Bruxelles, 4 Mar 2025 - "Nei vari incontri delle ultime settimane, l'ultimo dei quali a Londra, la risposta delle capitali europee è stata tanto clamorosa quanto chiara: siamo in un'era di riarmo e l'Europa è pronta ad aumentare massicciamente la spesa per la difesa, sia per rispondere all'urgenza di agire a breve termine e per sostenere l'Ucraina, sia per affrontare l'esigenza a lungo termine di assumerci maggiori responsabilità per la nostra sicurezza europea". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando alla stampa il suo piano RearmEurope per potenziare la difesa europea.
Una delle proposte del piano Rearm Europe presentato questa mattina dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è "un nuovo strumento" che "fornirà 150 miliardi di dollari di prestiti agli Stati membri per investimenti nella difesa", spiega in un punto stampa. "Si tratta fondamentalmente - spiega - di spendere meglio e spendere insieme. E stiamo parlando di domini di capacità paneuropee come, ad esempio, difesa aerea e missilistica, sistemi di artiglieria, missili e munizioni, droni e sistemi anti-drone. Ma anche per soddisfare altre esigenze, dalla mobilità informatica a quella militare. Ad esempio, questo aiuterà gli Stati membri a mettere in comune la domanda e ad acquistare insieme. E naturalmente, con questa attrezzatura, gli Stati membri possono aumentare notevolmente il loro supporto all'Ucraina". Von der Leyen sottolinea poi che "questo approccio di approvvigionamento congiunto ridurrà anche i costi. Ridurrà la frammentazione, ma aumenterà l'interoperabilità e, naturalmente, rafforzerà la nostra base industriale di difesa e può essere a vantaggio dell'Ucraina".
"Proporremo di attivare le clausole nazionali di salvaguardia" del Patto di stabilità a sostegno della difesa. "Se gli stati membri aumentassero la loro spesa per la difesa dell'1,5% del PIL in media, ciò potrebbe creare uno spazio fiscale di circa 650 miliardi di euro in un periodo di quattro anni". E poi l'Ue "fornirà 150 miliardi di euro di prestiti agli stati membri per investimenti nella difesa" per un totale di 800 miliardi. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in una dichiarazione alla stampa.
Il sequestro dei beni russi "sarebbe contrario agli accordi internazionali": così il ministro francese dell'Economia Eric Lombard esprime la contrarietà francese all'ipotesi, rilanciata oggi dal Financial Times, che le principali potenze europee sarebbero favorevoli al sequestro di oltre 200 miliardi di euro di beni russi congelati per il post-conflitto in Ucraina e che Francia e Germania avrebbero superato la loro contrarietà al sequestro totale dei beni russi detenuti nell'Ue.
Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha dichiarato di essere "aperto" all'eventuale invio di truppe di peacekeeping in Ucraina. "Al momento c'è una discussione sul potenziale peacekeeping e dal punto di vista del mio governo, siamo aperti a prendere in considerazione qualsiasi proposta in futuro", ha detto Albanese ai giornalisti a Sydney. Le sue parole sembrano suggerire un cambiamento di politica dopo che un portavoce del governo aveva affermato che l'invio di truppe "non è in fase di valutazione in questo momento".
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