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Von der Leyen: Ue cambi marcia. Zelensky: Europa si dia mossa se vuole contare.

Davos, 21 Gen 2025 - Seconda giornata dell'Annual Meeting del World Economic Forum in corso a Davos. In mattinata il discorso della presidente della Commissione Ue Von der Leyen, e l'intervento del vice-premier della Cina Xuexiang. Nel pomeriggio i discorsi del cancelliere tedesco Scholz, del presidente ucraino Zelensky e del presidente israeliano Herzog. In agenda anche una conversazione con Friedrick Merz, leader dell'opposizione in Germania.

"Per sostenere la crescita nel prossimo quarto di secolo, l'Europa deve cambiare marcia. Per questo ho chiesto a Draghi una relazione sulla competitività Ue. Su questa base, la prossima settimana la Commissione presenterà la nostra tabella di marcia". Lo ha sottolineato a Davos, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. "L'ordine mondiale cooperativo che abbiamo immaginato 25 anni fa non si è trasformato in realtà. Al contrario, siamo siamo entrati in una nuova era di dura competizione geostrategica. "Dall'IA alle tecnologie pulite, dall'Artico al Mar Cinese Meridionale: la gara è aperta", ha sottolineato.
"Il mondo oggi è ancora quasi connesso come non mai. Ma ha anche iniziato a frammentarsi lungo nuove linee. Da un lato, dall'anno 2000, il volume del commercio globale è raddoppiato -  ha dichiarato la presidente della Commissione europea - sebbene il commercio all'interno dei blocchi regionali si stia ora espandendo più velocemente del commercio tra di loro. E' comune che un chip venga progettato negli Stati Uniti, costruito a Taiwan con macchine europee, confezionato nel sud-est asiatico e assemblato in Cina. D'altro canto, solo lo scorso anno le barriere commerciali globali sono triplicate in valore. Le istituzioni commerciali internazionali hanno spesso lottato per affrontare le sfide poste dall'ascesa di economie non di mercato che competono con un diverso insieme di regole". 
Von der Leyen ha proseguito: "L'innovazione continua a prosperare, con progressi nell'intelligenza artificiale, nell'informatica quantistica e nell'energia pulita pronti a cambiare il nostro modo di vivere e lavorare, ma anche i controlli tecnologici sono quadruplicati negli ultimi decenni. Le nostre dipendenze dalla catena di fornitura sono a volte trasformate in armi, come dimostra il ricatto energetico della Russia, o esposte come fragili quando gli shock globali, come la pandemia, emergono senza preavviso. E proprio gli interconnettori che ci uniscono, come i cavi dati sottomarini, sono diventati obiettivi, dal Mar Baltico allo Stretto di Taiwan", ha aggiunto.
E a proposito del clima la presidente della Commissione europea ha ribadito: "L'accordo di Parigi continua a essere la migliore speranza di tutta l'umanità. Quindi l'Europa manterrà la rotta e continuerà a lavorare con tutte le nazioni che vogliono proteggere la natura e fermare il riscaldamento globale. I prossimi anni - ha aggiunto - saranno vitali ben oltre l'Europa. Tutti i continenti dovranno accelerare la transizione verso zero emissioni nette e affrontare il crescente peso del cambiamento climatico", ha evidenziato la leader tedesca.

"Ora non è nemmeno certo se l'Europa avrà un posto al tavolo quando finirà la guerra in Ucraina. Donald Trump ascolterà l'Europa o negozierà con la Russia e la Cina? L'Europa deve fare di più". Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymr Zelensky, nel corso del suo intervento al Forum di Davos. Secondo il leader di Kiev "L'Europa deve iniziare a prendersi cura di se stessa" e deve "spendere di più per la sicurezza". "Se serve il 5% che sia il 5%", ha detto Zelensky.
"La Russia ha più di 30 fabbriche nel settore militare, l'Europa ne ha 45, ma Vladimir Putin produce quasi due volte in più dell'Europa. Quindi capite che sta puntando tutto, sta investendo tutto in questo settore, ma l'Europa non sta investendo a sufficienza ed è un dato di fatto".

Giovedì il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump parteciperà al meeting in videoconferenza. E alcuni delegati non escludono che nel cantone dei Grigioni possa affacciarsi Elon Musk il patron di Tesla e consigliere di Trump. Intanto, al Forum media e commentatori politici hanno commentato il ritorno al potere di Trump interrogandosi in particolare sull'impatto che la nuova presidenza potrebbe avere sulla politica estera degli Stati Uniti. C'è chi ritiene che Trump imporrà la pace in Ucraina nell'arco dei prossimi sei mesi includendo nel negoziato la Cina e chi sostiene, invece, che scatenerà una guerra commerciale e un progressivo "disaccoppiamento" con la Cina, prospettando uno spostamento drammatico negli equilibri internazionali.

Le tensioni tra Stati Uniti e Cina - e il modo in cui Trump potrebbe influenzarle - sono state un'importante area di discussione, così come l'imposizione di nuovi dazi. La maggior parte degli economisti sostiene che quando vengono imposte delle tariffe, i costi vengono trasferiti ai consumatori.

La solidarietà, la lotta alle disuguaglianze e lo sviluppo sostenibile saranno i tre temi centrali della presidenza sudafricana del G20. Lo ha riferito il presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, nel suo intervento al Forum economico di Davos, in Svizzera, sottolineando che "serve un 'new deal' per mettere insieme crescita e transizione energetica e ambientale". Il presidente Ramaphosa ha presentato in modo esaustivo una serie di azioni da compiere per "garantire il pieno rispetto dei diritti e delle libertà a tutti i popoli nel mondo, senza lasciare nessuno indietro". Sarà proprio questa la priorità della presidenza sudafricana del G20. Ramaphosa ha citato il padre della democrazia sudafricana, Nelson Mandela, che 30 anni fa ha sottolineato "l'interdipendenza del mondo", di cui tenere conto per lanciare quella che chiama "l'offensiva mondiale per la prosperità".

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha avvertito Elon Musk che "sostenere posizioni di estrema destra" è inaccettabile, dopo che il miliardario sudafricano naturalizzato statunitense ha fatto un presunto saluto romano al termine dell'Inauguration Day a Washington e ha ospitato la leader AfD Alice Weidel in una diretta audio sul suo account X, invitando a votare il partito neonazista alle prossime elezioni tedesche."In Europa e in Germania abbiamo la libertà di parola, ognuno può dire quello che vuole, anche se è un miliardario, e ciò che non accettiamo è che questo significhi sostenere posizioni di estrema destra, ed è ciò che vorrei ripetere ancora una volta", ha detto Scholz, intervenendo dal palco del World Economic Forum.

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