Cagliari, 5 Mar 2025 - In un’aula consiliare in cui i protagonisti sono stati le studentesse e gli studenti delle scuole sarde, i Consigli regionali della Sardegna e della Valle d’Aosta hanno ricordato e reso omaggio, nel 50esimo anniversario della sua scomparsa, a Emilio Lussu, uno dei Padri costituenti, figura di spicco dell’antifascismo italiano, determinante nella nascita dello Statuto della Sardegna e della Valle d’Aosta, ma anche importante uomo politico del XX secolo, che ha dedicato la propria vita all’approfondimento, al confronto e alla mediazione politica.
In apertura del convegno il presidente Piero Comandini, ha letto la lettera inviata al Consiglio regionale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Emilio Lussu fu un appassionato combattente della causa italiana e della battaglia per la democrazia nel nostro Paese. A cinquant'anni dalla sua scomparsa, la Repubblica ne ricorda con rispetto e riconoscenza la figura di patriota.
La partecipazione alla Prima Guerra Mondiale nella Brigata Sassari rappresentò per Lussu una presa di coscienza delle nefaste conseguenze dei conflitti bellici, di cui rese preziosa e forte testimonianza nei suoi scritti. Fermo oppositore di ogni forma di autoritarismo, Deputato del Partito Sardo d'Azione, pagò la sua decisa avversione al fascismo con l'arresto e con il confino, da cui evase per giungere, in esilio, a Parigi, ove fu tra i fondatori, con i fratelli Rosselli, del Movimento “Giustizia e Libertà”. Tornato in Italia, Lussu partecipò attivamente alla Resistenza e offri un significativo contributo al processo di costituzione e consolidamento dell'ordinamento democratico da Ministro dell’Assistenza postbellica, a membro dell’Assemblea Costituente, sino alla sua elezione a Senatore della Repubblica. I suoi numerosi scritti, patrimonio di esperienze per le giovani generazioni, documentano lo straordinario impegno per la rinascita democratica dell'Italia e il profondo attaccamento alla sua terra, la Sardegna che, opportunamente, gli dedica questo Convegno. Ai partecipanti al1'odierna manifestazione rivolgo il saluto più cordiale”.
Ed è proprio alle giovani generazioni che anche il presidente Comandini si è rivolto nel suo intervento, sottolineando l’importanza di vederli oggi seduti nei banchi del Consiglio regionale: “Abbiamo bisogno di voi, del vostro sapere e che siate orgogliosi di essere nati e di vivere nella terra che ha dato i natali a Emilio Lussu”. L’obiettivo principale dell’iniziativa, ha detto, era proprio quello di parlare alle future generazioni “perché siete voi che dovete essere testimoni di giornate come queste”, che dovete “scavare nella storia per cogliere quello che è importante. E noi oggi abbiamo avuto la fortuna di ricordare una persona che ha fatto la storia: Emilio Lussu. L'ha fatta in un grido di libertà, l'ha fatta quando si è ribellato, l'ha fatta scrivendo pagine importanti per il nostro Paese”. Perché “la democrazia non è data per sempre”, va alimentata, va curata e tenuta viva. Il presidente Comandini ha esortato i ragazzi a nutrire un sentimento di fiducia che spinga tutti a partecipare, “perché quello che è più grave per la democrazia è il non partecipare, lasciare che altri occupino gli spazi che invece appartengono, soprattutto, a voi. E voi dovete pretendere di occupare quegli spazi”, ha detto il presidente Comandini, “dovete dire la vostra, dovete ribellarvi quando credete che qualcosa non vada bene e partecipare a creare quel futuro che sarà possibile costruire se ognuno di voi quello spazio non lo lascerà ad altri”. Il presidente Comandini, complimentandosi con i ragazzi per i lavori proposti, che hanno evidenziato il loro forte senso di democrazia, ha voluto esortare tutti, soprattutto i giovanissimi, a proteggere i valori di un’Europa coesa, libera, democratica e senza frontiere. Un’Europa che attraverso i movimenti di giustizia e libertà ha garantito tantissimi anni di pace. “Oggi purtroppo quella pace è messa a rischio e anche il futuro dell'Europa”.
Al convegno hanno partecipato, in collegamento, anche il presidente del Consiglio regionale della Valle D’Aosta, Alberto Bertin, e i componenti dell’Ufficio di presidenza, che hanno voluto intitolare la Sala Commissioni del Consiglio regionale a Emilio Lussu “uno dei padri statutari”. “È un onore per me prendere parte a questo momento di ricordo di una figura di spicco come quella di Emilio Lussu, la cui azione e dedizione per la causa dell’autonomia è andata ben oltre i confini della sua amata Sardegna”, ha detto Bertin. “Se è doveroso che la sua terra gli renda omaggio, nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, anche noi oggi siamo qui presenti, seppur a distanza, per saldare, sul piano istituzionale, una sorta di debito di riconoscenza verso questo vostro - come si usa dire dalle nostre parti - enfant du pays che tanto si è speso nel porre le fondamenta dell’ordinamento speciale della Regione autonoma Valle d’Aosta”. Bertin ha poi ricordato che “La Sardegna, un’isola nel Mediterraneo, e la Valle d’Aosta, a suo modo un’isola nelle Alpi, solo apparentemente distanti e diverse, risultano in realtà accomunate da una storia, al contempo, di isolamento geografico e di particolarismo culturale. Una vicinanza e somiglianza sancita, sin dall’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, dalla comune categoria delle Regioni a Statuto speciale che “dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia”. Ed è proprio in relazione alle sue forme e condizioni particolari di autonomia che la Valle è debitrice nei confronti della poliedrica figura di Emilio Lussu”.
Al convegno, organizzato dal Consiglio regionale della Sardegna su proposta dell’Istituto Emilio e Joyce Lussu, hanno partecipato le ragazze e i ragazzi dell’Istituto comprensivo Santa Caterina – Cima di Cagliari, dei licei classici “Dettori” di Cagliari e “E. Piga” di Villacidro, della scuola secondaria di I grado “Ugo Foscolo” di Cagliari, del liceo scientifico “Pacinotti” di Cagliari e dell’IIS “Atzeni” di Capoterra. Sono intervenuti, oltre alle studentesse e agli studenti, Giuseppe Caboni, presidente dell’Istituto Emilio e Joyce Lussu, lo storico e giurista Italo Birocchi, Emma Biolchini, direttrice del giornale del Liceo Dettori di Cagliari, Monica Grossi, Soprintendente archivistica della Sardegna, Giovanna Granata, docente di biblioteconomia, Tommaso Lussu, nipote di Emilio Lussu, e Antonio Quartu, sindaco di Armungia. Com
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