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Consiglio Sardegna – Al via in commissione “Sanità” il ciclo di audizioni sul disegno di legge n.40 sulla riforma del sistema sanitario della Giunta Sarda.

Cagliari, 14 Gen 2025 - Con le relazioni dei rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Css ha preso il via questa mattina, in Commissione Sanità, il ciclo di audizioni sul Disegno di legge n.40 della Giunta regionale per la riforma del sistema sanitario. Proposta che i sindacati giudicano “non necessaria” in un momento in cui il sistema avrebbe invece bisogno di interventi urgenti per tamponare disservizi e carenze che mettono in discussione il diritto alla salute dei sardi. Una posizione unitaria ribadita davanti al parlamentino guidato da Carla Fundoni.

«In questi anni troppe riforme non attuate hanno creato problemi di organizzazione ed efficienza – ha detto la segretaria della Cigl Roberta Gessa – un'altra riforma non è utile al sistema. Occorre invece lavorare per migliorare l’esistente». Sulla stessa linea Mirko Idili (Cisl): «Il nostro sindacato crede che il baricentro strategico su cui operare sia il territorio. E’ lì che si gioca la partita per un’offerta sanitaria di qualità». Anche per Guido Sarritzu (Uil) più che pensare ad una riforma del sistema “bisogna ripartire da quello che funziona ascoltando le richieste dei pazienti e dei lavoratori del settore. Nelle ultime tre legislature di sono varate tre diverse riforme. Questo ha creato confusione e disorientamento tra i cittadini e gli operatori sanitari».

Una nuova riforma rischierebbe, secondo i sindacati, di paralizzare il sistema. «Abbiamo tempi strettissimi per risolvere le emergenze – ha sottolineato Giacomo Meloni, segretario generale della Css, meglio pensare ad aggiustare quello che di buono abbiamo. Si agisca piuttosto su determinati settori (liste d’attesa, cup, sprechi) per migliorare i servizi». Anche per Lino Marrocu (Ugl) «E’ meglio pensare a una riorganizzazione dell’esistente. C’è bisogno di risposte immediate in un sistema che fa acqua da tutte le parti».

Posizione unitaria, pur con qualche distinguo, anche sulla volontà della Giunta di procedere al commissariamento degli attuali direttori generali delle Asl. Secondo i sindacati, la rimozione dei dirigenti rischia di creare ulteriori problemi. Meglio dare indirizzi precisi e obiettivi per provare a migliorare l’offerta e rispondere alle esigenze dei cittadini.

I rappresentanti dei sindacati sono poi entrati nel merito dei singoli articoli del Disegno di Legge andando a toccare i nervi scoperti del sistema sanitario regionale: dalla mancanza di personale alla lotta al precariato, dallo “smantellamento” dell’assistenza territoriale alla proposta di istituire i centri di assistenza urgenza (Cau) fino alla necessità di depotenziare l’Ares per garantire una migliore programmazione con il decentramento di poteri verso le Asl.

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Corrado Meloni (Fdi) e Antonello Peru (Sardegna 20Venti).

La presidente Carla Fundoni, al termine delle audizioni mattutine, ha assicurato l’impegno della Commissione per arrivare a una riforma condivisa. «Iniziamo oggi il ciclo delle audizioni che andranno avanti per qualche giorno – ha detto Fundoni – sentiremo diversi soggetti con l’obiettivo di avere un quadro preciso su cui intervenire. L’obiettivo è confezionare la migliore proposta di riforma possibile per garantire il diritto alla salute dei sardi».

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