parte conosciuta della grotta “Abisso Bueno Fonteno” sia per le condizioni della speleologa sia per evitare il rischio di crolli.
Il personale impegnato nel sottosuolo è sempre in contatto con l’esterno grazie a un filo telefonico che segue l’intero percorso. Gli stessi soccorritori fanno sapere che Ottavia parla poco e ha affermato che non entrerà più nella grotta e intende “abbandonare la speleologia per sempre”.
Il recupero di Ottavia Piana, la speleologa rimasta ferita sabato sera nella grotta di Bueno Fonteno, continua a procedere e le sue condizioni sono stabili.
La stima delle tempistiche prevede l'uscita entro giovedì mattina. I soccorritori con la barella hanno terminato il percorso del ramo secondario della grotta, non esplorato, e si trovano ora nella parte conosciuta della grotta. Giungeranno a 'Terra di Mezzo' entro fine mattinata, dove inizia la parte più lineare. Da qui, in condizioni normali, occorrerebbero circa 2 ore per giungere al ramo principale, e altri 30 minuti per giungere all'uscita. Le tempistiche di movimento sono scandite da un'ora e mezza di trasporto e un'ora di pausa per fornire assistenza sanitaria all'infortunata.
Fino a questo momento sono stati impegnati 126 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico che hanno formato 5 squadre di soccorso: alcune dedicate al trasporto della barella, altre ad anticiparne il passaggio provvedendo a 'pulire' dei tratti, anche con l'utilizzo di piccole cariche esplosive, che successivamente potrebbero risultare problematici. L'ingresso della sesta squadra è previsto per questa sera, quello della settima nella giornata di domani.
Le comunicazioni tra l'esterno e l'interno della grotta sono garantite da un cavo telefonico che i soccorritori hanno posizionato lungo tutto il percorso delle operazioni di soccorso.
Alle ore 2:59 del 18 dicembre i soccorritori hanno raggiunto l’uscita insieme alla barella con la speleologa infortunatasi in un’area esplorativa della grotta Abisso Bueno Fonteno nel pomeriggio di sabato scorso.
Le attività di soccorso, iniziate alla mezzanotte del 15 dicembre, si sono concluse in anticipo rispetto alle tempistiche stimate e hanno visto l'impiego di 159 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico provenienti da 13 regioni italiane. Determinante è stata la sinergia tra le varie squadre che si sono avvicendate durante la missione di recupero, in cui la donna infortunata è stata costantemente monitorata e assistita da un totale di 6 medici e 8 infermieri del Soccorso Alpino e Speleologico. Una volta uscita dalla grotta, la barella è stata trasferita dalle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico in un’area in cui i Vigili del Fuoco hanno predisposto un punto idoneo al recupero dell'elisoccorso tramite verricello. La donna, una volta presa in carico dall’eliambulanza di Areu 118, è stata trasportata presso l’Ospedale di Bergamo.
Le operazioni di soccorso si sono protratte ininterrottamente per 75 ore. Si ringraziano per la collaborazione e il supporto AREU 118, la Prefettura di Bergamo, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri, il Comune di Fonteno e la Protezione Civile locale.
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