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Zelensky accolto a Londra con grande calore e affetto. Oggi vede il re Carlo: prestito Gb per produrre armi nostre. Usa minacciano stop aiuti. Meloni sente Trump. Oggi a Londra per vertice. L’agguato di Washington unisce l’Europa.

Londra, 2 Mar 2025 - Sostegno all'Ucraina, dopo lo scontro senza precedenti tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump, ma soprattutto ricerca di unità tra gli europei dopo lo 'strappo' di Washington. Più di una dozzina di leader europei si riuniscono oggi Londra per colloqui di crisi, nel tentativo di aumentare la cooperazione in materia di sicurezza e gli aiuti a Kiev, in linea con la politica dei due anni passati.      

Il giorno dopo allo scontro della Casa Bianca, il presidente ucraino è stato accolto calorosamente a Downing Street. Ha abbracciato due volte il primo ministro britannico Keir Starmer, promotore dell'incontro di oggi, davanti alle telecamere e ha ottenuto un prestito per rafforzare le difese impoverite da oltre tre anni di guerra contro l'invasione russa. "Ringrazio il popolo e il governo del Regno Unito per il loro enorme sostegno fin dall'inizio di questa guerra", ha detto Zelensky. "Siamo felici di avere partner così strategici e di condividere la stessa visione di come dovrebbe essere un futuro sicuro per tutti". Oggi il leader di Kiev incontrerà re Carlo III prima di unirsi agli alleati europei in summit sulla sicurezza. L'incontro riunisce leader provenienti da tutta l'Europa continentale, tra cui Francia, Germania, Danimarca e Italia, nonché Turchia, Nato e Unione Europea. "Ora è il momento per noi di unirci per garantire il miglior risultato per l'Ucraina, proteggere la sicurezza europea e assicurare il nostro futuro collettivo", ha affermato Starmer. Downing Street ha affermato che il summit di oggi avrebbe nuovamente sottolineato la necessità di un "accordo forte e duraturo che garantisca una pace permanente", nonché discusso "i prossimi passi nella pianificazione di solide garanzie di sicurezza".

"Un incontro importante e caloroso con il Primo Ministro Keir Starmer a Londra", scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram annunciando che il prestito concesso "servirà a produrre armi in Ucraina". "Nel corso dei nostri colloqui - scrive Zelensky - abbiamo discusso delle sfide che oggi attendono l'Ucraina e l'intera Europa, del coordinamento con i partner, delle misure specifiche per rafforzare le posizioni dell'Ucraina e porre fine alla guerra con una pace giusta, nonché' di affidabili garanzie di sicurezza. "Parole di principio di sostegno da parte del primo ministro e una decisione importante: in nostra presenza, è stato firmato un accordo di prestito tra Ucraina e Regno Unito. Un prestito per rafforzare le nostre capacità di difesa, che verrà rimborsato con i proventi dei beni russi congelati. Il denaro verrà destinato alla produzione di armi in Ucraina. Semplicemente: chi ha iniziato la guerra dovrebbe pagare. Grazie al popolo e al governo del Regno Unito per il grande sostegno fin dall'inizio di questa guerra. Siamo fortunati ad avere partner così strategici e a condividere con tutti la stessa visione di ciò che la fiducia nel futuro dovrebbe significare".

Regno Unito e Ucraina hanno firmato un accordo per un prestito di 2,26 miliardi di sterline (2,74 miliardi di euro) per rafforzare le capacità di difesa di Kiev. Un impegno che Londra ha messo in risalto come un segno di "incrollabile sostegno al popolo ucraino". Il cancelliere dello Scacchiere britannico Rachel Reeves e il suo omologo ucraino, Sergii Marchenko, hanno firmato il prestito, che sarà rimborsato con i profitti derivanti dagli asset russi congelati, in una cerimonia online mentre il primo ministro Keir Starmer incontrava il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Londra.

Con i timori crescenti sul fatto che gli Stati Uniti continueranno a sostenere la Nato, l'incontro in Gran Bretagna affronterà anche la necessità per l'Europa di aumentare la cooperazione in materia di difesa.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Zelensky a "calma, rispetto e riconoscimento", all'indomani dello scontro alla Casa Bianca che ha fatto temere un ritiro degli Stati Uniti dall'Ucraina e una rottura con i suoi alleati europei. "Penso che, al di là della rabbia, tutti abbiano bisogno di tornare alla calma, al rispetto e al riconoscimento, affinché si possa andare avanti concretamente, perché la posta in gioco è troppo importante", ha dichiarato il presidente francese al settimanale La Tribune Dimanche e ad altri quotidiani domenicali. Secondo l'Eliseo, da venerdì sera avrebbe parlato con ciascuno dei suoi omologhi ucraini e americani.

Nonostante il vile agguato dei due americani, Trump e il suo vice, due individui di estrema destra mondiale che cercano di creare da lontano l’internazionale nera, il primo consigliere del presidente ucraino ha dette: "Lo scontro avvenuto a Washington va letto nella prospettiva della gravissima aggressione lanciata da Putin contro l'Ucraina. E la Russia fa di tutto per dividerci da Washington".

Lo ha affermato al Corriere della Sera Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky. "L'incontro è stato a tratti estremamente emotivo - aggiunge - può darsi che sia stato molto diverso dai tradizionali formati e dai protocolli degli eventi a questo livello. Però, va tenuto conto che siamo nel mezzo di una gravissima guerra europea e la comunità internazionale nel suo complesso ne è sconvolta". "Molte questioni devono ricevere risposte corrette per evitare qualsiasi ambiguità: primo, la Russia e solo la Russia è l'aggressore. Non c'è nessuna disputa, nessuna doppia responsabilità per la guerra. Secondo: certamente gli Stati Uniti sono un partner estremamente importante per noi e certamente siamo molto grati per tutto ciò che hanno fatto. E capiamo che la Russia è estremamente interessata a che gli Stati Uniti smettano di aiutare l'Ucraina. Terzo: non c'è dubbio che le relazioni di partenariato saranno mantenute". "I danni nelle relazioni personali e d'immagine possono essere riparati con il dialogo diretto e la mutua comprensione.
Le rivendicazioni reciproche sono ben comprese, possono esserci conversazioni anche molto difficili tra alleati. Ma occorre liberarci dall'influenza malevola della propaganda russa. Naturalmente, le relazioni bilaterali vanno preservate al massimo. Dovremo continuare a far valere il pragmatismo, il vantaggio reciproco". "L'Ucraina non ha altra strada se non quella di giungere a una giusta conclusione della guerra. E questo è possibile solo attraverso gli strumenti di coercizione della Russia, compresi quelli militari. L'Ucraina combatterà, perché la Russia non è venuta qui per stabilire la pace. È venuta per distruggere lo Stato ucraino". Le dimissioni di Zelensky "non sono nemmeno lontanamente all'ordine del giorno. Non è una soluzione a nulla".

Yulia Navalnaya, la moglie dell'oppositore russo Alexei Navalny, morto il febbraio dello scorso anno in gulag russo, era alla testa del corteo che ha sfilato nel centro di Berlino per chiedere la fine dell'invasione russa dell'Ucraina. Tra le centinaia di partecipanti alla manifestazione anche figure importanti dell'opposizione russa, come Ilya Yashin e Vladimir Kara-Murza. Navalnaya ha postato un messaggio su X per ringraziare della partecipazione al corteo affermando che "non dobbiamo rinunciare, non dobbiamo arrenderci".

Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha annunciato questa sera che parteciperà al vertice di Londra previsto per oggi. Il primo ministro britannico Keir Starmer riunirà una quindicina di leader, principalmente europei, per "promuovere" le loro azioni nei confronti dell'Ucraina.

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