Cagliari, 30 Dic 2024 - Il Gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale della Sardegna esprime forte preoccupazione per i rincari dei costi del trasporto marittimo merci, che dal 2025 secondo una prima stima comporterebbe un aggravio dei costi di oltre 100 milioni di euro per la Sardegna.
Questi aumenti, legati all’introduzione delle norme europee sulle emissioni di CO2 per le compagnie di navigazione, rischiano di trasformarsi in una “tassa occulta sull’insularità”, penalizzando famiglie, imprese e l’intero tessuto economico dell’Isola“.
Le compagnie marittime – sottolineano i consiglieri PD – stanno scaricando i costi della loro inefficienza sui cittadini e sulle piccole imprese, con un impatto devastante per un territorio già svantaggiato dalla sua condizione insulare”.
Il Gruppo del Partito Democratico denuncia inoltre l’inerzia del Governo nazionale, che avrebbe dovuto intervenire per tempo, adottando misure preventive e aprendo un confronto con le compagnie di navigazione e le istituzioni europee per evitare che questi rincari ricadessero interamente sulle spalle dei sardi.
Per far fronte all’emergenza, il PD chiede alla Giunta regionale di: Sollecitare il Governo nazionale a bloccare gli armatori o a imporre un tetto massimo ai rincari; sollecitare lo stanziamento dei fondi per l’insularità per tutelare il diritto alla continuità territoriale; Attivare un confronto con il Ministero dei Trasporti per garantire tariffe sostenibili.
“In un contesto già caratterizzato da costi elevatissimi per il trasporto merci e passeggeri, questi rincari renderebbero la Sardegna sempre più isolata, meno competitiva e fuori mercato, con ricadute drammatiche anche per gli emigrati che tornano sull’isola,” prosegue il PD.
“Il Governo nazionale ha il dovere di intervenire per difendere la Sardegna da una stangata che questa terra non può e non deve sopportare,” conclude il Gruppo del Partito Democratico. Com
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