Bidonì (Or), 29 Gen 2025 - Questa mattina, presso la Piazza Anfiteatro di Bidonì, i Carabinieri di Oristano e Ghilarza, alla presenza del Comandante Provinciale, del Prefetto di Oristano, Dr. Salvatore Angieri, del Sindaco di Bidonì, D.ssa Ilaria Sedda, e delle altre Autorità locali, hanno commemorato il 36° anniversario dell’uccisione per mano armata dell’Appuntato dei Carabinieri Salvatore Costanzo Vinci, insignito di Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla Memoria”. Il sorvolo e il passaggio sulla piazza dell’Elicottero “Fiamma” dell’11° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Cagliari-Elmas ha ulteriormente scaldato i Cuori dei presenti. Salvatore Vinci si era arruolato nell’Arma dei Carabinieri nel luglio del 1969, e aveva prestato servizio presso la Stazione Carabinieri di Acerenza e presso il Nucleo Operativo Carabinieri di Vercelli, dove abitava e, il 28 gennaio 1989, a San Giacomo Vercellese, fu ucciso nel corso di un servizio antirapina appena dopo l'assalto a un furgone portavalori da parte di un gruppo di rapinatori con una proditoria azione armata durante il controllo di due autovetture con le quali avevano poco prima commesso l’agguato. In quell’occasione il militare nonostante fosse ferito, reagiva all’agguato consentendo la cattura dei responsabili a cura dei suoi commilitoni. Salvatore era sposato e aveva una figlia undicenne all'epoca dei fatti.
Nel 1990, il Presidente della Repubblica Italiana conferì, con suo decreto, la Medaglia d'oro al valor civile alla memoria all'Appuntato Salvatore Costanzo Vinci per il comportamento tenuto in occasione dell'intervento. Salvatore è ricordato per il coraggio, l’integrità e la dedizione che ha dimostrato quotidianamente con il suo lavoro. La sua memoria è stata onorata nel tempo con diverse intitolazioni di sedi istituzionali: nel 1993, la caserma di Arborio, nel 1999 la caserma della Stazione di Sorradile (OR) e il 15 luglio 2019 la Piazza Anfiteatro di Bidonì, quale luogo che il paese dedica al valoroso concittadino. Alla cerimonia solenne hanno partecipato inoltre il Cappellano militare Don Marius MINUT, che ha tenuto in raccolta tutti i presenti per un momento di preghiera a ricordo del compianto Salvatore e di tutti i caduti dell’Arma, le varie Sezioni della provincia dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri, i familiari residenti in Sardegna del militare: la Sorella Immacolata e i fratelli Augusto, Aldo e Albino e tanti cittadini di Bidonì che non sono voluti mancare all’evento. Prima della deposizione della corona d’alloro e gli onori militari, le Autorità hanno preso la parola ricordando il Carabiniere evocando il valoroso spirito di altruismo e il coraggio che ha animato il suo eroico gesto compiuto in servizio.
Un esempio di militare generoso, ancor oggi ricordato da tanti compaesani personalmente, che ha adempiuto il Suo servizio con Onore, in quanto ha risposto alla chiamata di agire nelle necessità poste dal servizio, con Abnegazione e Sprezzo del pericolo, evidenziando elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere, spinti fino all'estremo sacrificio. Un Carabiniere sempre pronto a schierarsi dalla parte della giustizia e della legalità. La Sua vita, sino all’ultimo istante, ne è stato un esempio. Il ricordo della sua determinazione e del suo sacrificio costituisce un faro soprattutto per i Carabinieri più giovani, che indossano la stessa uniforme. Red
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