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La prepotenza del potere alla fine non paga mai. Caso Almasri, avviso di garanzia per Meloni accusata di peculato e favoreggiamento. Con lei avvisi di garanzia anche al ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano.

Roma, 8 Gen 2025 - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano hanno ricevuto un avviso di garanzia da parte della Procura di Roma in merito alla vicenda del libico Almarsi. 

Meloni pubblica un video sui suoi canali social in cui mostra l'avviso di garanzia e ripercorre la vicenda.

I fatti, secondo la ricostruzione della premier, che però sono in netta contrapposizione con le accuse, ed è anche vero che la Procura aveva chiesto l’intervento del Ministro della Giustizia, ma pare si sia dimenticato di leggerla, sono abbastanza noti: la Corte penale internazionale, dopo mesi di riflessione, emette un mandato di cattura internazionale nei confronti del capo della polizia di Tripoli. Curiosamente lo fa proprio quando questa persona stava per entrare in territorio italiano, dopo che aveva serenamente soggiornato per circa 12 giorni in altri 3 Stati europei. E anche in questo caso si discolpa accusando sempre gli altri, e afferma che, secondo la sua personale ricostruzione, la richiesta non è stata trasmessa al ministero italiano della Giustizia, e per questo la Corte d'appello di Roma decide di non procedere alla sua convalida. A questo punto, con questo soggetto libero sul territorio italiano, piuttosto che lasciarlo libero, noi decidiamo di espellerlo e rimpatriarlo immediatamente, per motivi di sicurezza, con un volo apposito come accade in altri casi analoghi. Questa è la ragione per cui la Procura indaga me, il sottosegretario Mantovano e due ministri.

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